Anna_Galtarossa

sabato 3 luglio alle 11.30

In contemporanea: Mostra personale con gli ultimi lavori di Hiroyuki Masuyama: After J.M.W. Turner. The Last Journey to Venice e Mostra di Anna Galtarossa: Divinità Domestiche - con progetto curatoriale di Maria Rosa Sossai.

After J.M.W. Turner:
È sempre difficile decretare la fine di un lavoro, a volte potrebbe apparire come una sorta di limite, un esaurimento della vena poetica, ma non è questo il caso, anzi. L’idea dell’artista giapponese Hiroyuki Masuyama è stata quella di ripercorrere il viaggio di Joseph Mallord William Turner: da Londra sino a Venezia.
Da qualche tempo l’artista giapponese lavora sulla tappa finale di quel viaggio: Venezia appunto. E i recenti light box, in mostra
a Studio la Città, che chiudono la serie dell’artista giapponese, hanno come soggetto Venezia attraverso la pittura del pittore
romantico inglese. Masuyama è affascinato dal metodo di lavoro di Turner, dalla sua ossessione per la mutevolezza della luce, dal
suo rapporto tra lo schizzo, il progetto e l’opera finita. Durante i suoi viaggi Turner ha disegnato, osservato, studiato, trattenuto e portato con sé molte immagini sulle quali avrebbe lavorato per anni nel suo studio londinese. La stessa metodologia di lavoro è stata assunta da Masuyama, che ha ripercorso, tra gli altri, i momenti veneziani di Turner e in quegli stessi punti della città, ha

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Scavi_Scaligeri21 giugno - 5 settembre 2010

L’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona accoglierà negli spazi espositivi del Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri la mostra Testimoni del nostro tempo che riunisce le immagini dei fotografi italiani premiate dalla WorldPress Photo Foundation. La mostra è organizzata dal 10b photography, e affidata alla cura di Daniele Protti, direttore del mensile L'Europeo.
"Un evento di grande interesse – dice l’assessore alla Cultura del Comune di Verona Erminia Perbellini – che coniuga il linguaggio fotogiornalistico al linguaggio artistico, raccontando vicende umane e sociali con immagini forti e toccanti."

In oltre mezzo secolo di storia della fondazione, dal 1955 al 2010, sono 47 i fotografi italiani che si sono distinti nella competizione, con un totale di 74 differenti premi, tra cui il World Press Photo of the year, riconoscimento vinto da Francesco Zizola nel 1996 e da Pietro Masturzo nel 2009.
La mostra, costituita da 102 fotografie (per un totale di 38  fotografi esposti).
Il numero di marzo 2010 della rivista è stato dedicato interamente  alla mostra con un’introduzione di Ferdinando Scianna.
L'esposizione, giunta a Verona dopo Roma e Artèfoto festival, offre al visitatore due imperdibili  opportunità:
la prima di vedere il lavoro di molti fotografi italiani che spesso in Italia non trovano l’occasione di pubblicare le loro immagini, l’altra di ripercorrere la storia
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Guarienti_mostra

11 giugno -19 settembre 2010, Museo di Castelvecchio, Sala Boggian e Palazzo Canossa
Il giorno 11 giugno 2010 si è inaugurata a Verona la mostra del pittore Carlo Guarienti, a più di vent’anni di distanza dall’esposizione monografica del suo lavoro tenuta nel 1988 alla Galleria d’arte moderna di Palazzo Forti.
La mostra, promossa dal Comune di Verona - Direzione Musei d’Arte e Monumenti, Assessorato alla Cultura e sostenuta dalla Regione del Veneto e da Fondazione Cariverona, presenta dipinti e sculture eseguiti dall’artista tra il 2004 e il 2010 ed è accompagnata da una straordinaria opera-ambiente realizzata dall’artista in palazzo Canossa, cinquecentesca architettura capitale di Michele Sanmicheli e presente in Sala Boggian tramite un video appositamente realizzato.

Carlo Guarienti, esponente di un’antica famiglia veronese, è il ‘decano’ degli artisti scaligeri, noto in campo nazionale e internazionale per la sua lunga e qualificata ricerca poetica e tecnica in sintonia tanto profonda quanto originale con movimenti fondamentali del Novecento come la Metafisica.

La mostra si articola in due momenti speculari: al Museo di Castelvecchio vengono esposti lavori pittorici e sculture appartenenti all’ultimo periodo della produzione artistica di Carlo Guarienti, tra cui Lo studio del pittore la sera (2009), Lo studio del pittore la mattina (2010), il triplice omaggio di Aspettando Picasso, Aspettando Dürer e Aspettando Godot (2010) e
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Conz_pp

mercoledì 9 giugno 2010,  Galleria d’arte Moderna di Palazzo Forti.

Giornata ricordo in onore del collezionista-mercante Francesco Conz, scomparso lo scorso aprile. L’iniziativa, organizzata dall’Archivio Conz in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona, è stata illustrata dall’assessore Erminia Perbellini. Fra i presenti lo storico dell’arte Renzo Maria Grosselli, l’artista Jean-Philippe Broutin ed Esther Widmer dell’Archivio Conz.

“Nel corso della giornata – ha spiegato Perbellini – daremo modo ai numerosi artisti internazionali con cui Conz ha collaborato, in oltre quaranta anni di attività, di rendere omaggio a questo grande amante dell’arte. Oltre che un amico ed un prezioso collaboratore per la realizzazione di mostre e manifestazioni culturali, infatti, Conz è stato uno dei più grandi collezionisti del secondo novecento americano ed europeo; ospitava spesso artisti di fama internazionale, ai quali comprava e commissionava opere, con l’intento di promuovere l’arte contemporanea, valorizzando contemporaneamente il territorio e la città di Verona.

” L’evento di mercoledì prenderà il via alle 16 e sarà presentato da Renzo Maria Grosselli; durante il pomeriggio si alterneranno discorsi commemorativi, performances e contributi video e musicali di numerosi artisti: Eric Andersen, Ann Noel, Ferruccio Brugnaro, Jean-Philippe Broutin, Philip Corner, Mauro Dal Fior, Agneta Falk, Jean-Pierre Gillard, Geoff Hendricks, Jack Hirschman, Anna Lombardo, Alberto Masala, Enzo Minarelli, Hermann Nitsch,

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Vinci_Raymond


dal 5 giugno 2010, ore 18,00, Galleria Arte Boccanera, Trento

“Il volto è rivolto a me, è questa la nudità stessa”,  scrive il filosofo E. Levinas. E gli adolescenti che l'obiettivo di Nicola Vinci inquadra appaiono letteralmente indifesi, inermi, spogli. Il loro sguardo ha un che di selvatico, di primitivo, perchè privo di scudi psicologici o culturali. Sono i ragazzi delle periferie di Città del Capo (in Sudafrica), che vivono ancora il retaggio dell'Apartheid, tra miseria, disoccupazione, piccola delinquenza. E a un primo sguardo le foto di Vinci sembrano indagare proprio le impronte, i segni di sofferenza, di disagio fissati sui loro corpi e sui loro volti. Tanto che le loro posture rimandano in qualche modo ai busti dolenti degli “Ecce Homo” di Antonello da Messina: fatali, inafferrabili, sinistramente disarmate. Prossime alla fine e prossime all'inizio.
Baudrillard afferma che le foto fatte ai “selvaggi” sono le più belle, perchè il selvaggio fronteggia sempre la morte, trasforma un'operazione tecnica in un faccia a faccia con la fine. E questo segreto lo circonda di un certo mistero. E' per questo che Vinci adopera tempi lunghi di esposizione: lo fa per captare nei volti un bagliore di ingenuità e di destino capace di svelare il fatto che i soggetti non sanno chi sono e forse non sanno

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Villa_Girasole_esterno

sabato 19 giugno 2010 alle ore 18.45, Marcellise fraz. di San Martino Buon Albergo (VR)

"La New York di Andy Warhol" con  Gaia Guarienti e il gruppo musicale Energheia è il titolo di una serata promossa dall’Associazione
culturale Artemisia nel suggestivo scenario di Villa Girasole, primo esempio di architettura “girevole” costruita nelle colline di Marcellise dall’ingegnere Angelo Invernizzi (struttura) e dall’architetto Ettore Fagiuoli (interni) tra il 1929 e il 1935. Una casa progettata per compiere un cerchio completo, una rivoluzione di 360° tra le colline del suo paese per orientarsi al
sole a seconda delle stagioni.
La serata si aprirà alle 19.00 con un percorso guidato della Villa a cura dell’arch. Sergio Spiazzi, seguita alle 20.30 circa da degustazione di vino e risotto.
Alle 21.30 si entra nel cuore dell'evento condotto dalla storica dell’arte Gaia Guarienti che discuterà di Andy Warhol e della New York degli anni Sessanta tra pop art, musica rock (Velvet Underground), film minimali, Silver Factory e Superstars (la modella Edie Sedgwick e la cantante Nico, solista dei Velvet Underground).

Gaia Guarienti, che ha scritto i libri: “Andy Warhol 1960 -1968. La fusione delle arti” (Edizioni Cierre,
Verona, 1998) e ha curato il diario degli anni Sessanta di Andy Warhol (“POP. Andy Warhol racconta
gli anni Sessanta”, Meridiano Zero, Padova, 2008), introdurrà e illustrerà il significato

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