inaugurazione venerdì 24 agosto alle ore 19.00   della mostra fotografica “Portraits in black. Ritratti in nero”


dal 24 agosto al 23 Settembre 2007.

fotografie di Marco Ambrosi, Matteo Danesin e Aldo Sodoma
mostra a cura di Gigliola Foschi

La rassegna, curata da Gigliola Foschi, ha preso avvio ancora nel novembre del 2006 grazie all’intervento di due principali promotori: il Comune di Verona e il Comune di Padova che attraverso i rispettivi Assessorati alla cultura hanno affidato a due prestigiose realtà quali il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri a Verona e il Centro Nazionale di Fotografia a Padova la realizzazione di questo interessante progetto. La mostra, presenta il reportage fotografico di tre autori veneti: Marco Ambrosi, Matteo Danesin, Aldo Sodoma, membri del collettivo Zoo_Com, che hanno indagato la realtà degli immigrati africani aderenti al cristianesimo pentecostale, in particolare ghanesi e nigeriani residenti a Verona e nella sua provincia.

Le chiese evangeliche pentecostali, emerse dal mondo protestante, formano oggi un movimento mondiale di proporzioni enormi, con centinaia di milioni di credenti in continua crescita, soprattutto in America Latina, Estremo Oriente e Africa.

La mostra cerca di rappresentare la comunità di immigrati con una visione che eviti stereotipi, ma mostri, invece, il contesto di un’identità e di una cultura in grado di interagire con realtà diverse presenti nel territorio.



Biografie


Marco Ambrosi nasce nel 1959. Inizia a lavorare come fotografo di architettura all’età di vent’anni, quindi esplora nuove forme di espressione e si specializza in still-life e immagini surreali; ha sempre lavorato prevalentemente in campo pubblicitario coltivando negli anni uno stile ispirato alla pittura. Di recente il suo interesse si è esteso alla figura umana e al ritratto. Sempre attivo nel campo della sperimentazione, Ambrosi dedica grande impegno ed importanti energie alla ricerca artistica, realizzando progetti che gli sono valsi diversi riconoscimenti.


Matteo Danesin nasce a Padova nel 1971. Inizia a lavorare come fotografo specializzato in architettura, reportage ed editoria all’età di vent’anni.

Attualmente lavora per alcune delle più importanti aziende ed Enti italiani realizzando le immagini per la loro corporate identity. Inoltre collabora con l’Università di Padova, Turismo Terme Euganee e con diversi editori (Electa, Panini, Medoacus, Biblos, Marsilio, ecc.) a numerose pubblicazioni artistiche e culturali.

Nel 2004 è premiato con una menzione d’onore nel concorso “Talento Fotografico FNAC”.

Nel 2005 Special award Epson human life photo category.


Aldo Sodoma nasce nel 1962. Inizia giovane a lavorare come fotografo specializzato in still-life e illustrazione fotografica. Apre il proprio studio a Padova e dopo alcuni anni scopre il fascino della figura umana e inizia a realizzare ritratti e servizi di moda e beauty.

Impegnato anche nel campo sociale, ha partecipato a diverse iniziative cedendo l’utilizzo delle fotografie per campagne d’aiuto ai più bisognosi.



________________________________________________________________________






Direzione della mostra: Alessandra De Lucia e Enrico Gusella.


 

 

La rassegna, curata da Gigliola Foschi, ha preso avvio ancora nel novembre del 2006 grazie all’intervento di due principali promotori: il Comune di Verona e il Comune di Padova che attraverso i rispettivi Assessorati alla cultura hanno affidato a due prestigiose realtà quali il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri a Verona e il  Centro Nazionale di Fotografia a Padova la realizzazione di questo interessante progetto. La mostra, presenta il reportage fotografico di tre autori veneti: Marco Ambrosi, Matteo Danesin, Aldo Sodoma, membri del collettivo Zoo_Com, che hanno indagato la realtà degli immigrati africani aderenti al cristianesimo pentecostale, in particolare ghanesi e nigeriani residenti a Verona e nella sua provincia.

 

Testo critico di Gigliola Foschi

"C’e' un soggetto, l’immigrato, il clandestino, e c’e' un modo ormai quasi canonico di fotografarlo: imbarcazioni stracariche di corpi, occhi supplicanti, operatori sanitari e sociali accorsi ad aiutarli, centri di accoglienza affollati, spesso simili a prigioni. L’immigrato, in queste immagini, si trasforma in una massa indistinta, priva d’identita' e cultura. Una massa che impietosisce alcuni e conferma in altri la paura dell'invasione.

Come fotografare gli immigrati evitando simili stereotipi? - si sono chiesti i membri del collettivo Zoo_Com: Marco Ambrosi, Matteo Danesin e Aldo Sodoma. In che modo riuscire a mostrarli come persone dotate di un’identita' individuale e di una cultura capace di interagire proficuamente con la nostra?. Il percorso scelto non e' stato quello di realizzare un affresco generico sulla vita degli immigrati, cosa che avrebbe rischiato di mostrare situazioni gia' piu' o meno note. I tre autori hanno invece preferito lavorare su una realta' specifica, delimitata, ma significativa: quella degli immigrati africani aderenti al cristianesimo pentecostale. In particolare ghanesi e nigeriani residenti a Verona e nella sua provincia.





Data inizio: 20-07-2007
Data fine: 23-09-2007
Orario: Martedi' - Domenica 10-13 / 15.30-18.30 - Lunedi' chiuso
Luogo: Padova ,Centro Nazionale di Fotografia
Indirizzo: Via Niccolò Tommaseo, 60
Link: http://cnf.padovanet.it
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Telefono: 049 8204518
Fax: 049 8204532
powered by social2s