21
settembre - 1 ottobre 2007
Inaugurazione: Venerdì 21 settembre ore 18.00
In occasione verranno presentate 40 opere dell'autore
tutte riprodotte nel Libro "Portraits" edito da Edizioni d'Arte Ghelfi -
Verona
nella foto l'artista Ferdinando Cioffi all'inagurazione della mostra
foto Antonella Anti
nella foto l'artista Ferdinando Cioffi all'inagurazione della mostra
foto Antonella Anti
Una mostra che segna un punto
fermo nella carriera di uno dei più importanti fotografi
europei.
Ferdinando Cioffi da sempre si
muove in un milieu colto del quale fanno parte soprattutto artisti (pittori e
scultori), giornalisti, personaggi dello spettacolo. Con qualche incursione nel
mondo dell'aristocrazia europea e in quello dei grandi
chefs.
Cioffi presenta in questa
rassegna di immagini, non a caso tutte delle medesime dimensioni e in un
formato, quello del quadrato, che sottolinea l?idea del ritratto contenuto in
una forma geometrica perfetta, i personaggi che pi?no corrisposto alla sua idea
di fotografia storica. Cioffi fissa nei suoi scatti un momento preciso della
vita delle persone, ma con un tono così sospeso e così staccato dagli eventi
mondani che il soggetto diventa qualcosa di assoluto. Alla maniera fiamminga il
suo lavoro si avvale di un uso della luce radente e morbida, quasi provenisse da
una fonte esterna. I volti ne risultano magnificati, lo sguardo brilla e fissa
lo spettatore, mentre gli oggetti che occupano lo spazio dicono dettagli
preziosi della vita quotidiana e delle abitudini del protagonista. Gli ottanta
lavori esposti svelano inoltre al visitatore la grande attrazione esercitata sul
fotografo italo-americano dal mondo del cinema e dalle sue
tecniche.
Anna Caterina
Bellati
FERDINANDO CIOFFI, un fotografo
luminista
Denis Curti
La fotografia è spesso declinata
attraverso generi e stili e, per dirla subito, Ferdinando Cioffi è un fotografo
luminista. Transitato giovanissimo dagli studi newyorkesi dei grandi maestri
Richard Avedon e Irving Penn, da cui ha appreso i segreti del ritratto
fotografico, sviluppa ben presto una particolarissima sensibilità nel trattamento
della luce. Al pari dei soggetti che ritrae, questa è protagonista indiscutibile
di ogni sua immagine. Definisce con profusione di particolari il modellato di
figure che si stagliano sul fondo assumendo un tono eroico e solenne.
Addirittura definitivo.
Pure osservando il canone della
ritrattistica ufficiale, le immagini di Cioffi svelano un interessante
approfondimento psicologico. La sessione di posa si definisce come un incontro
fra il fotografo ed i propri soggetti, durante il quale si sviluppa un rapporto
carico d?empatia e condivisione. E' come se in assenza di dialogo e confronto,
fosse impossibile lo scatto.
In questo contesto dialogico, di
fronte al suo obiettivo allora sostano uomini e donne, individui e non tipologie
di individui, celebri personaggi che, dismesse maschere, ruoli e travestimenti
pubblici, svelano apertamente la propria intimità dichiarando la loro
personalità
Nei ritratti di Cioffi l'ambiente
concorre in misura determinante a descrivere il profondo di ogni soggetto umano.
Anziché tagliarsi contro lo sfondo omogeneo e neutro di uno studio di posa, molti
sono ripresi nei luoghi dove abitano o svolgono la propria professione. Talvolta
si confondono con lo spazio delimitato dall?inquadratura. Poi la scena viene
riempita con oggetti appartenenti alla biografia di ciascuno. Come nelle opere
indimenticabili di Arnold Newman, spesso si tratta degli oggetti che utilizzano
per il proprio lavoro, o sono il frutto di quel lavoro. Funzionano come
didascalie. Dichiarano indubitabilmente di chi si tratta senza usare parole.
Così Fernando Botero è sovrastato dalle ipertrofiche sculture che ha realizzato per
i musei e le città di tutto il mondo, Boltanski è in piedi di fronte ai propri
struggenti bianchi e neri, Michelangelo Pistoletto ha alle spalle una serie di
specchi che moltiplicano lo spazio in cui si trova.
La pratica del ritratto implica
un rapporto di forza fra fotografante e fotografato. Dalla propria posizione
privilegiata Cioffi sceglie di rendersi invisibile per lasciare emergere l'anima
di chi, giorno dopo giorno, osserva per un istante attraverso il mirino della
propria macchina fotografica.
Data inizio: 01-09-2007
Data fine: 01-10-2007
Luogo: Gallerie D'Arte Giorgio Ghelfi
Indirizzo: Piazza Erbe, 31
Email: info@ghelfigallery.it
Telefono: tel. 045-595995 - fax. 045-597375
Fax: fax. 045-597375