13_coins
11 settembre 10 ottobre 2010
Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona (Cortile del Tribunale)
Inaugura venerdì 10 settembre alle ore 18:00 "13 coins", mostra fotografica di Luciano Perbellini, promossa dal Comune di Verona - Assessorato alla Cultura. Il progetto di Luciano Perbellini, artista nato a Zevio (Vr) nel 1973, consta di tredici storie di uomini e donne straordinari, ognuna delle quali raccontata da 13 fotografie, per un totale di 117 fotografie (cm 42 x 60) in un suggestivo bianco e nero. Nove di tali "storie" saranno esposte a Verona in occasione della mostra.
Orari:
da martedì a domenica 10-19 (chiusura biglietteria ore 18.30)
Chiuso il lunedì.
Biglietto intero: 5,00 Euro; ridotto 3,00 Euro; da 8 a 14 anni 1,00 Euro. Ingresso gratuito per i bambini fino agli 8 anni.
Visite guidate alla domenica alle ore 11.00, costo compreso nel biglietto d’ingresso.

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Whats_the_Matter11 - 19 Settembre 2010 Verona, Palazzo della Gran Guardia

What’s the matter? è il titolo dell'evento ospitato da Onirica 2010 nell'ambito della Sustainable Design Week che si svolgerà dall’11 al 19 settembre presso il Palazzo della Gran Guardia di Verona e che proporrà una fitta programmazione di workshop, concerti, dibattiti, momenti di interazione creativa e approfondimento sui temi ambientali.

La mostra d'arte contemporanea allestita nelle sale del Piano Nobile del Palazzo della Gran Guardia, riunisce opere di artisti italiani e internazionali: Michele Bazzana, Eva Cenghiaro & Elisa Strinna, Michelangelo Consani, Bright Eke, Ettore Favini, Vadim Fishkin, Christiane Löhr, Roberto Mascella, Giovanni Morbin, Andrea Nacciarriti, Michael Sailstofer, Nikola Uzunovsky.

What's the matter? Il titolo scelto per questa esposizione gioca sull'ambiguità di significato del termine inglese matter (materia/problema). Qual è il problema? La domanda contiene la risposta: la materia. Da un lato emerge la richiesta provocatoria di un ipotetico e distratto spettatore che, chiedendosi quale sia la questione, svela la propria incapacità nel riconoscere le problematiche ambientali di fronte alle quali è chiamato a rispondere, anche personalmente, col proprio comportamento; dall’altro la mostra sollecita lo spettatore a interrogarsi su quale sia il ruolo della materia e cosa questa rappresenti rispetto alla crisi ecologico-culturale che la società sta attraversando. What’s the Matter? affronta, infatti, il problema della produzione in
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Mat_Collishaw

Da settembre 2010 Byblos Art Gallery (Corso Cavour 25/27) cambia denominazione e diventa FaMa Art Gallery per volontà di Masha Facchini, fondatrice e direttrice, che intende così valorizzare la propria mission di ricerca indipendente rivolta esclusivamente al settore dell’arte contemporanea, in cui sin dagli inizi si orienta verso la scoperta delle tendenze più interessanti ed originali.

La metodologia di lavoro continuerà a svilupparsi sulla linea programmatica di una dimensione progettuale condivisa a diretto contatto con gli artisti per la produzione di nuovi lavori, aprendo alle forme espressive contemporanee nella loro più ampia varietà, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alla videoarte.

Un percorso di alto livello qualitativo, testimoniato anche dal contributo di diversi curatori di riconosciuta professionalità, che nel corso di questi anni hanno reso la galleria un punto di riferimento tra i più dinamici ed apprezzati sia in Italia che all'estero per un pubblico di attenti e curiosi appassionati oltre che di esperti collezionisti.

La programmazione di FaMa Gallery si aprirà con la personale di Mat Collishaw Modern Pastimes, a cura di Danilo Eccher, in cui saranno esposti lavori inediti appositamente realizzati per questa occasione. L’inaugurazione si terrà venerdì 17 settembre dalle ore 19 alla presenza dell’artista.

Per ulteriori informazioni contattare:

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Luciana_Soriato
S’inaugura sabato 4 settembre 2010 alle 18.00 presso l’oratorio del Drago a San Martino Buon
Albergo, la mostra dell’artista Luciana Soriato dal titolo “Isacco” curata da Nadia Melotti e promossa
dall’Associazione Culturale Artemisia.
Attraverso opere su carta, fotografie e installazioni l’artista affronta il tema della fede partendo da una
riflessione estrema sul sacrificio. Ad Abramo Dio chiede la vita del proprio figlio ed è il panico. Quello spaesamento, quella rabbia che
vive un genitore davanti alla perdita del proprio figlio per malattia o in un incidente stradale, secondo
Luciana Soriato deve trovare un senso profondo degli accadimenti, nella fiducia in Dio così com’è
stato per Abramo.

L’artista si pone il problema della fede attraverso il corpo che soffre e l’accettazione
del proprio destino individuale avviene come atto d’amore nei confronti della vita. Questa poetica del
dolore vive della cura della materia, delle sue ferite che l’artista trasforma in un’operazione estetica
sulle sue carte. Nel piccolo Oratorio sono presentati dei libri d’artista sotto forma d’installazione, nei
quali trasparenze di garze, fili direzionali e finestre di luce d’orata, raccontano in senso informale,
questo viaggio dello spirito.

Luciana Soriato ritualizza queste nuove icone di luce in una poetica umana incerta e precaria, in
quanto priva di quell’unione spirituale con la natura che ha caratterizzato molte culture precedenti alla
nostra. Il suo è un racconto di segni e di forme che dialogano con
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Cargo_2010 - 30 luglio 2010
L’Associazione Culturale “A2” ha selezionato 18 artisti per la Esposizione Internazionale d'Arte Contemporanea dal titolo
“The (un)real life la realtà oltre il visibile”, in linea con gli scopi: "promuovere, diffondere, valorizzare e sviluppare la conoscenza, l’apprendimento ed il perfezionamento delle arti visive e performative nella varietà di generi e tecniche (pittura, scultura, fotografia, musica, teatro, danza, video, design ed arti applicate)"

Per favorire la Creatività e l’innovazione artistica di talenti emergenti ha selezionato, tra chi ha partecipato al bando, 18 artisti le cui opere sono in mostra presso lo Spazio Espositivo CARGO20, via Venti Settembre 27 - Verona.

Il tema della mostra ha voluto indagare i limiti sensoriali del mondo reale, che ad uno sguardo epidermico sembra essere l’unico esistente. Il lavoro che è stato richiesto è quello di andare oltre il visibile, esplorando attraverso le varie espressioni artistiche la pluralità delle verità possibili. È volutamente un tema dai confini molto sfumati perché è stato lasciato ampio spazio alla creatività e all’estro narrante degli artisti. Il risultato non è una semplice mostra collettiva, ma  un’esposizione di opere indiziarie di realtà imprevedibili e inattese, in grado di mettere a nudo il gesto, la personalità e il pensiero degli artisti…

Orari : dal martedì al venerdì 16 - 19:30   sabato 10 – 12:30  16 - 19.30

A2 associazione culturale
Via
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Anna_Galtarossa

sabato 3 luglio alle 11.30

In contemporanea: Mostra personale con gli ultimi lavori di Hiroyuki Masuyama: After J.M.W. Turner. The Last Journey to Venice e Mostra di Anna Galtarossa: Divinità Domestiche - con progetto curatoriale di Maria Rosa Sossai.

After J.M.W. Turner:
È sempre difficile decretare la fine di un lavoro, a volte potrebbe apparire come una sorta di limite, un esaurimento della vena poetica, ma non è questo il caso, anzi. L’idea dell’artista giapponese Hiroyuki Masuyama è stata quella di ripercorrere il viaggio di Joseph Mallord William Turner: da Londra sino a Venezia.
Da qualche tempo l’artista giapponese lavora sulla tappa finale di quel viaggio: Venezia appunto. E i recenti light box, in mostra
a Studio la Città, che chiudono la serie dell’artista giapponese, hanno come soggetto Venezia attraverso la pittura del pittore
romantico inglese. Masuyama è affascinato dal metodo di lavoro di Turner, dalla sua ossessione per la mutevolezza della luce, dal
suo rapporto tra lo schizzo, il progetto e l’opera finita. Durante i suoi viaggi Turner ha disegnato, osservato, studiato, trattenuto e portato con sé molte immagini sulle quali avrebbe lavorato per anni nel suo studio londinese. La stessa metodologia di lavoro è stata assunta da Masuyama, che ha ripercorso, tra gli altri, i momenti veneziani di Turner e in quegli stessi punti della città, ha

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