first_step2Giovani artisti dell'Accademia di Verona espongono per la prima volta nelle più prestigiose gallerie della città. Non un "saggio" di fine
anno, ma una manifestazione di "inizio carriera".

 

Verona, sedi varie: Artericambi, Boxart, FaMa Gallery, La Giarina, Marco Rossi, Galleria Dello Scudo, Spazio 6, Studio la Città, Giorgio Ghelfi, Kn-Studio, Melepere, Ph-Neutro, Biblioteca Civica (Archivio Regionale della Videoarte)

Openings: 24 – 25 giugno 2011 dalle 16.00 alle 20.00

Dal 24 giugno al 2 luglio 2011
Curatore: Luigi Meneghelli
Catalogo disponibile nelle varie sedi
Ingresso: libero

First Step, a cura di Luigi Meneghelli, è alla sua seconda edizione ed è già diventato un appuntamento atteso, un momento immancabile di verifica di un'intero anno scolastico. E' un esporsi disincantato da parte dei trenta studenti selezionati al vaglio del mercato, della critica, del pubblico. E' un passare dall'altra parte della scena, anche se questo non significa fine dello studio, ma solo un diverso impegno nei confronti della ricerca. Non più unicamente un interrogarsi su se stessi e sui propri processi operativi, ma anche un relazionarsi con altri (con i veri soggetti del mondo dell'arte): una scoperta dell'alterità però che è un modo ulteriore di misurarsi ancora con se stessi, di patteggiare non rinunce ma alleanze o, meglio, sinergie con quello che potrebbe essere il futuro "mondo del lavoro".

E' stato un anno che ha visto l'Accademia cambiare molte dinamiche al proprio interno, come l'inserimento di nuovi corsi teorici e lo studio delle tecnologie avanzate applicate all'immagine. Gli studenti si sono così sganciati dalle espressioni artistiche più legate alla tradizione (come pittura, scultura e incisione), per indirizzarsi verso una molteplicità disciplinare o, ancor più, verso una vera e propria trasversalità linguistica. Sembra quasi avverarsi il rilievo fatto più di un secolo fa da Kandinskij: "Non sono necessarie l'anatomia e affini, ma la totale, incondizionata libertà dell'artista nella scelta dei suoi mezzi". Ed ecco allora apparire accanto ai quadri, anche video, installazioni, performance, foto, fanzine. E' come se gli studenti sentissero un'esigenza ininterrotta di spostarsi, cambiare, ricominciare, riscoprire, e soprattutto reinventarsi.
Ed è curioso come anche il numero di gallerie che aderiscono al progetto sia passato dalle otto dello della prima edizione alle dodici di quest'anno: ad Artericambi, Boxart, FaMa Gallery, La Giarina, Marco Rossi, Galleria Dello Scudo, Spazio 6, Studio la Città, Spazio6 si sono aggiunte Giorgio Ghelfi, Kn-Studio, Melepere, Ph-Neutro e la partecipazione della Biblioteca Civica con l' "Archivio Regionale della Videoarte".
Forse, in mezzo alla "deregulation" dei nostri giorni, è il segno di un bisogno diffuso di ritrovarsi intorno al valore antico della creatività, anzi della creatività che si sta ancora formando, che è ancora in fase di germinazione. Mettere a disposizione degli studenti i propri spazi, perchè essi possano fare le prove generali della vita, diventa allora un atto etico, educativo, costruttivo. E se è vero che l'arte non salva, è pur vero che l'arte fabbrica coscienza e futuro.

Info: Accademia di Verona tel. 045 8000082   Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – www.accademiacignaroli.it

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