LynnDavis0310 Dicembre 2011 - 18 febbraio 2012

L’ americana Lynn Davis (1944) osserva le cose da lontano per sottolinearne la grandezza. I suoi sono viaggi simbolici, metaforici, in luoghi che costringono l’uomo a interrogarsi sull’essenza dei fenomeni.
Le sue immagini, perfette da un punto di vista fotografico-Davis ha iniziato il suo percorso con un apprendistato presso Berenice Abbott-portano lo spettatore a interrogasi sulla natura di quanto accade, sulla vita, sulla morte, sul senso più profondo dell’esistenza. Nelle sue fotografie in bianco e nero, frutto di un’osservazione meditata nel corso del tempo, il nitore della materia esalta la forma dei soggetti.

L'indiana Hema Upadhyay, presenta nuovi lavori tra cui una grande insallazione e alcune opere a parete. L'artista ha alle spalle un passato di immigrazione. I suoi genitori migrarono dal Pakistan all’India durante la divisione dell’India negli anni ’40 ed Hema si trasferì dalla piccola città di Baroda alla fiorente Bombay (Mumbai) negli anni ’90. Il suo lavoro concerne l’immigrazione, spesso verso grandi città, ed è costantemente legato al “caos urbano”.

La bellezza delle decorazioni dipinte si contrappone spesso al paesaggio delle periferie urbane rappresentato, aiutando gli osservatori a comprendere il significato delle opere e obbligandoli  a considerare le città come una totalità.

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