Smemorando, la ballata del tempo ritrovato" 

di e con Gianrico Tedeschi
Sveva Tedeschi, Gianfranco Candia
regia  Gianni Fenzi
arrangiamenti e musiche originali  U.T. Gandhi
scene Milli, costumi   Stefano Nicolao
progetto tecnico luci   Fabrizio Tausani

Spettacolo che sostituisce "Le due zittelle", annullato per
malattia dell'attrice Anna Marchesini

martedì 12 ore 20.45
mercoledì 13 ore 20.45
giovedì 14 ore 20.45
venerdì 15 ore 20.45
sabato 16 ore 20.45
domenica 17 ore 16.00

Un viaggio-recital nella memoria, anticonformista e originale di Alice Castellani

Per il terzo appuntamento col Grande Teatro al Nuovo da martedì a sabato alle 20.45, domenica alle 16.00, va in scena –al posto delle Zittelle con la Marchesini annullato in tutta Italia– lo spettacolo Smemorando - La ballata del tempo ritrovato, di e con Gianrico Tedeschi, già applaudito a Verona nella stagione ‘97-’98 nel Riformatore del mondo di Thomas Bernhard, che gli valse anche il premio Ubu come migliore attore e il premio Simoni 1998 per la fedeltà al teatro di prosa. Fondata a Cormòns, nel 2000, la Compagnia di Prosa Gianrico Tedeschi, questo grande interprete  ha ottenuto molti riconoscimenti e premi con le sue produzioni e il suo intenso lavoro attoriale.

Gianrico Tedeschi propone sulla scena, con la determinazione e la forza che appartengono a chi domina il suo campo d'azione, cioè da straordinario uomo di teatro, un nuovo spettacolo scritto da lui stesso e con la regia di Gianni Fenzi, inedito sotto molti punti di vista, di una unicità che ha il sopravvento e somatizza il racconto.

Fortemente voluta dall’attore, la pièce è quasi un omaggio al pubblico, che potrà percorrere un viaggio nel teatro del ‘900 e dentro di sè, una riflessione sulla Memoria come identità e come storia, passando per testi ironici e umoristici, ma anche monologhi di poeti, profeti, sacerdoti e filosofi; frammenti di commedie e aneddoti dal mondo del teatro, gags e canzoni, ispirati ad autori che vanno da Rigoni Stern a Carducci, da Cardarelli a D'Annunzio, da Ruzante a Shakespeare e Cechov, da Giovannino Guareschi (suo compagno di prigionia nei campi di concentramento nazisti) al drammaturgo napoletano Manlio Santarelli, ma anche a documenti e memoriali di guerra.

Tedeschi si fa depositario di un patrimonio ricco e raro, rendendo al pubblico le emozioni del suo lungo percorso artistico in una forma divertente, incalzante e suggestiva, trasmettendo e condividendo parte di ciò che ha acquisito attingendo al magazzino della sua Memoria di uomo, con la vita a confondersi con l’arte senza per ciò cadere in uno spettacolo autocelebrativo, piuttosto con quella raffinata eleganza, l’intelligenza ironica, l’eccezionale dominio delle tecniche teatrali che fanno di lui un ”unicum” nella storia del teatro italiano contemporaneo, da alcuni critici considerato quasi un “attore inglese”.

A inizio spettacolo Tedeschi spiega la scelta di questo titolo, cui si è giunti dopo aver scartato, ad esempio, Mandare alla Memoria, che troppo avrebbe ricordato, soprattutto alle generazioni passate, i banchi di scuola e le poesie recitate in famiglia da bambini, nei dì di festa, oppure quel Memoria e identità che, utilizzato come titolo dell’ultimo libro di Papa Woytila, non sembrava più utilizzabile allo stesso modo.

Entrati nello spettacolo con ironia, segue subito la citazione della fuga di Kappler dall'Ospedale Militare del Celio di Roma con Tedeschi che, teso ed emozionato, va via via più indietro nel tempo, capace di alternare momenti più divertenti ad altri decisamente più tirati. Smemorando può anche essere definito un “recital”, anticonformista e originale, a tre voci, essendo l’attore milanese sulla scena con la figlia Sveva, attrice e cantante a interpretare canzoni d’epoca che fanno da contrappunto alla recitazione del padre, e con l’attore Ivan Lucarelli. Per la sua capacità di raccontare ed emozionare con questo spettacolo Tedeschi ha ricevuto al Nuovo di Milano il premio Carlo Porta 2005 e dal Sindaco di Milano il prestigioso Ambrogino d’Oro. Giovedì alle 17.00 Gianrico Tedeschi, la figlia Sveva e Ivan Lucarelli incontreranno il pubblico al Teatro Nuovo.


foto  Antonella Anti Studio Click




Data inizio: 30-11-2006
Data fine: 18-12-2006
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