Teatro Camploy
giovedí 14 dicembre ore 20.45

Licia Maglietta


Teatri Uniti - Napoli
UNA VOLTA IN EUROPA dall’omonimo racconto di John Berg
regia di Licia Maglietta
Con quest'opera Berger aggiunge un altro tassello alla sua ricostruzione dei fenomeni che hanno trasformato il XX secolo in un tempo feroce di esili, migrazioni, sradicamenti, nella “camera d’incubo e incubazione della globalizzazione”. Con limpida scrittura l’autore ci mostra come lo sviluppo industriale degli ultimi decenni abbia causato le migrazioni forzate, l’inurbamento massiccio, la perdita di radici linguistiche e geografiche, costringendo contadini, braccianti e pastori all’amnesia.v

Come eravamo, le trasformazioni dell’Europa in scena con Licia Maglietta

di Alice Castellani

Il secondo spettacolo per la rassegna L’Altro Teatro al Camploy di Verona -che propone un excursus sul teatro di innovazione italiano e sulle diverse tipologie di danza contemporanea, trovando in questo teatro dalla particolare configurazione architettonica e per la sua collocazione urbana uno spazio ideale per una programmazione alternativa e di ricerca- prevede per il 14 dicembre una pièce tratta da Licia Maglietta dall’omonimo racconto di John Berger, nato a Londra nel 1926, personaggio noto a livello mondiale per la sua personalità eclettica: poeta e giornalista, critico d'arte e romanziere, sceneggiatore, autore teatrale e disegnatore.
 Dopo i fortunati incontri con le scritture di autrici come Alda Merini e Margherite Duras, l’attrice napoletana porta sulla scena Una volta in Europa, uno dei tasselli dell’autore inglese per la ricostruzione dei fenomeni che hanno trasformato il XX secolo in un tempo feroce di esili, migrazioni e sradicamenti, ma anche nella camera d’incubo e d’incubazione della globalizzazione ora in atto.

Con una scrittura limpida e altissima, l’autore mostra come lo sviluppo industriale spinto degli ultimi decenni, proceduto di pari passo a migrazioni forzate, inurbamento massiccio e perdita di radici linguistiche e geografiche,così come l’imporsi di sistemi comunicativi sempre più astratti e disancorati dal principio della comunità e dello scambio fisico, abbia inciso su contadini, braccianti e pastori, costringendoli all’amnesia o a un grumo d’intatta, umana resistenza.
 
Il testo esplora quel “fuoriscena” mai toccato dalle algide contabilità dell’economia e dalle smemorate cronache giornalistiche contemporanee, generando una mappa illuminante di ciò che la storia ufficiale dichiara ineluttabile e azzera. Berger ha raccolto delle storie vere, intimamente osservate, facendosi poi narratore come uno storyteller benjaminiano, sconfinando nei personaggi o facendosi come abitare da essi, riportando alla luce esperienze di vite altrimenti ai margini della Storia con la S maiuscola.

L’attività teatrale della Maglietta prosegue con un delicato e profondo lavoro di ricerca dedicato al teatro moderno e contemporaneo. “La questione per Berger - scrive Licia Maglietta in una nota - è sempre la stessa: trovare la voce della storia.

 Quanto a me, è difficile trovare le parole per dire quali parti hanno dato voce alla protagonista Odile e a quale memoria ho attinto. So che Odile è scivolata nella mia pelle ed ho avuto la necessità di ascoltarla e farla vivere. Il luogo in cui si svolge la storia, questa volta il cielo, l’aria, mi ha dato la possibilità di togliere dalla scena qualsiasi oggetto.

È rimasto soltanto un sottilissimo filo nero che lega Odile ad un deltaplano. Il resto è cielo che ho trattato come una tela su cui traspaiono colori e luce”. Attrice polivalente attiva dagli anni Ottanta, sul fronte teatrale prima e in seguito anche su quello cinematografico, caratterizzata da un’intensa carica interpretativa che le è valso il premio David di Donatello 2000 come miglior attrice protagonista per il film Pane e tulipani di Silvio Soldini, Licia Maglietta è stata tra i fondatori di Falso Movimento e di Teatri Uniti, protagonista in spettacoli di Mario Martone, Toni Servillo, Elio De Capitani, Carlo Cecchi, interpretando testi di Shakespeare, Moliére, Camus, Buchner, Goldoni, v

Foto Antonella Anti Studio Click



Data inizio: 14-12-2006
Data fine: 14-12-2006
powered by social2s