30
e 31 dicembre e il 2, 3 e 4 gennaio
Teatro Filarmonico di Verona
ore 20,45
Una Cenerentola con un padre
come Leonide Massine e Fred Astaire
Va in scena al il nell'ambito della stagione lirica e di balletto 2006-2007 della Fondazione Arena di Verona, il balletto Cenerentola, musica di Sergei Prokofiev, coreografia di Maria Grazia Garofoli, protagonisti Eugenia Obraztsova ed Eris Nezha. «La mia prima Cenerentola come protagonista – dice Maria Grazia Garofoli – è quella di Loris Gai messa in scena all'Arena di Verona nell’estate del 1973, protagonisti Carla Fracci e Paolo Bortoluzzi con accanto le sorellastre en travesti, una interpretata dallo stesso Gai. In una ripresa al Comunale di Bologna la interpretai subentrando a Carla Fracci in alcune repliche.
Ma non è quella di Gai ad avermi lasciato un segno. A lasciarmelo, grande, è stata la Cenerentola del mio maestro Evgheni Polyakov sotto la cui guida ho danzato per diversi anni alla Fenice di Venezia, una Cenerentola del 1991 (per MaggioDanza a Firenze, ambientata nel mondo del musical) che ancora è viva in me e che sicuramente si avvertirà in questa mia versione».
L’edizione che avrà due
cast: uno con sorellastre e matrigna al femminile, l'altro al maschile. Con la
stessa coreografia, per una sorta di piccolo esperimento, ovvero verificare quanto
oggi teatralmente renda il travesti. La novità più importante è comunque
il padre di Cenerentola che diventa un personaggio importante, tutt'altro che
marginale. «Anch'io, come Polyakov, ho pensato – aggiunge la Garofoli – al musical. Mi
sono ricordata come spesso, nei musical, il "demiurgo" degli eventi
avalli la metafora delle scarpette da ballo, il loro intrinseco significato, e
diventi così un calzolaio. Mi sono tornati alla mente Leonide Massine in Scarpette rosse (The red shoes, 1948) e Fred Astaire che nel numero Shoes
with wings on nel film I Barkleys di Broadway (The barkleys of
Broadway, 1949) ripara ogni sorta di scarpe da ballo in un laboratorio che ha
del magico. E volendo che il padre di Cenerentola diventasse l'elemento
vincente del "riscatto" della figlia, il costruttore in positivo del
destino di lei, mi pareva che fargli fabbricare le scarpette per il ballo fosse
un importante punto di partenza. Non solo. Il padre le fa anche da cocchiere e
l'accompagna al ballo dove sicuramente c’è uno dei momenti salienti del loro
rapporto: il passo a due con cui lui la presenta al principe e ai numerosi
ospiti».
foto Antonella Anti Studio Click
Data inizio: 22-12-2006
Data fine: 04-01-2007