Sabato 24  marzo  ore 20,45

al Teatro Camploy

Ersiliadanza

four dogs night

coreografia e regia                   

Laura Corradi

 

con                                                   

Marco Benedetti

Silvia Bertoncelli

Giorgio Gobbi

 

musiche originali                              

Enrico Terragnoli

disegno luci e scenografie                

Alberta Finocchiaro

costumi                                             

Daniela Broggiato

direzione organizzativa                    

Augusto Radice

 

prodotto in collaborazione con        

Estate Teatrale Veronese Festival

Abano Danza Festival

e con il sostegno di                          

Ministero per i beni e le attività culturali                                         

dipartimento dello spettacolo  

e  Regione del Veneto - ARCO

                   

Una notte molto fredda, di quelle per cui subito si pensa che da lì in poi non sarà più come prima, che qualcosa deve pure accadere, ora. Freddo fuori e freddo dentro, un freddo che nemmeno è possibile ricordare com’è fatto il caldo. Il corpo trema, lotta e scherza per non sentire, le coperte non bastano mai, ridere non basta, piangere non serve, cantare è quasi stupido, a parlare escono parole congelate che sbattono dappertutto, colpiscono e feriscono come se già non fosse abbastanza dura così.

Persino i pensieri si arenano nel ghiaccio e rimangono lì, in trasparenza, colorati e tutti diversi, brevi perché per il tanto freddo non si sono conclusi o raggomitolati in cerca di calore o perché gli si è gelata la coda per poi cadere.

Un interminabile quadro astratto di quelli che devi guardare da lontano per coglierne il senso, ma finché ci sono dentro, immobile o tremante, ne posso solo far parte. In questa giostra di neve vedo tutto il male e non reagisco, sento le grida ma non ascolto, vedo crescere i mostri e mi nascondo.

Devo uscirne, allontanarmi, scavalcare, correre veloce, sciogliere il sangue. Bisogna saltare dai ghiacci alla terra, rivedere erba animali acqua colori… la Groenlandia si scioglie e gli orsi polari annegano, brutto fare la stessa fine. Devo sorprendere questo freddo per una volta, lui si muove lentamente, il suo cuore è talmente lontano, il mio invece è qui sotto pochi muscoli irrigiditi. Non resta che trovare un punto di calore, dentro o fuori, e da lì cominciare a colare.

Perché si muore, di coerenza

.Laura Corradi


foto Antonella Anti Studio Click


 





Data inizio: 18-03-2007
Data fine: 24-03-2007
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