Dal
9 all’11 agosto alle 21.00 al Teatro Romano
sarà in scena “Les Créatures”, una creazione di Thierry Malandain, direttore e coreografo del Ballet Biarritz.
Lo spettacolo narra la nascita e l’evoluzione del genere umano (che si trasforma e si evolve attraverso la danza) sulle “Creature di Prometeo” di Ludwig van Beethoven, l’unica partitura ballettistica – composta nel 1801 – del compositore tedesco.
I brani erano stati commissionati a Beethoven da Salvatore Viganò (maître de ballet a Vienna) per la realizzazione dell’omonimo balletto.
Per la prima volta sulle scene alla “Gare du Midi” nel 2003, questo spettacolo mette in disparte la figura di Prometeo dell’edizione di Viganò e interpreta il fuoco non come furto dell’uomo agli dei ma come un dono del Dio della Genesi che anima le sue creature con il “fuoco sacro” della danza.
La serata inizia con Adamo che nasce ballerino e inizia a muovere i primi passi di danza, gira su sé stesso al suono di una musica celestiale ma protende le braccia verso il nulla. Sente il bisogno di dividere la sua esperienza con qualcuno e gli viene donata una partner, Eva. In due tutto risulta più piacevole anche se a volte è difficile coordinarsi. Essere in coppia è incantevole ma con il passare del tempo sorge il desiderio di danzare in tanti. Sulla scia del “crescete e moltiplicatevi” si sviluppa il genere umano, nascono le danze di gruppo che si evolvono fino ad arrivare a quelle romantico-classiche contraddistinte dal tutù di tulle.
Dopo aver dato vita e definito i passi nei loro differenti generi, i ballerini vengono tentati dalla voglia di trasgredire e di interpretare coreografie più libere. Compare sulla scena Loïe Fuller con la sua “danse serpentine” e dopo di lei giunge Isadora Duncan, che, nei suoi passi non codificati, vuole trovare l’espressione del gesto naturale. Loïe Fuller e Isadora Duncan si differenziano visibilmente dagli altri uomini, non solo per le loro movenze sul palcoscenico ma anche per i costumi che le caratterizzano: Loïe ha il suo particolare abito bianco con delle bacchette all’interno delle maniche, che le fanno rassomigliare a delle ali, e Isadora con il suo celebre peplo, simbolo della danza come arte sacra alla stessa stregua dei Greci.
Si apre così un nuovo orizzonte per l’umanità e per la danza.
“Les Créatures” è stato definito dalla stampa specializzata «un’opera di grandissima qualità eseguita dallo straordinario Ballet Biarritz con una perfezione convincente». «Sulla grandiosa musica di Beethoven – ha scritto in particolare L’Indépendant – si alternano momenti romantici e furore sinfonico, e i quattordici danzatori confermano la loro eccellenza negli impeccabili movimenti d’insieme, ma anche in assoli e passi a due. Una coreografia bollente, a volte esplosiva, fisica e espressiva, che parla di umanità, amore, morte e rinascita, di questo eterno ritorno».
Info ai numeri 0458066488 e 0458066485.
nella foto un particolare durante lo spettacolo
foto Antonella Anti studio click
Data inizio: 06-08-2007
Data fine: 11-08-2007