il 20 e 21 ottobre ultimo appuntamento
Avesa, un borgo storico tra le colline di
Verona
Appuntamento conclusivo sabato 20 e domenica 21 ottobre presso
il borgo storico di Avesa a Verona per l’undicesima edizione della
manifestazione «I tesori “sconosciuti”. Realizzata in sinergia tra
le Amministrazioni provinciali di Verona, Mantova e Trento, l’iniziativa ha
riproposto la sua filosofia di avvicinare i partecipanti al proprio territorio
attraverso visite guidate ai luoghi storici e degustazioni di prodotti tipici.
Filosofia ampiamente apprezzata dal pubblico visto l’alta partecipazione alle
visite che ha toccato punte di oltre 1200 partecipanti per luogo d’arte.
Le
modalità di visita di questo fine settimana sono le stesse dei week end
precedenti: due luoghi, Villa Scopoli e la Chiesa della Camaldola saranno
visitabili sia al sabato che la domenica entrambi alle 15
e alle 16.30, la visita alla Chiesa di San Rocchetto di Quinzano è
prevista la domenica alle ore 11.
La Chiesa della Camaldola,
edificio in stile romanico-gotico del XIII secolo, è il simbolo di quello che fu
uno degli ordini religiosi più importanti nella storia del borgo di Avesa. Di
pianta rettangolare, con tetto a capanna, l’interno si presenta ad un’unica
navata. Alcuni degli elementi di maggior pregio artistico sono gli affreschi,
tra cui una Maestà della Vergine con il Bambino e il magnifico altare
realizzato in pietra locale, composto di un frontale costituito da un
bassorilievo con immagini della Vergine, di un Vescovo e di un Santo. A lato
dell’ingresso della Chiesa è degna di nota la Corte dei “lavandari”, i
cui lavatoi (le “piere” e le “brele”), insieme alle vestigia di antichi mulini,
rappresentano delle preziose tracce di un’economia ormai scomparsa che racconta
di centinaia di uomini e donne, inginocchiati dentro le “brele”, impegnati a
bollire biancheria nelle “lissiare”.
L’amenità e la salubrità del sito
suburbano di Avesa ha attirato nel corso degli anni numerose famiglie illustri,
che hanno fatto erigere ville con le relative tenute. Un esempio tra tutti è la
seicentesca Villa Scopoli, già Nogarola. Di notevole interesse l’elegante
peschiera con grotta - su cui recentemente si è svolto un importante lavoro di
studio e di recupero che ha riportato il complesso al suo originario ed aulico
splendore - ed il suggestivo belvedere, al quale si accede da un imponente viale
di cipressi.
La chiesa di San Rocchetto del XV secolo fu edificata a
Quinzano, abitato conosciuto fin dall’alto Medioevo grazie ad uno xenodochio
(ricovero per viandanti) voluto dal celebre Arcidiacono Pacifico che rivestì un
ruolo molto importante nel fare di Verona e dei suoi colli una sorta di
“Jerusalem Minor”. Il percorso sacro passava attraverso le chiese della S.S.
Trinità di Monte Oliveto, del Sacro Sepolcro (ora S. Toscana) e di Nazareth,
presso Castel San Felice, terminando sul monte Cavro, sopra Quinzano. Nel
suggestivo sito venne ambientato un Calvario, con l’erezione di tre croci e
quindi di una chiesetta. A quel tempo sia l’edificio sacro maggiore alle falde
del colle che il piccolo sacello assunsero la denominazione di San Rocco e San
Rocchetto.
Per approfondire la conoscenza con i sapori locali a chiusura
delle giornate presso Villa Scopoli (indicativamente alle ore 18) verrà proposta
una degustazione “verticale” del tipico Monte Veronese (ossia con produzioni di
diversa stagionatura) insieme a pregiato “Durello” della cantina di Montecchia
di Crosara.
È stata inoltre stipulata una convenzione con il Ristorante
Pizzeria “La Fontana” (tel. 045 8345979) che proporrà ai partecipanti
all’iniziativa un menù a base di prodotti tipici al costo di 20 euro sia per il
pranzo della domenica che per chi desidera fermarsi a cena nelle giornate della
manifestazione.
Per ulteriori e più dettagliate informazioni visitare il sito
web della manifestazione (www.tesorisconosciuti.it).
Data inizio: 16-10-2007
Data fine: 21-10-2007