martedì 4 dicembre alle ore 19.30 - ingresso libero -

presso NumeroUnoDesign Center, Palazzo dei Mutilati, via dei Mutilati 8, Verona, incontro con il Direttore della Biennale Cinema di Venezia in occasione del cineforum IMMAGINE / ARCHITETTURA / CINEMA

 

A conclusione di un anno di attività che ha avuto come tema l'Immagine e

l'Architettura, l'Associazione Giovani Architetti di Verona (AGAV) propone un cineforum

sulla scelta, la trasformazione e l'invenzione dello spazio nel film noir, per dimostrare

come il cinema noir sia riuscito a reinventare lo spazio urbano.

 

Dopo la conferenza di gennaio sull’immagine di una città ideale tra Verona e

Mantova (VEMA) e la giornata dedicata a CasaClima, per capire come la tecnologia

influenzi l’immagine dell’architettura, l’obiettivo dell’AGAV si focalizza sul cinema ed in

particolare sul rapporto tra la scenografia urbana e la storia che in essa vi si svolge.

L'obiettivo sarà quello di capire le analogie nella produzione creativa che si

riscontrano alla base del cinema e dell'architettura, analizzando la relazione tra

intenzionalità architettonica e intenzionalità filmica.

 

Il rapporto tra l'lMMAGINE, l'ARCHITETTURA ed il CINEMA verrà approfondito da Müller partendo dalla scenografia della città di Los Angeles in "Pulp Fiction" (Q.Tarantino) e in "Mulholland Drive" (D. Lynch).

L’evento a cura di Mirko Ballarini e Keti Venturini è reso possibile grazie alla

collaborazione di Progetto Marmo e Atelier Italiano e degli sponsor Reale Mutua

(Agenzia di Verona Est) e Villa Quaranta Park Hotel di Ospedaletto di Pescantina.

 

La visione dei film, in data successiva, sarà riservata ai soli soci AGAV.

Sede legale: C/O: Arch.Nicola Cacciatori , via Lastre 6 – 37121 - Verona

 

Biografia di Marco Müller

Biennale Cinema Direttore

Nato a Roma il 7 giugno 1953 da genitori italo-svizzeri (padre) e italobrasilianigreco-

egiziani (madre). Dopo un periodo di formazione universitaria e postuniversitaria

(1971-1975: studi di orientalismo e antropologia in Italia; 1975-77:

specializzazione e dottorato di stato in Cina), comincia un’attività di ricerca e

insegnamento in Italia (1977- 1980: ricerche sul campo, pubblicazioni di etnologia,

etnomusicologia e antropologia visiva;seminari, corsi universitari di etnomusicologia).

Dal 1980 intraprende un’attività di critico e storico del cinema (articoli e saggi per

quotidiani e riviste in Italia, Francia, Paesi Bassi e Svizzera; volumi e saggi per

pubblicazioni storiche di cinema in Italia, Francia, e Spagna). Tra il 1982 e il 2000 crea

e dirige collane di libri di cinema presso diversi editori (in Italia, Paesi Bassi e Svizzera),

cura personalmente pubblicazioni monografiche.

Autore e sceneggiatore di documentari sul cinema (per la RAI e la TSR -

Televisione svizzera romanda), tra il 1982 e il 1989 inizia le sue prime collaborazioni

come assistente e attore sui set cinematografici di lungometraggi di fiction (tra gli altri,

per due“padri fondatori” del Nuovo Cinema: il francese Jean Rouch e l’hongkonghese

Allen Fong).

Dal 1978 prende progressivamente forma il suo nuovo profilo di “fabbricante di

festival”. Dopo aver collaborato con diversi festival europei (anche come curatore di

programmazioni monografiche), crea e dirige nel 1982 a Torino il primo grande festival

del capoluogo piemontese, “Ombre elettriche” (una grande retrospettiva della storia del

cinema cinese in 135 film), passando poi alla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema

(Pesaro) come responsabile della programmazione prima (1983-1985), e poi come

direttore del festival (negli anni dal 1986 al 1989). Collabora in varie forme alle selezioni

della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia dal 1980 al 1994 (in

particolare per le selezioni di film asiatici).

Dal 1989 al 1991 è direttore del Festival di Rotterdam e in quel contesto crea lo

Huub Bals Fund e il Coproduction Workshop (ora denominato “Cinemart Projects”), due

strumenti che svolgeranno un ruolo importante in Europa e nel mondo, nell’assicurare

sostegno finanziario e “culturale” ai progetti di cinema indipendente del Sud e dell’Est.

Dal 1991 al 2000 dirige il Festival internazionale del film Locarno, rinnovandone dalle

fondamenta i criteri di programmazione: accanto alle numerosissime “rivelazioni” di

registi poi divenuti famosi, si distingue il lavoro di fondo sulle retrospettive: il complesso

di proiezioni e dibattiti animate da Jean-Luc Godard attorno alla prima mondiale del

complesso delle sue Histoire(s) du cinéma; la revisione incrociata di 50 anni di “cinema

americano vista dai suoi autori” firmata da Coppola, Scorsese, Eastwood, Allen,

Bigelow, Jarmusch, Carpenter, Lynch, Van Sant, Ferrara, Woo e altri “grandi” del

cinema USA (che scrivono tutti un testo originale per un libro pubblicato nella collana

Actes Sud Cinéma diretta da Thierry Fremaux); l’integrale di Joe Dante completata dal panorama dei registi “seconda generazione” della scuola di Roger Corman; le prime e mai replicate vere integrali di Marco Bellocchio (con la prima mostra dei suoi schizzi e disegni

preparatori per il cinema), Abbas Kiarostami (con la prima mostra dei suoi acquarelli e

delle sue foto) e Youssef Chahine; la scoperta di 30 capolavori del cinema sovietico,

fatti sparire dalla censura e mai “liberati”.

Parallelamente alla sua attività di direttore della storica manifestazione sulle rive

del Verbano, crea e dirige tra il 1992 e il 2002 la Fondazione Montecinemaverità (che

rielabora alla luce delle nuove prospettive di cooperazione cinematografica i

presupposti dello Huub Bals Fund).

Tra il 1998 e il 2002 svolge l’attività di responsabile del Dipartimento Film e Video

di Fabrica (centro di ricerca sulla comunicazione del Gruppo Benetton), dove si occupa

della formazione di nuovi cineasti e videasti. In questo contesto si precisa il suo nuovo

profilo di produttore cinematografico - per Fabrica Cinema, la struttura di produzione

che crea a fianco del Dipartimento. Tra le sue produzioni, due cortometraggi di borsisti

di Fabrica (Afterwords, Venezia 2000, e Prima esperienza di morte, Cannes 2002) e

nove lungometraggi: tre sono i film coprodotti, Viaggio verso il sole di Yesim Ustaoglu

(Turchia), due premi a Berlino 1999; Moloch di Aleksander Sokurov (Russia), premio

per la sceneggiatura a Cannes 1999; Adanggaman di Roger Gnoan M’Bala (Costa

d’Avorio), Venezia 2001, due premi al festival panafricano di Ouagadougou 2000; sei

sono i film prodotti, Diciassette anni di Zhang Yuan (Cina), premio per la regia a

Venezia 1999; Lavagne di Samira Makhmalbaf (Iran), premio speciale della giuria a

Cannes 2000; La bestia dalle sette teste di Lais Bodansky (Brasile), premio dei giovani

a Locarno 2000 e 32 premi in Brasile e in America Latina; No Man’s Land di Danis

Tanovic (Bosnia), premio per la sceneggiatura a Cannes 2001, Oscar 2002 per il miglior

film straniero; Il voto è segreto di Babak Payami (Iran), premio per la regia a Venezia

2001; L’angelo della spalla destra di Jamshed Usmonov (Tagikistan), Cannes 2002

(Premio della critica al London Film Festival, Premio Speciale della Giuria al Filmex di

Tokio).

Dopo un’interruzione di un anno (passato a consolidare le sue due nuove case di

produzione, Downtown Pictures in Italia e Riforma Film in Svizzera), riprende dal

gennaio 2004 l’attività di Direttore di Fabrica Cinema: per Fabrica e la Regione

Campania, produrrà in autunno 2007 il film documentario Campania di Zhang Yuan

(sceneggiato dal grande scrittore Mo Yan): per Fabrica e la Provincia di Trento, invece,

Backstage, l’opera prima del regista teatrale Pietro Babina.

Dalla primavera 2002 all’aprile 2004 è stato Presidente di Downtown Pictures

(Bologna), nuova casa di produzione e centro di iniziative audiovisive a tutto campo, ma

con un’attenzione particolare per i nuovi cineasti e le nuove realtà del cinema e degli

audiovisivi. La sua prima produzione per Downtown è il film turco-greco-cipriota Çamur

(Fango) di Darvish Zaim (Premio UNESCO, Venezia 2003), a cui seguono Solnce (Il

sole/The Sun) di Aleksandr Sokurov (Berlino 2005), Face Addict (id.) di Edo Bertoglio

(Locarno 2005), Kanshangqu hen mei (La guerra dei fiori rossi/Little Red Flowers) di

Zhang Yuan (Sundance/Berlino 2006) e, prodotto assieme a Angelo Curti di Teatri Uniti,

Grido di Pippo Delbono (Cinema-Festa di Roma, 2006). Per l’autunno-inverno del 2007

farà partire la produzione 5 è il numero perfetto di Egidio Eronico (dall’omonimo

romanzo a fumetti di grande successo firmato da Igort) e Le sedici lune di Chiara

Caselli.

Nell’inverno 2002, inoltre, è per sua iniziativa che nasce a Bologna la

Fondazione Officina Cinema Sud Est, costruita sul modello delle due fondazioni che

aveva creato e diretto nei Paesi Bassi e in Svizzera. La Fondazione (di cui è stato Vice

Presidente sino all’aprile 2004) si propone di stimolare la crescita di partenariati tra

l’industria cinematografica italiana e il cinema dei paesi del Sud e dell’Est.

Mario Botta lo chiama nel 2002 a tenere il corso di Storia dell’Arte (Storia delle

forme cinematografiche) presso l’Accademia d’Architettura dell’Università della Svizzera

italiana. I suoi corsi si sono sviluppati negli anni sino a dar forma al progetto di un

Istituto di Production Design. All’inizio dell’estate 2003 costituisce in Svizzera, assieme

a un gruppo di “business angels”, una casa di produzione elvetica, la Riforma Film

(Lugano). Questo gli consente di dar vita, assieme ad altri quattro produttori ticinesi,

all’APICE, raggruppamento di produttori indipendenti svizzeri di lingua italiana. Per la

Riforma Film sta producendo Le Valli della Paura, primo lungometraggio del ticinese

Mihaly Gyorik.

Nel corso del 2003, elabora il progetto del “Barbarano Cine Lab”, laboratorio

pratico-teorico di cinema da lui diretto, che ha tenuto i suoi corsi e officine tra la

primavera 2004 e la fine inverno 2005 a Barbarano Romano (VT), con il sostegno della

Regione Lazio, della Provincia di Viterbo e del Fondo Sociale Europeo.

Dall’aprile 2004 è il direttore artistico della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

di Venezia.



nella foto un momento dell'incontro sul rapporto tra L'IMMAGINE,ARCHITETTURA e CINEMA svoltasi presso NumeroUno Design Center

foto Antonella Anti




Data inizio: 16-10-2007
Data fine: 04-12-2007
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