
dalle ore 14 al tramonto
Il Bosco dei Poeti di Vergnana
(statale del Brennero km 318, Dolcé, Verona) apre le porte ed abbatte i
confini: poeti e scrittori, artisti di ogni provenienza sono invitati per una giornata nel verde, con i versi, con la cultura.
Per tetto il cielo, gli alberi per amici: il Bosco dei Poeti vuole celebrare l’anno olimpico con un messaggio di fratellanza ed apertura.
Verrà presentato il libro di Paola Azzolini, una straordinaria
avventura nel passato, un tenace lavoro di scavo nella memoria
collettiva:
“Leggere le voci – storia di Lucciola, rivista manoscritta al femminile” a cura di Paola Azzolini e Daniela Budelli narra infatti una straordinaria avventura dei primi del Novecento.
Nella Sicilia profonda a cavallo fra Otto e Novecento la figlia di un nobile siciliano e di una aristocratica inglese decide di coinvolgere donne di tutta Italia – giornaliste, scrittrici, pittrici, ma anche semplici donne di casa – in un ambizioso progetto: una rivista manoscritta, tutta (o quasi) al femminile. Nasce così Lucciola, che dal 1908 al 1926, con regolarità invidiabile interrotta soltanto dalla prima Guerra Mondiale, verrà costruita numero dopo numero in un perpetuo viaggiare postale di quaderni lungo la penisola. Articoli di letteratura, costume, ma anche di impegno politico (nei mesi che precedono la Grande Guerra, ad esempio) e di protofemminismo.
I numeri della rivista – tutti, rigorosamente, numeri unici – sono ora conservati a Verona, dove le due curatrici, Paola Azzolini e Daniela Brunelli, li hanno amorevolmente fatti rivivere in un libro stupefacente: stupefacente per la bellezza di una rivista composta in modi così caserecci (la grafica delle copertine percorre tutte le avanguardie del tempo), stupefacente per la varia ricchezza dei contributi, stupefacente perché restituisce un quadro inedito della società italiana dell'epoca.
La poesia torna poi sovrana con Ariane Radi Cor , giovane autrice trentina e direttrice artistica del “Vicolo dei Tintori e dei Poeti” di Pergine Valsugana.
Un insolito progetto di adozione e tutela della poetica di un vicolo ha visto partecipare una "compagnia di celestini" (di pittori, studenti, ragazzi italiani e stranieri) alla rappresentazione della volta celeste non visibile nel nostro emisfero. Ora: una cassetta delle lettere al n a 0 raccoglierà la posta da oggi all'autunno del 2009 per farne un libro universale, fatto di pensierini (anonimi o anagrafici), poesie, detti, testi, scritti a mano, scritti a macchina, piccoli saggi, piccoli paggi, promemoria, dimenticanze, progetti, invenzioni, inviti a cena, biglietti dell'aereo e aerei di carta, saluti e baci, immagini, vecchie fotografie, istantanee, i bottoni della nonna e altri oggetti di simili dimensioni, minuscoli dipinti, minuscole sculture, equazioni per far sì che non cadano i ponti, modellini di treni, strategie di fuga, scarabocchi, frasi di bambini, lettere d'amore mai consegnate, oggetti meravigliosi, i sogni della città, ottimi consigli per la semina, lettere smarrite, traduzioni venute male, anche venute bene, titoli di libri fermi al titolo, perché i titoli erano belli, cartoline, telegrammi, avvisi di strade da adottare in altre città, in questa città, gli orari di ricevimento dei sogni, filastrocche.. etc.
Custodiremo la posta sino al momento della riproduzione, del libro, e della restituzione. L'unico criterio per la selezione sta nella poetica della posta, nel senso di poiesis.
I presenti avranno poi un’anticipazione del programma del festival Quotapoesia
che si tiene domenica 8 giugno 2008 in Val di Sella (Borgo Valsugana.
Il direttore artistico Gigi Zoppello illustrerà il programma ed i
principali protagonisti.
Da Campobasso viene poi il progetto AltroVerso: una rivista raffinata, che viene presentata attraverso le voci dei curatori, e con un reading di versi e musica dal titolo “Visibilia” a cura di Luigi Fabio Mastropietro.
I reading teatrali di AltroVerso (Campobasso) hanno la
stessa funzione di “scardinamento” del mercato editoriale
para-televisivo dell’omonimo Quaderno di segni contemporanei. Infatti,
la continuità e il senso più profondo del progetto di AltroVerso sono
dati dalla necessità di far sentire una voce altra in arte e letteratura, svincolata dalle logiche commerciali di consumo e di marginalizzazione mediatica. Le novae litterae
di AltroVerso sono “messe in scena” da lettori teatrali con supporti
espressivi di carattere musicale e multimediale in tutta Italia. In
questo modo la “nuova letteratura poietica ” e la possibilità di un virtuoso
cambiamento sociale globale sono proposti direttamente al pubblico dei
lettori, senza la mediazione del mercato. Con tale modalità di
comunicazione immediata , il target di questa rivoluzione artistico-letteraria è centrato al cuore. Nei reading di AltroVerso
, due lettrici e un lettore interagiscono con il pubblico sulla base di
testi e musiche di grande impatto comunicativo ed “emergenza
contemporanea” e si interrogano – con lingue e linguaggi diversi -
sulla condizione di un’umanità senza umanità . Perché dire
cosa sta succedendo al mondo, raccontare il collasso del mondo dentro
il buco nero di sé stesso, oggi più che mai, è l’unica missione
possibile della letteratura, o almeno di una letteratura che si dichiari tale .
Ospiti del Bosco anche gli amici vicini del bio-agriturismo culturale Tirtha.
Data inizio: 23-05-2008
Data fine: 25-05-2008