venerdì 24 ottobre 2008

Teatro Alcione, ore 21.00
ingresso gratuito fino ad esaurimento posti -

Lucio Battisti (Poggio Bustone, 5 marzo 1943 – Milano, 9 settembre 1998) con la sua produzione ha rappresentato una svolta importante e decisiva nella cultura italiana, con il rilancio e l’attribuzione di un senso per molti versi nuovo della canzone melodica.

Grazie ai testi scritti da Mogol, Battisti ha ripreso temi ritenuti all’epoca sorpassati, come ad esempio il sentimento amoroso, le gioie ed i dolori derivanti dalla vita di coppia, i piccoli avvenimenti quotidiani ed ha saputo esplorare anche argomenti del tutto nuovi e inusuali, a volte controversi, spingendosi fino al limite della sperimentazione pura, sia sulle parole di Mogol sia nel successivo periodo di collaborazione con Pasquale Panella.

La serata del Teatro Alcione vedrà alternarsi sul palco artisti giovani ma che già si sono fatti conoscere anche al di fuori dei confini cittadini: gli Ape Regina, che dopo il successo del loro ultimo disco sono pronti a partire per un tour europeo, gli LSP, il cui disco d’esordio omonimo ha riscosso un notevole successo di critica e di pubblico, Nicola Sartori, che sta lavorando proprio ora al suo primo disco solista dopo il percorso artistico compiuto con i Rosillusa, e John Mario, che dopo il contratto editoriale con Emi Music Publishing Italia sta lavorando al suo nuovo disco.

L’ospite della serata sarà l’artista padovano Megahertz, reduce da collaborazioni con importanti artisti, primo tra tutti Morgan.

Tra le canzoni che verranno eseguite possiamo ricordare Giardini di Marzo, E penso a te, Il mio canto libero, Non è Francesca, Innocenti evasioni, L’aquila, Prigioniero del mondo,  La collina dei ciliegi, Eppur mi son scordato di te, Con il nastro rosa, Il tempo di morire e tanti altri successi. 

La serata, presentata da Susanna Barcotto, avrà anche una valenza sociale: l’ingresso è libero e gratuito fino ad esaurimento posti, ma saranno raccolte offerte da destinare all’AISM, Associazione Italiana Sclerosi Multipla.