Di seguito, tutti i premi assegnati alla XXIX Edizione del Festival di Cinema Africano svoltasi a Verona. La kermesse cinematografica si chiude con un bilancio qualitativamente molto positivo, come tiene a sottolineare la Giuria Ufficiale, composta da Silvia Montevecchi, Vanessa Lanari, Dagmawi Yimer, Bernardo Suate e Charles Shemu Joyah: «Noi tutti membri di questa giuria vogliamo sottolineare che con immenso piacere abbiamo verificato un alto livello di produzione nella grande maggioranza dei lavori visionati in questo festival. Sia la qualità tecnica di questi lavori, sia l’impegno civile dei loro autori, mostrano la grande vitalità della cinematografia africana, che solo la miopia del business occidentale lascia relegata ai margini. E naturalmente ci auguriamo che questo cambi in futuro, anzi ne siamo certi. Data la qualità dei film in concorso, questa giuria ha avuto difficoltà a scegliere i vincitori, poiché molti sarebbero stati i film che avremmo voluto premiare, in tutte e tre le categorie. Infine, queste sono state le nostre scelte»:
PREMIO MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO - 3.000,00 €
Primo premio
SHEHERAZADE, TELL ME A STORY, di Yousry Nasrallah, Egitto.
Per la forza esemplare con cui combina una ricerca di qualità e uno stile narrativo raffinato ad un contenuto importante, come quello della misoginia e della violenza alle donne, diffuse nella società egiziana. Un film dove la sapiente narrazione mira all’esaltazione del carattere individuale nonché epico delle sue figure femminili. Una grande prova di coraggio per il regista e le interpreti, che ha suscitato reazioni contrastanti e forti critiche nel pubblico egiziano.
Menzioni speciali a:
1. IZULU LAMI, My secret sky, di Madoda Ncayiyiana, Sudafrica. Per la bravura dei piccoli interpreti e per la semplicità e la linearità del racconto, che affronta alcuni temi scottanti in Africa – quali la grande quantità di orfani a causa dell’AIDS, e lo sfruttamento sessuale dei bambini. La giuria esprime il proprio apprezzamento per il lavoro di questo regista, alla sua opera prima, che attraverso i bambini, la loro forza, la loro creatività, offre speranza al futuro dell’Africa.
2. BURIED SECRETS, di Raja Amari, Tunisia. Per la capacità tecnica dell’autrice, che offre un impatto estetico di grande effetto, grazie alla sua padronanza delle luci, degli spazi, e della fotografia. Inoltre per la scelta poetica nel raccontare il tema trattato - l’emarginazione delle tre protagoniste – e l’originalità dei loro caratteri, non consueti nel cinema africano.
3. TRAPPED DREAM, di Joseph Ubaka Ogochukwu, Nigeria/Senegal. La menzione vuole incoraggiare la continuazione della ricerca di questo autore alla sua opera prima, che affronta temi scottanti quali la xenofobia e la migrazione intrafricane.
Menzione speciale interpreti
La giuria vuole premiare THEMBI’, KWEZI, CHILIE BITE e gli altri bambini di IZULU LAMI per la bravura dimostrata, anche in considerazione della loro prima esperienza nei confronti del cinema.
PREMIO DOCUMENTARI – 1.500,00 €
Questa giuria desidera innanzitutto esprimere l’auspicio che in futuro la direzione del festival di Verona possa considerare la possibilità di distinguere anche la categoria documentari tra Corti e lungometraggi, in quanto ci risulta molto difficile confrontare produzioni che si equivalgono come qualità tecnica e importanza del contenuto, ma hanno durata estremamente variabile.
Vogliamo quindi dare una menzione speciale al cortometraggio GAEENGA, FOU PARMI LES HOMMES, di Paul Kabré, Burkina Faso
Per l’impegno civile dimostrato nell’affrontare un tema così poco trattato, quello della malattia mentale in Africa, che riguarda migliaia di persone discriminate e abbandonate a se stesse.
Primo premio: UNE AFFAIRE DES NÈGRES, di Osvalde Lewat, Cameroun.
Per la forza e il coraggio che l’autrice esprime nella scelta di denunciare situazioni di ingiustizia, ignoranza, corruzione, tuttora vigenti nel suo paese. Inoltre per aver posto l’attenzione sull’analisi delle cause di questa situazione, che non sono solo da delegare a politici e governanti, ma come esprime l’autrice, risiedono innanzitutto nell’arbitrio della popolazione, nella sua capacità di scegliere in maniera responsabile, di impegnarsi in una lotta civile che voglia conoscere la verità dei fatti e cambiare la realtà delle cose. Tutto ciò costituisce un esempio forte per la società civile di molti paesi africani e non.
PREMIO CORTOMETRAGGI – 1.000,00 €
sostenuto dalla Banca di Credito Cooperativo.
Primo premio: MON HISTOIRE: PAPY, di Djo Munga, Repubblica democratica del Congo.
Per aver affrontato il devastante tema dell’HIV in Africa senza retorica né pietismi. L’autore racconta una storia vera, di chi ha vissuto l’emarginazione e l’isolamento, ma ha saputo riscattarsi, curarsi, ed essere anche di modello per gli altri, sani e malati.
Questo film è quindi un esempio del cinema africano impegnato, che – nonostante i pochi mezzi a disposizione – vuole utilizzare l’arte e la comunicazione per portare cambiamento nella società e nel futuro.
Menzione speciale a LA JEUNE FEMME ET L’INSTIT, di Mohamed Nadif, Marocco.
Per la grande poesia espressa in una sceneggiatura originale, che con maestria trasporta lo spettatore attraverso la sorpresa e in una dimensione sublime di sentimenti.
PREMIO SCUOLE
Promosso da Progettomondo MLAL
Il Festival di Cinema Africano ha da sempre dedicato uno spazio importante alle proposte rivolte al mondo della scuola, nella convinzione di essere uno strumento di educazione interculturale molto importante all'interno del territorio.
Il Festival ci ha mostrato in questi anni un Continente in movimento, spesso diverso dall'immaginario proposto dai media, e su questo anche quest’anno abbiamo voluto soffermarci. Oggi più che mai sentiamo l’esigenza di introdurre nuovi linguaggi, nuovi stimoli, nuovi messaggi. Siamo infatti in una fase di grandi cambiamenti, sospesi in situazioni in costruzione ma che meritano sicuramente di essere conosciute, esplorate, approfondite.
Cambiamenti che riguardano innanzitutto il continente africano e che troviamo riflessi sul nostro territorio, nelle nostre scuole, dietro i banchi. Le proposte cinematografiche di quest’anno hanno fortemente voluto parlare del “New”, attraversando temi importanti come i diritti dell’infanzia, le donne e la loro forza, i nuovi linguaggi e i processi sociali di trasformazione.
Notevole la partecipazione e la voglia di interrogare e interrogarsi, da parte di studenti e insegnanti, sui temi proposti dai film e i molteplici spunti di riflessione sulle tante e complesse realtà africane. Segnali forti che vogliamo raccogliere e che ci spingono a proseguire e rafforzare il lavoro che ogni anno il Festival dedica al mondo della scuola.
Il film che i ragazzi in sala hanno premiato è A SEASON OF A LIFE di Charles Shemu Joyah (Malawi, 2008).
PREMIO NIGRIZIA
Il premio speciale di Nigrizia va ad un documentario che ha saputo offrire uno sguardo su uno degli aspetti più duri dell'immigrazione. E che ha mostrato, in un lavoro durato anni, un'integrazione possibile, attraverso l'azione di una volontà collettiva. Allo stesso tempo, ha saputo descrivere come invece il "non fare" possa dare vita a ghetti e all'emarginazione.
Il premio speciale di Nigrizia, va dunque a... VIA ANELLI, di Marco Segato
PREMIO ASAV (Associazione Studenti Africani di Verona)
SHEHERAZADE, TELL ME A STORY, di Yousry Nasrallah, Egitto.
PREMIO DEL PUBBLICO
sponsorizzato da NATURASÌ
IZULU LAMI, di Madoda Ncayiyiana,
Data inizio: 23-11-2009
Data fine: 25-11-2009