10 maggio 2006
Teatro Filarmonico
OVUNQUE PROTEGGI TOUR
Personaggio senza dubbio sui generis nel panorama musicale italiano, Vinicio Capossela ha fatto dell’unicità la costante del suo percorso artistico. Ora, al Teatro Filarmonico di Verona, l’artista presenterà il suo nuovo annunciato album “Ovunque proteggi”.
Il cantante, si esibirà con tutti i suoi pezzi più famosi e con la sua nuova creazione della quale dice «Ho deciso di intendere i brani come ognuno a se stante, a ognuno un luogo, a ognuno i suoi musicisti. Il risultato è stato portare ciascun brano all’estremo delle sue potenzialità…ciascuno in fondo alla sua suggestione».
Di certo “Ovunque Proteggi” appare da un luogo nel quale non avremmo mai pensato di trovare Vinicio Capossela: è un lavoro che supera la forma canzone, nei modi prima ancora che nei tempi. Va oltre la dimensione “personale” propria dell’autore e si confronta con tematiche universali e profonde, che vedono nel rapporto tra il sacro e la caducità dell’uomo il proprio nucleo portante: «in questo lavoro ho voluto scavare nelle coordinate terrene che ci tengono lontani dal cielo… inchiodati nella parte di sotto».
Cresciuto con un immaginario musicale venato di jazz e ispirato da artisti come Paolo Conte e Tom Waits, Capossela già dal terzo album si distacca da quella strada per imboccarne una propria, fatta di “coliche” di immaginazione, deragliamenti geografici, immagini che diventano – album dopo album - visioni sempre più potenti, in un parallelo viaggio a ritroso verso le proprie radici.
Le collaborazioni intrattenute da Capossela nel corso degli anni spiegano meglio di ogni cosa il suo percorso artistico; dai primi reading dedicati a John Fante in compagnia di Vincenzo Costantino “Cinaski” al tour effettuato con la KOCANI ORKESTAR di Neat Veliov, la fanfara di ottoni macedone resa celebre dal film di Kusturica “Il tempo dei gitani”; dalla costante collaborazione con il chitarrista Marc Ribot a quella con l’Orchestra d’Archi Italiana diretta da Mario Brunello, dalle registrazioni dei Sonetti di Michelangelo con Philippe Eidel a quelle degli strumenti giocattolo suonati per lui da Pascal Comelade, dai concerti per le Feste a quelli dedicati alle morne, ai tanghi e al rebetico di “Parole d’altrove”; da incursioni radiofoniche come “I cerini di Santo Nicola”, l’adattamento del “Racconto di Natale” di Charles Dickens e le “RadioCapitolazioni” fino al recente esperimento dello spettacolo teatrale tratto dal suo primo romanzo, “Non si muore tutte le mattine”.
Vinicio Capossela da tutto è stato abbracciato e tutto ha cercato di abbracciare, mantenendo salda la rotta di una visione artistica che lo guida come un bagliore, da lontano. Ne è una riprova ulteriore il suo più recente album, OVUNQUE PROTEGGI, il primo a uscire dopo la pubblicazione, nel 2003, del best L’INDISPENSABILE.
Data inizio: 05-04-2006
Data fine: 10-05-2006
Allegato: capossela.jpg