la-grande-illusion-3Sabato 23  maggio Cinema Kappadue ore 16,00 e ore 18,30

La Grande Illusione(Francia, 1937, 114') Regia: Jean Renoir; Sceneggiatura: Charles Spaak e Jean Renoir; Fotografia: Christian Matras; Montaggio: Marguerite Renoir e Marthe Huguet; Musiche: Joseph Kosma; Interpreti: Jean Gabin, Dita Parlo, Erich von Stroheim, Pierre Fresnay, Julien Carette, Werner Florian, Jean Dasté, Gaston Modot

 

Proiezioni ore 16.00 e 18.00 a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti

 

Durante la guerra 1914-18 due aviatori francesi prigionieri sono abbattuti con il loro aereo. Fatti prigionieri vengono inviati al campo di detenzione, dove insieme ad altri connazionali preparano una fuga. Trasferiti in un altro campo non riescono a mettere in pratica il tentativo di evasione. Da quel momento cercheranno ripetutamente di fuggire dai tanti campi ai quali saranno destinati, per approdare, infine, alla fortezza di Wintesborn, dove vengono raccolti proprio i prigionieri recidivi. L'ufficiale e il soldato riescono a fuggire approfittando di un'azione diversiva del capitano, e si rifugiano in una fattoria tedesca ai confini della Svizzera. Nonostante il tenero legame che nasce tra uno di loro e la vedova di guerra che li ospita, i due francesi riprendono il loro cammino verso casa.


La Grande Guerra e le sue illusioni spezzate in un capolavoro accolto trionfalmente all'epoca della sua prima uscita nel 1937 e che attraversò poi i grandi eventi della Storia tra messe al bando (Goebbels lo definì "il nemico cinematografico numero uno", mentre Roosvelt al contrario parlò di "un film che tutti i democratici dovrebbero vedere"), censure e successive riscoperte. Non meno avventuroso il destino del negativo originale: a lungo creduto perduto, fu identificato a metà degli anni Sessanta dalla Cinémathèque de Toulouse all'interno del Gosfilmofond, insieme ad altri 'trofei di guerra' trafugati dall'Armata Rossa nel 1945 a Berlino, dove i nazisti avevano trasferito la pellicola per impedirne la circolazione.


"Ho realizzato La Grande Illusione perché sono pacifista. […] Per lungo tempo si è rappresentato il pacifista come un uomo dai capelli lunghi, dai pantaloni sgualciti, il quale, appollaiato su una cassa di sapone, profetizzava senza tregua le calamità che sarebbero sopraggiunte e cadeva nell’angoscia alla vista di un’uniforme. I personaggi de La grande illusione non appartengono a questa categoria. Essi sono l’esatta replica di quel che noi eravamo, noi, la 'classe 1914'. Perché ero ufficiale durante la guerra e ho conservato un vivo ricordo dei miei compagni. Non eravamo animati da alcun odio contro i nostri avversari. Erano dei buoni Tedeschi come noi eravamo dei buoni Francesi... Sono convinto di lavorare a un ideale di progresso umano presentando sullo schermo la verità non mascherata. Attraverso il ritratto di uomini che compiono il loro dovere, secondo le leggi della società, nel quadro delle istituzioni stabilite, credo di aver portato il mio umile contributo alla pace nel mondo". (Jean Renoir)

 

Proiezioni ore 16.00 e 18.00 a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti

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