Baharier_1000x360Mercoledì 2 aprile 2104 alle 18,00 Fondazione Centro Studi Campostrini  via Santa Maria in Organo, 4,

L’autore presenta il suo nuovo libro insieme a Vittorino Andreoli mercoledì 2 aprile alle 18 alla Fondazione Centro Studi Campostrini di Verona.

 

 In occasione dell’uscita del suo nuovo libro  il maestro Haim Baharier torna alla Fondazione Centro Studi Campostrini per ripercorrere un viaggio a cavallo fra esperienza narrativa e biografia.

Insieme al protagonista della cultura ebraica europea e tra i maggiori ermeneuti biblici contemporanei ci sarà  Vittorino Andreoli, psichiatra di fama mondiale, in passato direttore del Dipartimento di Psichiatria di Verona – Soave, membro della New York Academy of Sciences e scrittore (ha pubblicato di recente per Rizzoli L’educazione (im)possibile. Orientarsi in una società senza padri). Modera Davide Assael, collaboratore della fondazione, ingresso libero.La valigia di cui racconta Haim Baharier nel suo ultimo libro edito da Garzanti è quella lasciata nella sua casa da monsieur Chouchani, misterioso talmudista apparso nel quartiere ebraico della Parigi del dopoguerra. Prendendo spunto da questo episodio, il maestro Haim Baharier offre, oltre ad un ricordo di una personalità di grande fascino, una chiave per descrivere la coscienza collettiva ebraica negli anni immediatamente successivi alla Shoà.Ma chi è il protagonista e proprietario della valigia quasi vuota del romanzo? Chouchani era un genio assoluto. Oltre che profondo conoscitore della tradizione ebraica, era anche un poliglotta (sapeva più di 70 lingue), un matematico, un filosofo, un esperto di economia e, si dice, un esperto di fisica nucleare. Ma Chouchani era anche un clochard che viveva ospite tra gli appartamenti degli abitanti del quartiere ebraico di Parigi. Considerato da chi ha seguito il suo insegnamento  uomo dal sapere sconfinato (e tra i suoi interlocutori, oltre a noti uomini di scienza, c’erano anche personaggi del calibro di Emanuel Levinas e Elie Wiesel), Chouchani scomparve all’improvviso, esattamente come all’improvviso era arrivato, senza lasciare di se nessuna traccia, se non una valigia, il ricordo di chi l’ha conosciuto e una tomba a Montevideo (Uruguay) la cui autenticità è assai dubbia.Haim Baharier, nato a Parigi nel 1947 da genitori polacchi entrambi passati attraverso l’orrore di Auschwitz, è stato allievo di alcune delle figure di maggior rilievo del Novecento europeo, da Emmanuel Levinas a Leòn Askhenazy, oltre ad aver seguito gli insegnamenti del grande Rabbi Israel di Gur. Oggi si distingue come uno dei più accreditati interpreti biblici del panorama contemporaneo, forte di un metodo esegetico che lo rende un unicum nel nostro Paese. Ha scritto: La Genesi spiegata da mia figlia, Il tacchino pensante, Le Dieci Parole e Qabbalessico.L’incontro è patrocinato dal Comune di Verona, dalla Provincia di Verona e dalla Regione Veneto, con il contributo di Banca Popolare di Verona. Si svolge nella sede della Fondazione Centro Studi Campostrini a Verona, in via Santa Maria in Organo, 2. Ingresso libero, per informazioni chiamare il numero 045/8670770 o scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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