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venerdì 26 marzo 2010 al Magazzino 22 di Interzona ultimo appuntamento della rassegna teatrale Are We Human che prevede lo spettacolo degli allievi del Corso Atto III Scena I e la proiezione della videoinstallazione Chiunque vuole essere qualcuno e nessuno vuole essere chiunque di Sirio Magnabosco.

La rassegna, a cura di Tommaso Rossi, si inserisce all'interno del progetto progetto Atto III Scena I, laboratorio di performing art per giovani d'età compresa tra i 14 e 25 anni, organizzato in collaborazione con l'Associazione di Volontariato Il Germoglio, Arci Verona, Cestim, Movimento Nonviolenti e I.T.I.S. G. Marconi di Verona e con il sostegno della Regione del Veneto e del Ministero della Gioventù, oltre al patrocinio di UNESCO Italia, Accademia Nazionale d'Arte Drammatica S. D'Amico e Accademia di Belle Arti G.B. Cignaroli.

Romeo e Giulietta. Atto III, Scena I. Benvolio è accusato da Mercuzio di essere una persona violenta e rissosa. Di Benvolio, in realtà, sappiamo tutt’altro, sembra essere il più pacifico e prudente tra i giovani veronesi. Per di più nel resto della scena sarà Mercuzio a provocare la lite con Tebaldo. Cosa si nasconde sotto questo breve e ambiguo dialogo d'inizio scena? Un’ipotesi: Mercuzio vuole verificare se anche nell'uomo più mite si annidi la violenza. La scena prosegue, Benvolio esplode riversando la propria rabbia, restituendo l'offesa all'amico. Mercuzio è soddisfatto, ha la sua prova. In ogni uomo si annida la violenza. Ma qual è il movente che porta Mercuzio a desiderare questa risposta? Il giovane amico di Romeo è sollevato dall’aver verificato di non essere il solo a possedere l'irrefrenabile sete di conflitto. Forse è l’asfissiante pretesa di amicizie senza ombre a fargli desiderare uno scontro. Forse Mercuzio non vuole il sangue, ha bisogno invece di far cadere uno stereotipo interno. Forse vuole cambiare. Da qui siamo partiti. Da questo grande testo di William Shakespeare che parla d'adolescenza. Dal senso di drammaticità insito nel concepire la possibilità d’essere altrimenti.

Durata dello spettacolo 55 minuti.

Chiunque vuole essere qualcuno e nessuno vuole essere chiunque è una videoinstallazione di Sirio Magnabosco con gli allievi di Atto III Scena I. Magnabosco dichiara: “Come un alieno mi sono inserito nel mondo del laboratorio Atto III Scena I. Ho guardato, ascoltato, preso nota. Più che la fatica, più dello sforzo del gruppo ad inseguire un obiettivo comune, mi sono soffermato sui volti che si stagliavano nel contesto collettivo. Ho cercato di ritrarli. Ho cercato di documentare questo movimento del singolo (preso anche nel quotidiano, nei momenti "meno salienti"), un muoversi dal gruppo per tornare a sé e dal sé per cercare di andare verso gli altri. La solitudine, una certa solitudine, diventa condizione imprescindibile all'incontro”.

Sirio Magnabosco è fotografo freelance. I suoi lavori sono stati pubblicati su N.Y. Times, Newsweek, Vanity Fair, Fair, Wired, Mare, IoDonna, Sportweek. Tra i riconoscimenti ricevuti Primo Premio al Greece Photo Biennale 2008 (Thessaloniki), selezionato per il World Press Photo Joop Swart Masterclass (2007, Amsterdam), menzione speciale Attenzione Talento Fotografico FNAC (2005).

Ingresso al Magazzino 22 di via Scuderlando, 4 (di fronte alla Chiesa di Santa Teresa) dalle 21.30 con tessera. Contributo di serata 10 euro, ridotto fino ai 21 anni 6 euro.

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