dal 20 maggio al 1 luglio, mostra Collettiva in galleria.
Artisti: BRIAN ALFRED, ARTHR DAUFF, MICHAEL LIGHT, TRACEY SNELLING, TIMOTHY TOMPKINS, MIKHAEL SUBOTZKY, PABLO ZULETA-ZAHR.

Le mostre collettive hanno l'ambizione di rispondere a domande. Certe volte queste sono distanti dalla realtá politica, economica e sociale nella quale siamo scaraventati ogni giorno ma rivolgono il loro interesse a quella parte più intima e etica della nostra vita.

"NEW CODE" si colloca perfettamente in questa ricerca anche se il tema della mostra è la galleria, o meglio, il futuro della galleria.

Questa mostra è lo sviluppo della nostra presentazione a "Anteprima", la sezione under 35 di MiArt alla quale abbiamo partecipato con lo slogan"+35-35", giocando con l'età della galleria e quella degli artisti, tutti nati dopo l'apertura nel 1969; una sfida importante per una galleria affermata e un esercizio interessante per farsi delle domande sul futuro piuttosto che guardare indietro a storia e successi.

Questa mostra scivola fuori dai rigidi limiti di età imposti dalla fiera e inserisce i lavori di altri artisti che la galleria ha incluso recentemente nel programma. Nello scenario complesso attuale dell'arte contemporanea è ancora possibile per una galleria seguire una linea di pensiero piuttosto che una linea di mercato? Questa linea può essere abbastanza solida da resistere il passare del tempo e determinare il programma della galleria lungo tutta la sua esistenza restando coerente sugli assunti e inaspettato nelle conclusioni?

Brian Alfred con questi paesaggi costruiti e poi dipinti tra l'analogico e il digitale, Eelco Brand con le sue ricreazioni della natura così virtuali fatti di video e immagini ferme, Arthur Duff con le sue istallazioni di fili e parole che giocano con vocabolario e prospettive, Michael Light fotografo di paesaggi reali che non lo sembrano per niente, Tracey Snelling riproduce una realtà Americana fatta di scenografie che mescolano souvenir, curiosità e voyeurismo, Thimothy Tompkins con la pittura di smalto su acciaio che percorre il sottile confine tra fotografia e pittura, Mikhael Subotsky con le sue fotografie a 360º del carcere di Città del Capo piene di ritratti fatti di umanità, conf! ronto e denuncia, Pablo Zuleta-Zahr con il suo continuo e infaticabile lavoro di riorganizzazione delle popolazioni umane.




Data inizio: 18-05-2006
Data fine: 01-07-2006
Orario: da Ma. a Sa. 9-13; 15.30-19.3
Luogo: STUDIO LA CITTA’
Indirizzo: Via dietro Filippini 2 37121 Verona
Link: http://www.studiolacitta.it/
Telefono: 045597549
Fax: 045597028
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