Dal 25 marzo 2006 è esposta in modo permanente la collezione della Galleria d'Arte Moderna Palazzo Forti. Da Francesco Hayez a Cindy Sherman, da Guido Trentini a Vanessa Beecroft, da Felice Casorati a Giulio Paolini,
le opere di artisti ormai consolidati nella storia dialogano con le
realtà culturali in atto. La collezione non segue itinerari cronologici
né tendenze storico-artistiche, bensì si articola secondo quattro
sezioni- spazio, oggetto, volto e corpo - che propongono un
modo attuale e problematico di riflettere sull'arte degli ultimi due
secoli, sulle continuità e discontinuità che costituiscono il terreno
scosceso ed emozionante su cui si è mossa.
La "figura" centrale sottesa al percorso espositivo è la consapevolezza
dell'uomo contemporaneo di accettare la sfida della sua epoca: di
muoversi cioè in quello spazio e in quel tempo
infiniti che si nascondono dietro lo sguardo con cui il mondo e i suoi
misteri si presentano all'esperienza dell'amore e del tormento, della
vita e della morte, dell'ansia e della speranza.
Palazzo Forti ha di fatto contribuito, di mostra in mostra, ad un
rinnovamento degli schemi attraverso cui considerare la Storia
dell'Arte, anticipando le esperienze culturali di altre sedi europee
tra le più attive e prestigiose, dalla Tate di Londra al Centre
Pompidou di Parigi. Si è trattato insomma di non dare per scontata la
griglia storica delle poetiche e delle tendenze incline ad incasellare
in tante scatole chiuse ciò che la creatività contemporanea andava
artisticamente esprimendo. Mostre come "Da Magritte a Magritte" del
1991, "Da Duchamp a Warhol / Dadaismo Dadaismi" del 1997, "La Creazione
Ansiosa. Da Picasso a Bacon" del 2003 hanno nel tempo avviato un
processo di nuove riflessioni e un aggiornamento storico e metodologico
che per forza di cose dovevano coinvolgere il modo stesso di concepire
il significato e i metodi di lettura di una collezione.
Il tumulto della ragione, i nuovi confini aperti dalle teorie e dagli
studi freudiani, l'emergere della realtà del subconscio hanno di fatto
allargato i confini della coscienza umana e dei parametri attraverso
cui filtrare la conoscenza dei fenomeni che hanno caratterizzato la
storia. L'approccio ideologico alla storia dell'arte, che ha dominato
fino a ieri attraverso la distinzione in tendenze, in poetiche, in
avanguardie, ritorni all'ordine e neo-avanguardie, mostra ormai i
limiti di una classificazione spesso prefabbricata e scarsamente
attinente al brivido creativo che promuove l'epifania dell'arte.
Appaiono perciò ancora trascurate le motivazioni interiori e le
pulsioni profonde che sospingono l'artista verso l'esperienza
espressiva: motivazioni che affondano nell'esperienza ancestrale, negli
archetipi che ne costituiscono la radice emotiva e che sono
assolutamente trasversali alle tendenze e alle poetiche come tali
catalogate.
L'arte attraversa e oltrepassa la storia, come al di là della storia si
collocano gli enigmi dell'animo.
Le opere da tempo in collezione e le più recenti acquisizioni catturano
il visitatore in un emozionante "viaggio" permettendogli di entrare in
contatto con il tempo della creatività, che disattende ed incrocia
quello reale, attingendo dal passato e forzando i limiti del presente.
Data inizio: 18-08-2007
Data fine: 31-12-2007
Orario: da martedì a domenica 9:00-19:00
Luogo: Palazzo Forti
Indirizzo: Via A. Forti 1, 37121 - Verona
Link: http://www.palazzoforti.it
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Telefono: 045/8001903 - 8031394 - 596371
Fax: 045/8003524