L’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona presenta l’album delle immagini di Giuseppe Bertucci, che documentano, dopo la catastrofica inondazione dell’Adige del 1882, la costruzione degli argini: un intervento che ha segnato per Verona un mutamento epocale, dalle straordinarie ripercussioni sociali, storiche e urbanistiche.
Saranno esposte 41 stampe fotografiche in bianco e nero, realizzate con le tecniche in uso tra fine ottocento e primo novecento, come albumine e aristotipi.
La mostra espone la principale campagna fotografica di Bertucci, realizzata a fine ‘800 su commissione del Comune di Verona e raccolta in un prezioso album conservato presso la Biblioteca Civica del Comune di Verona, che illustra la costruzione dei nuovi argini in seguito alla piena dell’Adige del 1882: muraglioni che cambieranno definitivamente il volto della città storica e del suo fiume tra il 1890 e il 1894.
La raccolta comprende 41 fotografie, delle originarie 42, formato mm.190x250 circa, montate su cartoncino: furono fatte realizzare dalla ditta appaltatrice dei lavori, e rilegate in un album con copertina di cuoio e velluto rosso intitolato “Lavori in difesa d’Adige in Verona”.
Questa stessa copia dell’album fu presentata all’Esposizione Generale d’Arte Sacra di Torino nel 1898.
Per questo paziente e preciso lavoro di documentazione e per altre immagini documentarie e artistiche, Bertucci fu apprezzato e più volte premiato, anche dallo stesso Re d’Italia.
Bertucci fu infatti testimone sensibile sia di eventi importanti che di occasioni più popolari della vita cittadina, documentando l’evoluzione sociale e urbanistica di Verona tra l’800 e il ‘900.
Fu inoltre noto ritrattista dell’epoca, riproduttore di opere d’arte (la Biblioteca Civica conserva sue immagini di bassorilievi e mosaici ) e narratore, attraverso il linguaggio delle immagini fotografiche, della vita cittadina nelle strade, nelle piazze, nelle scuole, dove, con gli alunni in posa, dalle scuole d’infanzia ai licei, scattava immagini con risultati scenografici e di grande sensibilità artistica .
Curata dal Prof. Alberto Prandi e dalla Biblioteca Civica di Verona, la mostra si avvale anche degli studi compiuti dalla Dott.ssa Elisa Lievore
Note biografiche
Giuseppe Bertucci, fotografo premiato dal re come i suoi timbri ci ricordano, nacque nel 1844 a Bardi, nel parmense, da una famiglia là residente da generazioni, nota per gli ideali liberali dai tempi dei moti carbonari e fino alla fine della dominazione straniera, ideali che lo stesso Giuseppe ereditò arruolandosi nelle truppe garibaldine e meritandosi una medaglia al valore dopo la III guerra d’indipendenza.
Iniziò l’attività di fotografo a Mantova, per poi trasferirsi a Verona, pare nel 1882, con la moglie e i primi quattro degli otto figli . Aprì lo studio fotografico in Stradone S. Tommaso dedicandosi alla ritrattistica: lo studio, vicino al fiume, fu danneggiato dall’alluvione che egli ben documentò.
In seguito trasferì lo studio presso le Arche Scaligere, con una succursale in via Ponte Umberto.
Nei primi anni del ‘900 iniziarono a collaborare con il padre i figli Marco, Ernesta ed Elvezia, queste ultime mantenendo l’attività fino al 1958.
Morì nel 1926, nella casa di S.Maria in Chiavica e ai suoi funerali, a cui partecipò anche il pittore Dall’Oca Bianca, fu ricordato tanto il patriota quanto il grande fotografo.
Aperto nelle seguenti festività: ( 8 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio 2008) Biglietto unico 2,10 euro; scolaresche 1,00 euro
Tutte le domeniche, con il solo costo del biglietto d’ingresso, è possibile partecipare alla visita guidata della mostra alle ore 11.00
nella foto un momento della mostra
foto Antonella Anti
Data inizio: 26-11-2007
Data fine: 06-01-2008
Orario: da martedì a domenica : 10.00 - 19.00 Lunedì chiuso; aperto nelle seguenti festività: 1 maggio, 2 giugno, 15 agosto
Luogo: Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri, Verona
Indirizzo: Cortile del Tribunale (Piazza Viviani) -
Link: www.comune.verona.it/scaviscaligeri/
Telefono: +39 045 8007490- 8065857 – 8013732