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28 febbraio - 30 aprile 2009
...Molti dei lavori di Santiago Picatoste mirano a produrre un mondo immaginativo semplice, povero, schematico, ai limiti dell'astrazione (dello scheletro, dell'anima delle cose). L'artista descrive letteralmente il movimento che porta la realtà fuori di sé, decostruendola, riducendola a larva memoriale, lavorandola fino al limite dell'indistinto, della perdita di ogni identità. E' per questo che siamo portati a vedere una rosa, una macchina, un volto non come un mondo reale, ma come un mondo parallelo. Sono solo sagome, ipotesi oggettuali, immagini di quella precarietà visiva che sembra turbare sempre più il nostro sguardo....

Picatoste chiama i suoi cicli Petrol o New Pollution, riferendosi chiaramente al tema dell'inquinamento o, come lui stesso afferma “al concetto di sopravvivenza e di adattamento”. La sua pittura però non vuole porsi come un atto di accusa frontale nei confronti della progressiva autodistruzione dell'umanità, come non vuole indire processi nei confroni dei rischi incontrollabili e spesso sconosciuti cui essa va incontro. L'opera di Picatoste non rinuncia a dialogare con il reale, ma lo fa senza aderire al realismo tout court. Egli è consapevole che il linguaggio dell'arte non ha la forza di cambiare il mondo, ma è consapevole anche che è nella pratica di questa coscienza problematica che essa (l'arte) ha un ruolo insostituibile. Così, non organizza nessun discorso che tenti di spiegare l'inspiegabile: egli riflette sui pericoli astratti che incombono sull'uomo e sulla natura non attraverso una pittura dai riferimenti espliciti, ma attraverso una pittura che evidenzia nel proprio stesso corpo i sintomi del degrado e del disfacimento. Si spiega solo in questo modo tutta la spettrale frattura degli enunciati visivi, quel creare che è anche un distruggere, quel comporre forme che è anche un incessante deformare....
(brani dal saggio di L. Meneghelli)

catalogo in galleria con testi di Elena Forin e Luigi Meneghelli

 




Data inizio: 24-02-2009
Data fine: 30-04-2009
Orario: da Ma. a Sa. 15.30-19.30 lunedì e festivi su app.
Luogo: La Giarina
Indirizzo: Via Interrato dell’Acqua Morta 82 37129 Verona
Link: http://www.lagiarina.it/
Telefono: 0458032316
Fax: 0454851227
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