Dopo aver sfidato il tempo e la storia stessa, dopo aver ricalcato le orme di grandi come C. D. Friedrich e J. M. W. Turner, Hiroyuki Masuyama torna a rileggere l'arte del passato. Il salto indietro questa volta è però notevole e la lettura dei suoi lavori non può prescindere da un punto di partenza temporale che si colloca addirittura nell'Antica Roma e passando per l'epoca Rinascimentale, giunge fino al contemporaneo.
Ancora una volta tutto è presente sulla stessa scena. La ri-costruzione forzata messa in atto dal collasso temporale (si sfora quasi nell'a-temporale), ci ricorda che l'arte del XXI° secolo è ancora una citazione dei motti Futuristi. I tempi sono di certo maturi e formalmente non ci troviamo più di fronte alle pennellate elettriche e impazienti di Umberto Boccioni (La Città che sale, 1910). La città qui non sale, scorre, anzi, corre al punto tale che il dinamismo è diventato iper dinamismo.
I nuovi lavori in mostra di Hiroyuki Masuyama (stampati su carta, come a voler imitare le incisioni di un tempo) fotografano i paesaggi romani che in passato artisti come Marco Sadeler, Giovanni Antonio Canal, Giambattista Piranesi, Luigi Rossini e J. M. W. Turner hanno ritratto. Il fil rouge con le inquadrature futuriste è evidente. Lo scorrere del tempo, la corsa verso il futuro e la rappresentazione dinamica della scena sembrano ricordare che il tutto è nell'istante. Trecento immagini vengono riassunte in una sola; l'Epoca Romana, quella Rinascimentale e quella contemporanea si uniscono in un rimando singolo, volto a dare vita ad un nuovo immaginario e utopico angolo di tempo. Quello che rimane in sospeso è il giudizio della storia e il peso della responsabilità. Le fotografie, con una provocazione implicita, appaiono come un monito che ci porta a riflettere sulle condizioni avverse nelle quali giacciono i monumenti storici italiani.
Hiroyuki Masuyama è nato a Tsukuba, in Giappone nel 1968. Ha studiato storia dell'arte e musica presso l'università di Tokyo per poi trasferirsi in Germania, a Düsseldorf, dove ha frequentato l'accademia di belle arti e, successivamente, la Kunsthochschule für Medien di Colonia. Oggi vive e lavora a Düsseldorf. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni sia private che pubbliche: Kunsthalle Hamburg, Kunsthaus Zürich / Quandt Haus, Bad Homburg UBS, Zurich, Switzerland Gertsch Museum, Switzerland Montblanc Hamburg, DKV Münchner Rück, Kunsthalle Bremen, Pommersches Landesmuseum Greifswald, solo per citarne alcune. L'artista ha inoltre partecipato ad alcuni premi, classificandosi sempre tra le prime tre posizioni: Epson Color Imaging Contest, Canon Digital Creators Contest, Art Bahn Düsseldorf.
I lavori di Hiroyuki Masuyama sono stati proposti per la prima volta in Italia dalla galleria Studio la Città di Verona, con la quale l'artista lavora tutt'oggi.