Andrea_Galvani_part._E' in corso a Verona la mostra dal titolo Il Mondo degli Oggetti nella UniCredit Art Gallery, lo spazio espositivo dedicato all'arte contemporanea creato dopo la recente ristrutturazione dell'Agenzia UniCredit di Corso Garibaldi 1.

In esposizione da giugno 2013 opere contemporanee della UniCredit Art Collection di sei artisti, due italiani e quattro stranieri, che stimolano riflessioni intorno agli oggetti: raffigurandoli, integrandoli o interagendo con essi per aprire a nuove prospettive e punti di vista sulla realtà.

I sei artisti sono Handan Börüteçene, Maria Friberg, Andrea Galvani (italiano, anzi veronese, anche se da anni vive a New York), Michael Johansson, Giuseppe Penone, Robin Rhode.

La mostra merita una visita. Le schede accanto alle opere sono puntuali e chiare. La creazione all'interno dell'Agenzia di UniCredit Art Gallery vuole essere una ulteriore testimonianza della costante attenzione che UniCredit riserva alla città di Verona e al suo territorio, dove la Banca è presente da tempo sia come business che come sostegno alle attività culturali.

Lo spazio, ad accesso libero e gratuito, ha come limitazione l'orario legato a quello di apertura degli sportelli: da lunedì a venerdì ore 8.30 – 17.00

Foto di Antonella Anti del lavoro di Andrea Galvani

Per vedere tutte le opere in mostra vai al fotoservizio su Fatti a Colori

Gli artisti e le opere in mostra:

Handan Börüteçene artista turca nata nel 1957 a Istanbul, città dove vive e lavora, riflette sulle radici culturali su cui si fonda la storia e l’identità dei luoghi.  Un abito di seta ingemmato con autentiche maioliche di età bizantina è circondato da una serie di fotografie che testimoniano il suo pellegrinare tra arte,storia e archeologia

Maria Friberg artista svedese nata nel 1966 a Malmö, vive e lavora tra New York e Malmö. Nella fotografia dal titolo belonging un bambino siede su una montagna di oggetti e cianfrusaglie, metafora di una società asservita al consumo dove gli individui sono sempre più isolati.     
Andrea Galvani nato a Verona nel 1973, vive a New York. Nell'opera La morte di un'immagine la presenza estranea e inattesa di palloncini neri crea una discontinuità, decostruisce l'immagine per aprire a nuovi significati.

Michael Johansson nato nel 1975 a Trollhättan, Svezia, vive e lavora a Malmö. L'artista esplora le valenze simboliche degli oggetti, gli slittamenti di significato nel corso del tempo. La scultura dal titolo Days and Names ben esemplifica la metodologia di lavoro di Johansson: un semplice tavolino riempito con valigie, scatole e raccoglitori per archiviazioni di dati.
  
Giuseppe Penone esponente dell’Arte Povera è nato nel 1947 a Garessio (Torino), vive e lavora tra Torino e Parigi. Nell'opera Geometria  nelle mani  l’artista ripete l'operazione del 1979 dal titolo Cocci, stringendo tra le mani piccoli solidi geometrici invece di frammenti di un vaso (cocci) . 

Robin Rhode artista sudafricano nato nel 1976 a Cape Town, vive e lavora a Berlino. In Ballad to Ballet  il corpo di un performer  (l’artista stesso, o un suo alter ego) interagisce con oggetti d'uso comune e con disegni mettendo in scena un dialogo creativo dall'impianto ritmico.
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