Eugenio_Tibaldi_Red_VeronaInaugura sabato 21 febbraio 2015, alle ore 11.30 presso Studio la Città: Red Verona, mostra di Eugenio Tibaldi a cura di Adele Cappelli.
Per la prima volta a Verona l'artista torinese, napoletano d'adozione, espone opere progettate e realizzate appositamente per gli spazi di Lungadige Galtarossa, con forti richiami al territorio veronese e alle sue contraddizioni.
Di grande impatto e ricchi di suggestioni, i temi presi in esame dall'artista toccheranno aspetti sia sociali che economico-politici, trasformando Verona in una scenografia inconsapevole nel teatro di conflitti interni dell'animo umano.
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Le opere in galleria si offrono come la struttura di un intenso e sfaccettato racconto. L'artista traccia una linea sulla quale pone, attraverso il suo sguardo, conflitti mentali e politici legati alle trasformazioni in corso. Sollecitazioni individuali e sociali causate da eventi recenti con un occhio alla storia del passato. Narrazioni letterarie, fantastiche capaci di dissolvere il rigore del vero e del falso per diventare feticci talmente reali da essere ricordati, celebrati, condivisi al pari di fatti accaduti. La linea di Eugenio Tibaldi segna, incrociando fatti e storia della città di Verona con altre realtà, confini geografici che s'incontrano e scontrano con i confini dell'esistenza.
Ecco allora, tra le opere esposte, l'orizzonte urbano di Verona Landscape, imponente lavoro nel suo sviluppo lineare oltre 30 metri di lunghezza dove compaiono dipinti edifici trasfigurati e sospesi, isolati e ricontestualizzati, tra reale ed irreale. Untitled 01, installazione composta da due giradischi che riprodurranno un brano musicale su vinile, appositamente scritto da Eugenio Tibaldi, libera interpretazione delle vicende shakespeariane di Romeo e Giulietta. Sul lato a, nell'adattamento lirico interpretato da un cantante del Conservatorio di Verona , sul lato b, nella versione di una ballata interpretata da un duo di musicisti rumeni. La riflessione sull'identità personale e sociale passa anche attraverso il gioco di finzione e dello stereotipo, nella rappresentazione del labile confine tra reale ed immaginario declinato nell' installazione Maps, ventiquattro opere realizzate con materiali industriali, imitazioni della tipica pietra marmo rosso di Verona, con la descrizione del perimetro urbano di tutte le altre città dal nome Verona sparse nel mondo.
 
Eugenio Tibaldi, artista da sempre attratto dalle dinamiche delle aree marginali, ha scelto di vivere e lavorare a Napoli. Sue opere sono esposte in importanti istituzioni pubbliche e private in Italia e all'estero.
Tra le sue più importanti mostre personali sono da ricordare Archeologia / Contemporanea _02 –, presso il Museo Archeologico Statale di Ascoli Piceno nel 2013, Transit – 4, State Museum of Contemporary Art, Thessaloniki, nel 2011- Project Room MADRE – Museo d'Arte Donnaregina, Napoli nel 2010. Fra le collettive: 4th Tessaloniki Biennale of Contemporary Art, Tradition – Reversal, curated by Katerina Koskina and Yannis Bolis,Transient Space – The Tourist Syndrome, Bucharest, a cua di Irina Cios, Marina Sorbello, Antje Weitzel, International Centre of Contemporary Art, Bucarest, Tabula Rasa: 111 days on a long table, a special project of Manifesta7, a cura di Denis Isaia, in collaborazione con Raqs Media Collective, Ex Alumix, Bolzano - Laws of Relativity / La legge è relativa per tutti, a cura di Anna Colin and Elena Sorokina, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino.
Dal 2001 collabora in modo continuativo con la galleria Umberto di Marino di Napoli. Il suo lavoro completo è descritto nella monografia "Eugenio Tibaldi. Geografie Economiche", a cura di Sabrina Vedovotto, Maretti Editore 2014
Ha frequentato il Corso Superiore di Arti Visive (CSAV), Fondazione Antonio Ratti, Como, Visiting Professor Marjetica Potrc, è stato Affiliated Fellowship presso l'American Academy di Roma.
 

In occasione della mostra l'associazione AGILE ripropone la mappatura degli spazi in disuso di Verona. Si possono segnalare edifici in disuso non mappati o modificare la mappa con altre informazioni e note, si propone quindi un tavolo di lavoro dove chiunque potrà dare il proprio contributo alla mappatura.

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