lodola-119 novembre 2011 - 26 febbraio 2012.

A cura di Renato Barilli e Nicoletta Boschiero.

Se il Futurismo di Umberto Boccioni, ha influenzato profondamente l'arte italiana e preparato la via all'Arte povera, qual è invece l'eredità storica dell'altro Futurismo, quello di Balla e di Depero, con la sua sintesi originale di decorazione e funzionalismo? La domanda se la pone da tempo il critico Renato Barilli. Una questione che non riguarda solo la riflessione accademica: descrivere e mettere in prospettiva i molteplici esiti della maggiore avanguardia italiana ha assunto una particolare urgenza nell'onda lunga del centenario del Futurismo (2009).

In mostra una trentina di opere di Gianantonio Abate, Clara Bonfiglio, Dario Brevi, Gianni Cella, Andrea Crosa, Innocente, Marco Lodola, Battista Luraschi, Luciano Palmieri, Plumcake e Umberto Postal. Le loro opere dialogano con gli arazzi, le tele, gli oggetti e la grafica di Fortunato Depero, in un allestimento che mette in luce la grande capacità di questi artisti di spaziare con assoluta libertà tra varie espressioni artistiche, utilizzando materiali prodotti dalle nuove tecnologie, come il plexiglass, il pvc, il neon.

I "Nuovi Futuristi" hanno esplorato i territori al confine tra design e pubblicità, ma anche tra narrazione, fumetti e cartoni animati.

Ulteriori Informazioni: Museo Casa Depero

In copertina un lavoro di Lodola

 
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