il 29 luglio 2007 chiude la mostra
il Settimo Splendore. La modernità della malinconia
(dal XV al XVI secolo)
Verona, Palazzo della Ragione

Malinconia è un particolare stato d’animo che ci fa essere tristi senza saperne il perché, e appartiene al vissuto degli esseri umani. Questo sentimento, fin dall’antichità, è passato attraverso le pagine e l’arte dei più noti autori, da Aristotele a Petrarca, a Michelangelo a Leopardi, a Dürer, fino ai nostri giorni. Nel tempo la malinconia ha dovuto fare i conti con sistemi politici, culturali e sociali di diversa composizione, ma nonostante le diverse interpretazioni legate a teorie psicanalitiche o all’ansia depressiva, è rimasta sempre la stessa. La malinconia nasce dalla misteriosità di un languore che avvolge e di una felicità che annienta, e dal languore stesso prende forma, ed è indissolubilmente legata alla fragilità stessa dell’essere umano. Questa mostra, di cui è ideatore e creatore il direttore di Palazzo Forti, Giorgio Cortenova, è il frutto di lunghe e accurate ricerche attorno ai temi che contrassegnano la modernità, come quell’intreccio di amore ideale, di malinconia e di riflessione meditativa presenti nelle diverse sfaccettature della storia e della cultura, e che sono legati in un percorso ove si alternano la bellezza come ideale di suprema armonia e gli allarmismi della psiche contemporanea.
Nella mostra sono presenti 180 capolavori suddivisi in 6 sezioni, dal 1472 ad oggi. Ci sono, tra le tante, opere di Botticeli (Il ritorno di Giuditta a Betulla); di Giorgione (Ritratto di giovane); del Lotto (Apollo addormentato); di Tiziano (Ritatto di Zuan Paolo da Ponte); del Tintoretto (Allegoria della nascita dell’Amore); di El Greco (San Francesco d’Assisi); del Caravaggio (Maddalena addolorata); di Domenico Fetti (Fanciulla addormentata); di A. Canova (danzatrici); di Francesco Hayez (La meditazione); di Gustave Doré (L’enigma); di G. Previati (Notturno); di G. de Chirico (Piazza –Souvenir d’Italie); di Achille Funi (Malinconia); di Modigliani (Ritratto di Moisè Kisling); di Fausto Melotti (Meditazione domestica); di Roberto Barni (Atto muto); di Luca Pignatelli (New York).
Orari visite: ore 9.30-19.30; sabato e domenica 9.30-21.30
Per prenotazioni: Tel.045.8001903 – Fax 045.8003524 - e-mail: palazzoforti@comune.verona.it

http://www.settimosplendore.it/nqcontent.cfm?a_id=5754




Data inizio: 25-05-2007
Data fine: 29-07-2007
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