6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13 giugno 2008 ore 21.00.   Ingresso euro 5,00.
Teatro/Laboratorio

Progetto di Jana Balkan, scrittura drammaturgica di Marco Ongaro, regia Walter Manfrè nell'ambito della manifestazione "Interazioni. Incontri e percorsi nella città globalizzata" in collaborazione con l’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune e con la Provincia di Verona.
Protagonista è Isabella Caserta in scena con Marco Ongaro che canta dal vivo. Musica e canzoni di Marco Ongaro, arrangiamento musicale di Enrico Terragnoli.  Sequenze video di Luca Caserta, foto di scena di Andrea Darra, scene e costumi Laboratorio Teatrale, produzione Teatro Scientifico -Teatro/Laboratorio.

La storia si sviluppa con una successione di quadri, che servono a giustificare la decisione del lungo viaggio fatto da Olga da uno sconosciuto villaggio della Moldavia per arrivare nel nuovo Eldorado dell’Italia. Sistemarsi e tornare, costruire una casa nel proprio villaggio, far studiare i figli, assicurare loro un futuro migliore… E tutto questo con il desiderio del ritorno, che si fa sempre più forte accanto alla nostalgia, quasi a cancellare il tempo, a cancellare le esperienze fatte fuori della propria comunità o a sentirle come non totali.
Umorismo e amarezza s’inseguono in una regia che accompagna e sottolinea la forza e la poesia del testo. Isabella Caserta racconta e interpreta in un crescendo talora drammatico, talora spensierato, storie di disperazione di una vita precaria, della mancanza d’identità, dei dubbi sull’esistenza. Le canzoni di Marco Ongaro accompagnano e scandiscono i passaggi della narrazione.

Walter Manfrè così scrive nelle note di regia: “Un movimento continuo, andata  ritorno - andata, domina questa nostra riflessione/spettacolo sull’andamento della vita umana. Il tema del viaggio, ormai desueto per la continuità con cui è stato trattato dai poeti, torna qui prepotente come costante di una povera anima che, se non fosse per la propria ingenuità e la solarità che la pervade, sarebbe da catalogare nel ciclo dei vinti di verghiana memoria. Ma qui la nostra “eroina” vince. Vince. Non trionfa. Sa attraversare con ostinazione il momento ‘Peripezie’ che ogni racconto impone ed arrivare al porto sicuro di un luogo senza mare dove sa ristabilire l’ ‘Equilibrio’… Quanta malinconia durante il percorso, quanta paura. Ma anche quanto calore: di fuoco di legna, di farine impastate, di pani, di case, di occhi di bambini. E poi odori di morte, di vita e tradizioni e regole e leggi che gente da lei lontana ha chiamato con nomi strani… Il linguaggio poetico si mescola alla cronaca, il quotidiano diventa sogno, il dolore racconto. E le canzoni, storie anch’esse di altri, di sogni di altri, di vite di altri si intersecano con preghiere e sussurri e canti folklorici e litanie per essere insieme, tutti, Poesia”.

Info 045/8031321
www.teatroscientifico.com

foto di Andrea Darra: Isabella Caserta e Marco Ongaro




Data inizio: 06-06-2008
Data fine: 13-06-2008
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