Domenica 18 gennaio ore 11
Sala Maffeiana a Verona con la direzione di Corrado Rovaris

Riprendono gli appuntamenti della Xa stagione dei Concerti della Domenica dei Virtuosi Italiani. Il primo concerto che apre il 2009 è un omaggio al grande compositore austriaco Franz Joseph Haydn, di cui quest’anno ricorre il bicentenario dalla morte, e del quale i Virtuosi Italiani diretti da Corrado Rovaris eseguiranno le Sinfonie n. 6 in re magg. “Il Mattino” e n. 8 in sol magg. “La Sera”. Ospite d’eccezione sarà poi Benedetto Lupo, uno tra più affermati pianisti italiani di oggi, che eseguirà il Concerto in si bemolle maggiore K 456 di Wolfgang Amadeus Mozart.
(info e biglietti 045 8035173 – 392 7178741 – www.ivirtuosiitaliani.it)

 
Il pianista di origini baresi Benedetto Lupo, allievo tra gli altri di Aldo Ciccolini e Murray Perahia, è attualmente considerato dalla critica internazionale come uno dei talenti più interessanti e completi della sua generazione. Si avvicinò prestissimo al pianoforte: come racconta lui stesso decise di dedicarvisi ascoltando alla radio, a soli 5 anni, Chopin eseguito da Nikita Magaloff, leggendario interprete che il destino gli fece ritrovare poi come insegnante insieme ad altri grandi come Ciccolini, Perticaroli, Perhaia e Bolet. A sei anni prese le prime lezioni, a undici inziò a tenere concerti, a tredici il primo debutto con l’Orchestra con il Concerto n. 1 di Beethoven e a quattordici i primi inviti all’estero. Una carriera già tracciata la sua, consolidata anche attraverso numerose vittorie in concorsi internazionali di primo piano e collaborazioni con le più importanti orchestre e i principali direttori in tutto il mondo. Con I Virtuosi Italiani e la direzione di Corrado Rovaris, Benedetto Lupo offrirà al pubblico veronese l’interpretazione del Concerto in si bemolle maggiore K 456 di Wolfgang Amadeus Mozart, quinto degli undici concerti per pianoforte scritti tra il febbraio 1784 e il marzo 1786. Anche se non vi sono informazioni certe è molto probabile che il concerto sia identificabile con quello di cui parla il padre del compositore, Leopold, in una lettera alla figlia Nannerl datata 16 febbraio 1785, ovvero il concerto scritto per Maria Theresia von Paradis (1759-1824), pianista cieca amica di Mozart che aveva soggiornato a lungo a Salisburgo e si era conquistata una certa fama suonando nelle principali capitali europee. Nel K 456 si può riscontrare la diversità nell’impegno della scrittura pianistica tra quando Mozart scriveva per sé e quando invece modellava i concerti secondo le capacità del destinatario, in questo caso è evidente una maggiore semplicità rispetto agli altri.
 
Nell’anno del bicentenaro della morte di Franz Joseph Haydn I Virtuosi Italiani hanno voluto rendere omaggio al grande compositore con l’esecuzione di due sinfonie. La nr. 6 e la nr. 8 sono tra le prime che Haydn compose per l’orchestra di Paul Anton Esterhàzy, attorno al 1761, e fanno parte di un trittico ispirato al mattino, pomeriggio e sera. La timbrica multicolore dell'orchestra haydniana esplode per la prima volta nell'Adagio-Allegro della Sinfonia n.6, grazie all'uso di solisti che concertano ben integrati nell'organico strumentale, vivacizzando la frizzante fantasia del movimento alla luce di una fresca vitalità mattutina. La Sinfonia n.8 richiama invece un'atmosfera davvero serale nella festa scherzosa dell'esuberante Allegro di apertura e nell'intima leggerezza del secondo tempo, velata di sottilissima malinconia, dove gli archi solisti sembrano appartarsi conversando pacatamente sull'onda della memoria.





Data inizio: 16-01-2009
Data fine: 18-01-2009
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