13 febbraio - 15 maggio 2009
Manifestazione culturale organizzata da Fondazione Aida con un gruppo di sei giovani studenti universitari e che coinvolge ospiti come Giuseppe Ayala, Magdi Cristiano Allam, Massimo Picozzi, Toni Capuozzo, Marcello Veneziani e Vittorio Messori, moderati dagli stessi studenti.
PROGRAMMA
DEGLI INCONTRI
VENERDI 13 FEBBRAIO Ore 17.30
GIUSEPPE AYALA Presenta: “Chi ha paura muore ogni giorno”
La cultura della legalità,
Aula Corte d’Assise Tribunale di Verona.
Attualmente consigliere presso la Corte d’Appello di L’Aquila, Giuseppe Ayala, dopo la laurea in giurisprudenza, conseguita all’Università degli Studi di Palermo, esercitò la professione di pubblico ministero diventando, tra l’altro, Consigliere di Cassazione. Ebbe un ruolo di spicco nel Pool Antimafia di Palermo, con cui mise in crisi i rapporti tra la mafia siciliana e quella americana, e contribuì a stroncare in parte il traffico di droga transoceanico. Scampato per caso fortuito alla sorte che ha toccato i colleghi Giovanni Falcone prima e Paolo Borsellino poi, Giuseppe Ayala ha deciso con grande coraggio di schierarsi fin da giovane dalla parte sana delle istituzioni, allo scopo di perseguire il corretto funzionamento della giustizia. Dopo quindici anni ha voluto raccontare la sua esperienza intima, gli anni del suo impegno nel Pool Antimafia di Palermo, culminata con il maxiprocesso del 1986 che ha visto indagati più di quattrocento persone per crimini legati alla criminalità organizzata.
“Chi ha paura muore ogni giorno” si interroga dunque sulle relazioni tra mafia e politica di allora, nella stagione più straordinaria che la lotta alla mafia abbia mai avuto in Italia, grazie all’ostinazione di uomini che hanno inteso servire lo Stato fino in fondo, mettendo in gioco la propria carriera e la propria vita, considerati i diversi omicidi di mafia raccontati da Ayala, ed in molti casi abbandonati dalla principale istituzione italiana.
Modera:
Cristiano Polese, 27 anni, di Lazise, laureando presso l’Università di Verona, lavora nel campo della comunicazione e della promozione di eventi mentre frequenta corsi di regia, montaggio, fonica, elettrotecnica e progettazione scenica.
VENERDI 27 FEBBRAIO Ore 17.30
MARCELLO VENEZIANI Presenta: “Rovesciare il ’68”
L’attualità del ’68,
Aula T4, Facoltà di lettere e filosofia, Università degli studi di Verona.
Marcello Veneziani è nato a Bisceglie, nel 1955, e vive a Roma. Laureato in Filosofia, è autore di alcuni saggi tra i quali: La rivoluzione conservatrice in Italia. Genesi e sviluppo dell'ideologia italiana (1987); Processo all'Occidente. La società globale e i suoi nemici (1990); Sul destino (1992); Sinistra e destra. Risposta a Norberto Bobbio (1995); L'Antinovecento (1996); Decamerone italiano (1997); Il secolo sterminato (1998), e Comunitari o liberal (1999). Ha diretto e fondato case editrici e riviste culturali e politiche (Intervento, Pagine Libere, L'Italia settimanale). Attualmente dirige il settimanale Lo Stato, è editorialista de Il Giornale e de Il Messaggero e collabora con la RAI.
L'incontro verterà sui punti principali del suo ultimo libro, Rovesciare il ’68, come il parricidio della contestazione del ‘68 e gli effetti che ha lasciato sui valori civili e sociali di oggi (famiglia, scuole, linguaggio ecc...), e il richiamo alla tradizione per recuperare un modello guida che possa ritrovare i valori perduti. "Così il 68 si risolse in una barbara supremazia del presente, dell'immediato, dell'io sul mondo, sul passato e sul futuro. L'egocentrismo generazionale e soggettivo fu l'effetto più profondo del 68", perchè si è arrivati a questo risultato? I giovani della contestazione, ormai sono padri se non nonni, quale modello paterno hanno seguito se i padri sono stati cancellati dal movimento?
Modera:
Nadia Zandomeneghi, 20 anni, iscritta al secondo anno del corso di laurea di scienze della comunicazione. “Sono venuta a conoscenza del progetto Free Entry tramite il forum su internet del mio corso di laurea e sono rimasta molto colpita da questa iniziativa, ritenendola una buona esperienza per me e per gli altri.Vorrei che questo progetto avvicinasse i giovani alla cultura e all' informazione. Quest' ultima, non è molto sentita tra i giovani, e senza di questa è difficile incuriosirsi e avvicinarsi alla cultura.
VENERDI’
5 MARZO Ore 21.00
TONI CAPUOZZO presenta: “Adios”
L’esperienza dell’inviato di guerra,
Teatro Filippini
Toni Capuozzo attualmente è vice-direttore del TG5, nonché editorialista de Il Foglio. Giornalista dal 1979, per varie testate (“Lotta Continua”, “Reporter”, “Panorama Mese”, “Epoca”) e per il programma Mixer di Giovanni Minoli, inviato per TG4, TG5, Studio Aperto, e per la trasmissione L'istruttoria. Vincitore di molti premi giornalistici, dal 2001 cura e conduce (con Sandro Provvisionato) Terra!, il settimanale del TG5. Ha pubblicato Il giorno dopo la guerra: tra la Bosnia di oggi e un'Italia lontana (Feltrinelli 1996), Occhiaie di riguardo (Piemme 2007) e partecipato a Dispacci dal fronte (reporters sans frontières 2007) .
Nel nostro incontro presenterà Adìos (Mondadori 2008), storie sparse di anni di vagabondaggio nell’America del Sud in cui si scontra con la realtà e i suoi ideali e si scopre giornalista, catturato dalla vocazione a viaggiare, incontrare e raccontare luoghi e persone. Capuozzo non si definisce un “inviato di guerra”, sì ha seguito con scrupolo molti avvenimenti:i conflitti in Medio Oriente e la crisi nel Corno d’Africa, la strage di Bologna e il G8 di Genova, le guerre nei Balcani o la crisi di Timor Est, i delitti di provincia e le faide della ‘ndrangheta calabrese. Ma, dice, sono stato felice ogni volta che ho potuto raccontare una storia, per minuscola che fosse. . .un destino che, caparbio, continuasse ad alimentare un’insopprimibile individualità, una resistenza alle sorti collettive, alle letture geopolitiche, alle interpretazioni sociologiche.
Chiederemo a Capuozzo come si prepara all’ingresso nella realtà da raccontare, su cosa e su chi fa affidamento, quali sono i processi di avvicinamento che lo portano a saper guardare, saper vivere e poter parlare di una realtà nuova, quali sono gli sforzi che mette in atto per tentare di descrivere, comprendere, quali sono le mediazioni e i passaggi che l’inviato deve compiere per trascriver sui giornali ciò che noi vogliamo conoscere stando lontani.
Modera:
Sara Spiazzi, 26 anni di Pescantina, è laureata in Filosofia e Antropologia culturale ed Etnologia all’Università di Bologna. Svolge il servizio civile presso Fevoss onlus, associazione di volontariato socio-sanitario veronese, e ricerca sui temi dell’emarginazione, povertà e inclusione sociale. Ha aderito al progetto Freeentry vedendolo come un occasione per imparare a organizzare e gestire momenti pubblici di riflessione collettiva, momenti di informazione e formazione sociale. Ha scelto di incontrare Toni Capuozzo poiché crede fermamente nell’importanza decisiva del viaggiare, confrontarsi con altre storie, luoghi, modi di affrontare la vita, per riconsiderare più obiettivamente la nostra società, il nostro stile di vita, e noi stessi.
VENERDI’ 13 MARZO ore 17:00
MASSIMO PICOZZI presenta “Quell’oscuro bisogno di uccidere”
Storie nere tra follia e malvagità
Biblioteca Civica – Sala Farinati
Massimo Picozzi (Milano, 1956) è criminologo e psichiatra, direttore del Centro di ricerca sul crimine presso l’Università LIUC di Castellanza e consulente della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato. Già autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di nove volumi (Criminal Profiling, Giovani e crimini violenti, Piccoli omicidi, Pedofilia, ed in coppia con Carlo Lucarelli Serial Killer, Scena del crimine, Tracce criminali, La nera) si è occupato in qualità di perito psichiatrico dei casi più noti di cronaca nera degli ultimi anni.
Anche in relazione ai recenti fatti di cronaca della città di Verona, che rimandano tristemente al caso Tommasoli, Picozzi presenta il nuovo libro Un oscuro bisogno di uccidere, storie nere tra follia e malvagità, edito da Mondadori, che racconta le inquietanti vicende di persone che hanno oltrepassato quella “linea d’ombra” che delimita il confine tra la follia e la consapevolezza di fare del male. Dice lo stesso Picozzi: “Sono passati venticinque anni da quando, per la prima volta, ho attraversato i cancelli blindati di un carcere. Tutto quello che ho imparato sulla mente criminale è cominciato lì, in mezzo a gente disperata che cercava ogni giorno la forza per tirare avanti. (…) Ma ho pure fissato gli occhi senza luce di chi non avrebbe mai smesso d’essere un predatore (…). Da quel momento, giovane medico al primo incarico, mi è entrata dentro una sottile e strana inquietudine (…) che il confine tra giusto e sbagliato, tra sano e malato, tra bene e male non era tracciato con un segno netto e deciso (…) piuttosto c’era sempre una linea d’ombra”
Modera:
Anna Barbetta, 21 anni di Verona, studia Lettere all’Università di Verona, si interessa di arte, fotografia e muove i primi passi nel mondo del giornalismo.
MARTEDI
21 APRILE Ore 21.00
MAGDI CRISTIANO ALLAM Presenta: “Viva Israele”
Islam e Cristianesimo
Auditorium della Gran Guardia
Magdi Allam, nato al Cairo e laureato in sociologia presso l'Università La Sapienza di Roma, ha una formazione prevalentemente giornalistica: è attualmente vicedirettore ad personam del “Corriere della Sera” e commentatore alla rete televisiva La7, editorialista ed inviato di punta sui temi politici sociali e culturali che riguardano il Medio Oriente, inclusi il terrorismo, islam, immigrazione e confronto fra le civiltà, su cui ha anche pubblicato numerosi libri ( per Mondadori: "Diario Dall'Islam", "Bin Laden in Italia", "Saddam. Storia di un dittatore" ).
Modera:
Tutto il Gruppo Free Entry
VENERDI 15 MAGGIO Ore 21.00
VITTORIO MESSORI Presenta: “Perché credo”
Razionalità e fede
Sala UTEP Università Tempo Libero
Vittorio Messori nasce a Sassuolo (MO) da una famiglia anticlericale. Studia scienze politiche a Torino, a contatto con intellettuali quali Firpo e Bobbio, acquisendo una formazione razionalista e agnostica. Nel 1964, a seguito della lettura dei Vangeli, dopo quella che definì una “evidenza del cuore”, si converte al cattolicesimo. Inizia da allora una ricerca delle “ragioni della ragione” a confronto delle “ragioni del cuore”, che lo avevano spinto ad abbracciare la fede. Pubblica diversi volumi, come “Ipotesi su Gesù”, riguardante le origini del cristianesimo, “Inchiesta sul cristianesimo” realizzato dialogando con agnostici, atei, cattolici, credenti di altre religioni, “Patì sotto Ponzio Pilato” (1992), “Dicono che è risorto” (2000) e “Ipotesi su Maria” (2005). Messori scandaglia anche la realtà della chiesa cattolica, intervista Papa Giovanni Paolo II e l’allora Cardinale Joseph Ratzinger e pubblica un libro inchiesta sull’Opus Dei.
Messori presenterà il suo ultimo libro, “Perché credo”:edito da Mondadori e scritto con Andrea Tonelli, ripercorre le tappe che hanno portato il prolifico scrittore cattolico alla sua conversione dopo l’incontro con il Vangelo. L’incontro sarà anche occasione per discutere temi che riguardano non solo la religione cattolica ma che, in un certo senso potremmo applicare alla fede in generale: esiste un filo che lega l’ortodossia all’integralismo? E’ possibile porsi in termini razionalistici rispetto alla fede?
Modera:
Stefania Gatta, 27 anni di Merano, studia presso l’Università degli Studi di Verona, collabora con alcuni giornali del veronese e segue con interesse la scena teatrale locale.
Ingresso libero e gratuito
COMUNE
DI VERONA
Assessorato
alle Politiche Giovanili
Tel 045/8078787-89 fax: 045/8078788
-
politiche.giovanili@comune.verona.it
( Sito www.informagiovani.comune.verona.it)
Informazioni
:
FONDAZIONE
AIDA (tel.
+39 045 8001471 / +39 045 595284 - fax +39 045 8009850
fondazione@f-aida.it
Sito
www.fondazioneaida.it
nella foto un momento dell'incontro con Giuseppe Ayala in aula corte d'Assise Tribunale di Verona
foto Antonella Anti
Data inizio: 05-02-2009
Data fine: 15-05-2009