Nata come guida, utile sia per i veronesi che per i turisti, Veronalive si è trasformata nel tempo, fino a diventare quasi una rivista d’attualità locale. Eppure rivista non è. E’ un periodico a volte deliziosamente svagato, a volte maliziosamente pungente. E’ soprattutto smodatamente curioso.

Va alla ricerca di mondi, piaceri, saperi. Ambirebbe a divenire un qualcosa di malleabile, duttile, fluido, prossimo a quell’idea che ha della scrittura il filosofo Jean Luc-Nancy: cioè un universo “che si ridisegna, si disfa, lascia gli ormeggi per andare a disegnare altre volute, altri profili, altre invenzioni”.

Certo, non ha la pretesa di imporre una linea di pensiero, ma quella di una curvatura, una giravolta, una divagazione in cui trascinare il lettore, questo sì.

Del resto, già le copertine, tutte realizzate da artisti noti anche a livello nazionale (Marco Ambrosi, per il numero in vendita in tutte le edicole e in selezionate librerie a 1,5 euro), immettono in una dimensione che sta tra il misterioso e il prezioso. Ma poi è l’infilata di interventi che contiene una sorta di sottile concetto di proliferazione, di moltiplicazione, di dispersione. In questo numero: un servizio sulla collezione d’arte contemporanea al Byblos Art Hotel, uno sguardo su Teca, il nuovo spazio multimediale di Verona, il punto sulla musica “underground e live” e sulle proposte teatrali “nel nome di Shakespeare”, pareri sul cinema, il punto sul Bridge a Verona (in occasione dei recenti Mondali), una nuova rubrica “spazio aperto” che ci introduce nello studio e tra i lavori di Chiara Castagna e l’intervista a quell’appasionato di arte contemporanea che risponde al nome di Marino Battistella. Ormai tradizionale la presenza in Veronalive della vignetta di Gianni Burato che, pungente come al solito, prende di mira il “cavaliere” e di articoli legati alle tendenze più attuali come nel servizio sul turismo sostenibile.

Veronalive, dunque, periodico culturale? Il suo direttore responsabile Luigi Meneghelli ama definirlo “magazine precario e folgorante, lineare e discontinuo, chiuso su di sè, ma interminabile”.

Il nuovo numero, inimitabile,  vi aspetta in edicola...

 




Data inizio: 20-08-2006
Data fine: 15-09-2006
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