Venerdì 25 agosto, ore 21.00, con replica il 26, debutta in prima nazionale assoluta all’interno delle manifestazioni dell’Estate Teatrale Veronese 2006 al Chiostro del Conservatorio Dall’Abaco “La bisbetica non domata”, rilettura in chiave moderna dell’originale shakespeariano. Il testo e la trama, che mantengono la struttura della commedia brillante pur in un’ambientazione di tipo “postatomico”, sono stati completamente riscritti da Luca Caserta, che firma anche la regia. Protagonista Isabella Caserta, nelle vesti di una Caterina indomita rivendicatrice della propria libertà.

Seguendo le rotte commerciali, alcuni viandanti benestanti e di nobili origini giungono presso la comunità del ricco Battista, dove fanno conoscenza delle sue figlie: Caterina, bisbetica e insopportabile, e Bianca, dolce e romantica. Desiderosi di sedurle per poterle sposare, i viaggiatori si fanno ospitare, dando inizio a un gioco scenico fatto di equivoci, comicità, menzogne e travestimenti che condurranno alla scena finale, un mondo alla rovescia in cui ordine e ruoli sociali saranno ridefiniti.

L’ambientazione di tipo “postatomico” propone un mondo arido e decadente, nel quale i sopravvissuti hanno costruito comunità autonome utilizzando ciò che è rimasto: agglomerati, vere e proprie roccaforti di reminiscenza medievale che sorgono come oasi in mezzo a vaste lande deserte. Gli esseri umani si sono adattati all’ambiente circostante. E’ un universo selvaggio e spietato in cui l’uomo cerca di sfruttare ciò che ha a disposizione per creare un nuovo ordine, combattendo quotidianamente per la sopravvivenza. Il cibo e le merci vengono portati da lunghe carovane che, spostandosi di villaggio in villaggio, percorrono le rotte commerciali, le uniche vie che tagliano in più direzioni le Terre Aride, popolate da contrabbandieri, predoni, criminali d’ogni genere e contaminate dalle radiazioni causate dalla guerra. Mari, oceani e laghi sono quasi del tutto scomparsi, di essi resta solamente un ricordo lontano e leggendario. Acqua e benzina sono diventate la vera merce di scambio. Il deserto diventa un “non luogo” in cui ogni direzione è possibile e nessuna ha un senso, in cui ogni posto è identico all’altro.

La forza dialogica del testo è divisa fra due poli contrapposti: da un lato la coppia Caterina-Petruccio, all’interno della quale nessuna relazione sentimentale o umana è possibile, ogni parola e gesto è espressione di una violenza verbale e fisica; dall’altro la coppia Bianca-Lucenzio, in cui tutto è sentimento, sensualità, espressione, comunicazione. Questi due poli, portati alle estreme conseguenze fino a renderli quasi caricaturali e a cui fanno da contrappunto le figure di Battista e Ortensia, incarnano la contraddittorietà di un mondo disorientato, regredito, privo di punti di riferimento, popolato da oasi-comunità autosufficienti separate da terre deserte e sterminate, in cui tutti i rapporti possibili sono racchiusi all’interno di quelle piccole mura fortificate e chi viene da fuori è visto con sospetto come minaccia, come “straniero”.
Interpreti dello spettacolo accanto a Isabella Caserta sono Elisa Bertato, Davide Menchetti, Maurizio Perugini, Oscar Vallisari, Michela Zanetti. Musiche dal vivo del gruppo Kuma Kan. Accompagnamento musicale a cura di Luca Caserta. Scene del Laboratorio Teatrale. Costumi Fiorella e Mariana Berdeaga. Luci Luca Cominacini. Coordinamento Jana Balkan. Produzione Teatro Scientifico-Teatro/Laboratorio.

TEATRO SCIENTIFICO – TEATRO/LABORATORIO
via Tommaso da Vico 9 - 37123 Verona, tel-fax 045 8031321
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.teatroscientifico.com.




Data inizio: 16-08-2006
Data fine: 26-08-2006
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