Tancredi-il-gattopardo

Martedì 4 marzo alle ore 20.30, al cinema Kappadue

regia di Luchino Visconti con Burt Lancaster , Alain Delon , Claudia Cardinale

Proiezione in versione restaurata in digitale per la prima volta si vedranno gli 11 minuti tagliati da Visconti poco prima della presentazione del film al Festival di Cannes.Il film sarà preceduto da un breve documentario con le scene inedite, ritrovate dai due autori Alberto Anile e Maria Gabriella Giannice, tagliate da Visconti dopo alcuni mesi di regolare distribuzione in sala e da allora dimenticate e mai più viste.

“Un grande inno sinfonico alla Sicilia, al suo popolo, ai suoi profumi e al suo paesaggio, alla sua bellezza e alla sua violenza. Il film è una delle più grandi esperienze visive della storia del cinema”. Così il regista Martin Scorsese ha definito “Il Gattopardo”, il capolavoro che Luchino Visconti trasse dall’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.Il mese di marzo dei Martedì del festival (organizzato dall’Ufficio Cinema del Comune di Verona) si apre con questo grande affresco storico, che prende le mosse dal maggio 1860, all’indomani dello sbarco di Garibaldi a Marsala. Il film, in programma martedì 4 marzo alle ore 20.30, al cinema Kappadue, viene proposto nella nuova versione restaurata in digitale, curata dalla Cineteca di Bologna e da Il Cinema ritrovato.A poco più di cinquant’anni dalla Palma d’oro vinta a Cannes nel 1963, “Il Gattopardo” conserva intatta quella potenza narrativa che lo contraddistingue, forte anche di quella perfetta ricostruzione storica operata da Visconti, cui dettero un contributo importante le scenografie di Mario Garbuglia e i curatissimi costumi di Piero Tosi.
Un discorso a parte meritano gli interpreti, tutti perfettamente calati nei rispettivi ruoli. Se per il protagonista, il principe don Fabrizio Salina, Visconti avrebbe voluto Laurence Olivier o il russo Nikolaj Cerkasov (che aveva lavorato con Ejzenstein nei film “Aleksandr Nevskij” e “Ivan il Terribile”), in realtà la scelta finale di Burt Lancaster si rivelò estremamente felice. Ll’attore americano (doppiato da Corrado Gaipa) riesce infatti a dare autorevolezza e credibilità a questa figura di nobiluomo, che avverte la fine di un’epoca, non solo per lui, ma anche per il suo Paese.
Eccellente il resto del cast: Claudia Cardinale, Alain Delon, Paolo Stoppa, Rina Morelli, Serge Reggiani a Romolo Valli e, in parti minori, i giovanissimi Giuliano Gemma e Mario Girotti (il futuro Terence Hill).Il film ripercorre i fermenti di rinnovamento che agitarono la Sicilia scossa dall’avvento delle truppe garibaldine. Il principe Salina intuisce l’ormai imminente fine dell’aristocrazia, di cui è uno dei principali rappresentanti, e l’ascesa di una nuova borghesia, rozza, ignorante e priva di scrupoli, che si è fatta strada con il denaro e la politica. Consapevole di quanto sta accadendo, il principe Salina concede al nipote Tancredi (Alain Delon) di arruolarsi volontario (tra i garibaldini) e di fidanzarsi con la bellissima Angelica (Claudia Cardinale), che è figlia proprio di don Sedara e che, grazie alla sua ricchezza, darà nuova linfa alle disastrate finanze di casa Salina.
A suggellare il cambiamento che ormai è nell’aria, è la grandiosa, splendida scena finale del ballo (cui Visconti assegnò una parte assai più rilevante di quanto avesse del romanzo di Tomasi di Lampedusa) in cui tutto, nonostante l’apparenza lussuosa e rilassata, parla di morte, la morte di una classe sociale, di un mondo di “leoni e gattopardi”, sostituiti da “sciacalli e iene”.
Il “nuovo”Gattopardo viene presentato in prima visione per Verona e per la prima volta si vedranno gli 11 minuti tagliati da Visconti poco prima della presentazione del film al Festival di Cannes.
Il film sarà preceduto da un breve documentario (circa 10 minuti) che contiene le scene inedite, ritrovate dai due autori Alberto Anile e Maria Gabriella Giannice, tagliate da Visconti dopo alcuni mesi di regolare distribuzione in sala e da allora dimenticate e mai più viste.


Proiezione alle ore 20.30 al Cinema Kappadue, via Rosmini 1.
Biglietti: 5,00 € intero, 4,00 € ridotto, 3,50 € over ’60.
Sito web: www.imartedidelfestival.comune.verona.it

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