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Martedì 9 giugno, ore 20,30, sala Africa dei missionari comboniani in Vicolo Pozzo, 1

I Martedì del mondo, chiudono il loro ciclo annuale (ottobre 2014-giugno 2015) proponendo una riflessione su Óscar Romero, l’arcivescovo di San Salvador assassinato il 24 marzo del 1980 e beatificato il 23 maggio scorso a El Salvador.

Alla vigilia della sua morte, l’uomo di Chiesa affermò: «Non vedo possibilità alcuna di rimanere neutrale. O serviamo la vita, o siamo complici della morte di molti esseri umani. Qui si rivela la nostra fede: o crediamo nel dio della vita, o utilizziamo il nome di Dio servendo i responsabili della morte dei poveri». All’epoca, la nazione dell’America centrale, a lungo governata da giunte militari, era in balia della guerra civile e mons. Romero scelse di denunciare le ingiustizie e i metodi di governo della dittatura.

A collocare la figura di Romero nella Chiesa salvadoregna, a delineare qual è l’eredità che il beato Romero lascia alla Chiesa universale e a ricostruire le vicende politico-sociali di El Salvador sarà la giornalista dell’Avvenire Lucia Capuzzi. La serata sarà moderata dal comboniano Venanzio Milani, coordinatore della Fondazione Nigrizia.

In occasione della beatificazione, i comboniani d’America e d’Asia hanno scritto una lettera aperta, affermando che mons. Romero «ci presenta un modello di vita e di missione, e ci ricorda che l’evangelizzazione comprende l’impegno per la liberazione integrale delle persone e dei popoli».

I Martedì del mondo sono un appuntamento di riflessione e di approfondimento frutto della collaborazione tra Fondazione Nigrizia onlus, Centro missionario diocesano e Combonifem

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