Museo_Egizio_Torino_ppGran Guardia ore 17.30, martedì: 2, 23 febbraio - 15 marzo - 5, 2  aprile 2016
 
2 febbraio quinto incontro del ciclo di conferenze promosse dal Comune di Verona –Cultura - Direzione Musei d'Arte e Monumenti e dall'Università degli Studi di Verona, Facoltà di Lettere - Corso di Laurea in Beni Culturali. L'iniziativa si avvale del supporto del Centro Iniziative Educazione Artistica e della preziosa collaborazione degli Amici dei Civici Musei d'Arte di Verona.
Quello per l'anno 2015-2016 è un programma particolarmente ricco e vario, che spazia dalla presentazione di mostre prestigiose attualmente in corso o in preparazione, all'illustrazione dei lavori per la riqualificazione e il nuovo allestimento del Museo Archeologico al Teatro Romano.
L'impegno del Comune di Verona - Direzione Musei d'Arte e Monumenti per il restauro e il riallestimento  del Museo degli Affreschi e del Museo Archeologico  trova confronto in due casi di grande interesse - la Crypta Balbi di Roma e il Museo Egizio di Torino - in cui si affronta il tema  della valorizzazione dei siti museali e  archeologici.
 
Nelle altre conferenze vengono introdotte altre tematiche quali la figura di un grande storico e critico d'arte, Rodolfo Pallucchini, e di un famoso collezionista, Paul Getty. Chiudono due interventi dedicati alla scultura.
 
1824-2015: Museo Egizio. Nuove connessioni e contestualizzazione archeologica
"Un Museo che ripensa se stesso rende con ciò solamente omaggio alla sua natura e alla sua funzione.[...] È dunque nell'ordine delle cose che il maturare e il variare delle esperienze di cultura nello scorrere dei tempi obbliga a ripensare la scala dei valori e il significato di quel che costituisce un patrimonio apparentemente eguale a se stesso. [...] il significato di una struttura di questo tipo è di continuo rinnovabile anche se materialmente essa resta la stessa: il suo accrescersi non dipende solo da ragioni in modi quantitativi, ma anche da nuovi valori che essa va acquistando".
Come evidenzia bene questo pensiero di Sergio Donadoni, il significato e gli obiettivi culturali di una collezione e la sua organizzazione cambiano nel tempo. Un museo deve necessariamente porsi la domanda di come la sua collezione può incontrare le aspettative scientifiche della ricerca e le mutate esigenze intellettuali del visitatore.
Agli inizi del diciannovesimo secolo, il Museo Egizio di Torino era uno dei principali centri dell'egittologia in Europa, promotore di progetti e attrattiva per gli studiosi; oggi, deve riguadagnare questa funzione. Il nostro nuovo museo ha interesse nell'evidenziare le connessioni tra i suoi reperti, attraverso la storia della loro scoperta, la ricontestualizzazione archeologica e la riunificazione dei corredi, le indagini prosopografiche dei tanti personaggi documentati dalle fonti scritte. È indispensabile dunque individuare i legami storici e sviluppare la rete di collaborazione con altre istituzioni culturali e scientifiche e collezioni italiane e straniere. La nostra priorità è ricreare i contesti archeologici e storici degli oggetti. La parola chiave "connessioni" esplicita la continuità tra la storia del museo e il suo presente.
 
Christian Greco, 39 anni, egittologo, è Direttore della Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino. Alunno del Collegio Ghislieri di Pavia, nel 1999 si laurea a pieni voti nell'ateneo pavese in Storia del Vicino Oriente Antico e in breve tempo consegue una seconda laurea in Egittologia a Leiden, in Olanda, dove si stabilisce. Dopo aver insegnato Lettere Classiche (in lingua olandese) nei Licei, inizia a collaborare con il prestigioso Museo delle Antichità di Leiden, e nel 2009 gli viene affidata la cura della sezione egizia, la quinta collezione al mondo per importanza. In qualità di curatore partecipa a campagne di scavo in Siria, Egitto e Sudan, pubblicando studi e risultati di una bibliografia di oltre trenta titoli in italiano, inglese e olandese. Produce undici mostre di ricerca in Olanda e all'estero (Giappone, Scozia, Spagna, Finlandia), sviluppa importanti collaborazioni internazionali, sia come membro di gruppi di ricerca sia con altri musei, fra cui i Musei Vaticani e il Louvre, e avvia il riallestimento della collezione egizia del museo. Nel 2011 assume la co-direzione della spedizione archeologica olandese a Saqqara e nel 2012 è docente universitario nei corsi di "Egyptian funerany archeology" e "Archeology of Nubia and Sudan" presso l'Università di Leiden. Dallo scorso 21 febbraio 2014 è Direttore della Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino. Dal 17 giugno 2014 è membro del Comitato Tecnico- Scientifico per i Beni Archeologici del MIBACT.
Le conferenze si tengono nella Sala Conferenze del Palazzo della Gran Guardia, in piazza Bra, e sono aperte al pubblico fino ad esaurimento dei posti disponibili.
A fine corso, con obbligo di firma, ai docenti di Educazione artistica, di Storia dell'Arte, agli studenti delle ultime classi degli Istituti Superiori, agli allievi dell'Accademia di Belle Arti e del corso di Laurea in Scienze dei Beni Culturali - Università di Verona, verrà rilasciato un attestato di frequenza valido per 2 crediti formativi universitari.
 
I seguenti appuntamenti sono fissati per:
 
Martedì 23 febbraio 2016, ore 17.30
RODOLFO PALLUCCHINI - UN MAESTRO DELLA STORIA DELL'ARTE FRA IMPEGNO ACCADEMICO E MILITANZA CULTURALE
Giuliana Tomasella
 
Martedì 15 marzo 2016, ore 17.30
LE GIOIE DEL COLLEZIONISTA. J. PAUL GETTY E IL SUO MUSEO
Davide Gasparotto
 
Martedì 5 aprile 2016, ore 17.30
LE TOMBE DEI DOGI VENEZIANI, DAL 1355 AL 1413
Silvia D'Ambrosio
 
Martedì 26 aprile 2016, ore 17.30
UN ARTISTA DI CORTE NEL TRECENTO PADANO: BONINO DA CAMPIONE
Laura Cavazzini
 
Per informazioni:
Museo di Castelvecchio - Corso Castelvecchio 2 - 37121 Verona
Telefono 045 8062611 fax 045 8010729
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