19 giugno 2008 ore 21
Teatro Romano - Regaste Redentore 2 Verona
Enrico Rava (tromba ), Stefano Bollani (pianoforte)
È il duo più acclamato e richiesto dai festival del jazz italiani. D’altra parte la notorietà e il successo del trombettista Enrico Rava e del pianista Stefano Bollani hanno ampiamente superato i confini della cerchia degli appassionati, e non da oggi. A Verona presenteranno il cd The Third Man, pubblicato l’anno scorso dalla prestigiosa etichetta ECM: un lavoro che è stato recensito in modo lusinghiero da tutte le testate di settore e non. Vi si ascoltano pezzi originali, una trasognata Estate di Bruno Martino e splendide interpretazioni di Antonio Carlos Jobim e Moacir Santos. Ha scritto il critico Luca Conti: «Questo è un lavoro ad alto contenuto emotivo, un viaggio nella memoria in cui Rava e Bollani lasciano riaffiorare le reminiscenze più disparate». I due peraltro non sono certo al loro primo incontro, anzi il “fenomeno” Bollani, venne scoperto proprio da Rava che più di dieci anni fa ne divenne uno dei principali sponsor. Se la storia è dalla parte di Enrico Rava, tra i pochi jazzisti italiani a farsi conoscere in Europa e negli Stati Uniti sin dalla fine degli anni Sessanta,
Serata Fred Buscaglione a cura di Enrico de Angelis
per la rassegna:
Criminalmente belle
Il direttore artistico del Premio Tenco, Enrico de Angelis, ci guiderà alla riscoperta dell’opera del grande Buscaglione, con l’ausilio di preziosi filmati d’epoca. La serata fa parte di un trittico dedicato ai grandi cantautori italiani degli anni ’50, che proseguirà in maggio con serate dedicate a Renato Carosone e Domenico Modugno.
Le canzoni dei grandi cantautori anni '50 Si usa far decorrere le espressioni "cantautore" e "canzone d'autore" dagli anni Sessanta, ma ciò non corrisponde alla realtà. Nel decennio più strapazzato (giustamente) della nostra canzone, gli anni Cinquanta, non saranno esistite scuole e grandi movimenti di tendenza, ma alcune singole strepitose personalità sì: parliamo di Fred Buscaglione, Renato Carosone, Renato Rascel, Domenico Modugno... La nuova edizione del ciclo di proiezioni musicali curato come sempre per il Mazziano da Enrico de Angelis vuol fare giustizia di tali dimenticanze proponendo tre serate dedicate a questi artisti geniali e innovativi. Si comincia il 30 aprile con Fred Buscaglione, per proseguire con i due mercoledì successivi, 7 e 14 maggio
al Centro Mazziano
30/04/2008 - ore 21
Oltre al campione Eddy Merckx, saranno presenti il vicepresidente e assessore allo Sport della Provincia di Verona Antonio Pastorello, il sindaco di Brentino Belluno Virgilio Asileppi e il presidente provinciale della Federazione Ciclismo Gianluca Liber.
Il vicepresidente Pastorello ha consegnato a Merckx il “Cangrande della Provincia”, il riconoscimento ufficiale assegnato a chi si è distinto nel proprio campo, in questo caso al miglior ciclista di tutti i tempi con 525 vittorie su 1800 gare su strada disputate.
Presenti all'incontro i sindaci del territorio interessato e rappresentanti della Polizia Municipale e della Protezione Civile.
domenica 9 dicembre, a partire dalle 19.30
A Verona il Concerto di Natale 2007
Per quanto riguarda la lirica, saranno rappresentati due titoli verdiani, prima tappa della lunga marcia di avvicinamento verso il traguardo del 2013, bicentenario della nascita di Verdi: Oberto, Conte di San Bonifacio - con cui il musicista di Busseto si presentò per la prima volta al pubblico e che fu rappresentata con successo alla Scala di Milano il 17 novembre 1839 – e Attila, scritta per la Stagione di Carnevale del 1846 del Teatro La Fenice di Venezia.
L’allestimento di “Oberto” è quello raffinato di Pier’Alli per il Macerata Opera Festival ripreso dalla Fondazione Arena che lo ha affidato al direttore d’orchestra Antonino Fogliani (quest’anno ospite anche del Teatro alla Scala per Maria Stuarda di Donizetti) e alla straordinaria voce del basso Michele Pertusi affiancato dal tenore Fabio Sartori e dal soprano Amarilli Nizza.
Attila, invece, sarà proposto in un nuovo allestimento curato dagli artisti francesi Georges Lavaudant e Jean Pierre Verger e diretto da Stefano Ranzani. Anche in questo caso le voci sono prestigiose: Orlin Anastassov per il ruolo del titolo e Maria Guleghina (apprezzatissima Abigaille nel recente Nabucco areniano) che sarà Odabella.
Ad aprire però la Stagione Lirica il 25 gennaio, sarà un’opera moderna, Nixon in China di John Adams, il compositore americano più eseguito e rappresentato d’oggi, grazie al suo
Lunedì 18 a Corte Mercato Vecchio, appuntamento con
lo strepitoso repertorio del pianista Thelonius Monk, interpretato dal quintetto
guidato dall’istrionico pianista ALEXANDER VON SCHLIPPENBACH che,
lasciato da parte l’idioma della free music, affronta filologicamente con il
progetto MONK’S CASINO le composizioni di uno dei “grandissimi” della
musica del ventesimo secolo.
Martedì 19 al Teatro Romano: un doppio set che prevede il NUOVO OTTETTO ITALIANO, formazione composta da alcuni “vecchi leoni” come Gianni Cazzola e Gianni Basso e da più giovani musicisti che ripropone il suono inconfondibile dell’Ottetto di Oscar Valdambrini che fece la storia del jazz italiano a partire degli anni Cinquanta, e di seguito lo straordinario concerto