Le voci di dentro inaugura martedì 5 novembre al Nuovo la stagione 2013-14 del Grande Teatro. Protagonista e regista di questo allestimento che ha avuto e continua ad avere grandissimo successo in Italia e all’estero, è Toni Servillo. Accanto a lui, il fratello Peppe, voce degli Avion Travel, all’esordio in teatro.
La stagione 2013-14 del Grande Teatro inizia all’insegna della napoletanità con un autore, Eduardo De Filippo, che è stato uno dei massimi esponenti della cultura italiana del Novecento, e un attore, Toni Servillo, che nell’ultimo decennio ha raggiunto fama internazionale sia in teatro che al cinema. Il primo appuntamento della rassegna di prosa organizzata dal Comune di Verona con Unicredit come main sponsor, con il contributo della Provincia di Verona e in collaborazione con il Teatro Stabile di Verona, è con Le voci di dentro in programma al Teatro Nuovo martedì 5 novembre alle 20.45 nell’allestimento dei Teatri Uniti, del Piccolo Teatro di Milano -Teatro d’Europa e del Teatro di Roma.
È la seconda volta che Toni Servillo affronta (nel duplice ruolo di protagonista e regista) il repertorio, a lui molto caro, di Eduardo. La prima volta fu con Sabato domenica e lunedì accolto con entusiasmo in tutto il mondo e andato in scena al Nuovo nel 2005 sempre nell’ambito del Grande Teatro. Oltre a un cast affiatato, per Le voci di dentro (scritta in italiano e dialetto napoletano) Servillo ha voluto accanto a sé il fratello Peppe, voce della Piccola Orchestra Avion Travel, che sarà suo fratello anche nella finzione scenica. Questo è il suo primo ruolo come attore di teatro. Lo spettacolo approda a Verona sulla scia del notevole successo ottenuto nelle tournée in Italia e all’estero: tra le tappe principali, Marsiglia, capitale europea della cultura 2013, dove ha debuttato lo scorso marzo, Chicago dove ha rappresentato l’Italia nell’Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti, e San Pietroburgo.
Scritta di getto nel 1948, Le voci di dentro (inserita nella raccolta Cantata dei giorni dispari e considerata la più surreale tra le commedie di Eduardo per quel suo continuo rimando tra sogno e realtà) è un atto di accusa contro l’indifferenza e il crollo dei valori morali nella società italiana di quegli anni. Dietro il desiderio della ricostruzione conseguente alla fine della Seconda Guerra Mondiale si cela un’umanità che vive di sospetti, delazioni, cattiveria. In queste condizioni è molto difficile comunicare e forse non ne vale neppure la pena perché tanto nessuno ascolta. Amara conclusione, questa, cui giunge Zi’ Nicola, personaggio emblematico della storia, che da tempo rifiuta di parlare e si esprime con un linguaggio muto, un suo codice personale, basato sullo scoppio di mortaretti. Con Zi’ Nicola vivono i fratelli Alberto (Toni Servillo) e Carlo (Peppe Servillo) che allestiscono feste di piazza. Quando l’amico Aniello Amitrano scompare, Alberto non esita ad accusare i vicini di casa, i Cimmaruta, che lo avrebbero ucciso facendo poi sparire il cadavere. Ma le prove dell’omicidio non si trovano e ben presto Alberto si rende conto che il delitto non è mai avvenuto, semplicemente perché lui…lo ha solo sognato. A quel punto vorrebbe ritrattare ma ormai si è messo in moto un meccanismo che è impossibile arrestare e che svelerà ancora di più la grettezza dei singoli individui, compreso lo stesso Carlo pronto ad approfittare delle difficoltà in cui si trova il fratello Alberto.
«Le voci di dentro – spiega Toni Servillo – è la commedia dove Eduardo, pur mantenendo un’atmosfera sospesa tra realtà e illusione, rimesta con più decisione e approfondimento nella cattiva coscienza dei suoi personaggi, e quindi dello stesso pubblico».
Dopo la “prima” di martedì, lo spettacolo replica tutte le sere sino a sabato 9 (sempre alle 20.45) mentre l’ultima recita, domenica 10, è alle 16.
Come in passato, nei giovedì di spettacolo i protagonisti del Grande Teatro incontreranno il pubblico: il primo appuntamento, giovedì 7 alle 17.00 al Teatro Nuovo, con gli interpreti delle Voci di dentro, sarà condotto dalla giornalista Betty Zanotelli. L’incontro sarà preceduto (alle 16.45) da un “invito alla visione” a cura di Simone Azzoni. L’ingresso è libero.
Foto Antonella Anti
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