
Il progetto teatrale di Ippogrifo Produzioni intitolato provocatoriamente Tutta colpa di EvA torna in scena con una breve tournee che tocca sette città e quattro provincie. Dal 22 novembre, prima data, a Negrar attraversando le province di Trento, Vicenza e Padova che chiudersi a Verona il 29 novembre. Gli spettacoli sono sostenuti dagli Assessorati locali dedicati alla Cultura ed alle Politiche sociali. San Martino B/A e i due appuntamenti trentini sono inseriti nella rassegna teatrale del luogo, che vantano cartelloni prestigiosi.
Ippogrifo Produzioni sostiene con questo progetto l'attività di Telefono Rosa, con particolare attenzione alla sede veronese, che parteciperà tramite la presenza delle sue rappresentanti alle rappresentazioni veronesi.
IL TESTO:
Cuore della commedia, cinica ed acida, è lo stalking e il mobbing che inusualmente vengono affrontati secondo la visione del carnefice, con il quale il pubblico entra immediatamente in empatia affettiva. Il reato dello stalking infatti è molto più complesso della semplice definizione legislativa e in questa piece appare evidente al pubblico, quasi come uno schiaffo, quanto sia facile compiere apologia di reato nelle nostre vite quotidiane, tra le nostre scrivanie, al bar.
Autore del testo il capitano di Ippogrifo, Alberto Rizzi, che si dedica nuovamente, dopo la fortunata esperienza de L'elefante bianco, alle menzogne indagando in questa opera, con occhio lucido e fermo, le ossessioni di cui è gravato l'amore nelle sue più bieche degenerazioni.
Vittime e carnefici si incontrano e sottilmente si scontrano e confondono in una trama avvincente raccontata con il consueto ritmo serratissimo degli irresistibili dialoghi di Rizzi, parole taglienti e pensieri ironici ma spietati che tengono lo spettatore coinvolto fino all'ultima battuta senza lasciarlo tornare a casa con risposte scontate quanto piuttosto con domande e dubbi scottanti.
TRAMA:
Tutta Colpa di EVA è una commedia dalle tinte forti, decisa e efficace, che parla di menzogne e di amore, totalmente scevra di banalità e di scontati pre-giudizi.
Ambientato nell'ufficio dirigenziale di una galleria d'arte, la commedia si apre dipingendo il rapporto viscerale tra i due titolari: Roberto (Alberto Rizzi), un uomo colto, raffinato, refrattario a sentimentalismi e ad ogni forma di eccesso, e Marta (Francesca Botti) una donna capace, forte, diretta, passionale. Tra i due il fantasma della segretaria, licenziatasi da poco, e le selezioni della nuova assistente per la galleria. Viene assunta SvEva (Chiara Mascalzoni), ragazza giovane e perbene in cerca di lavoro e di una opportunità per sfondare. Tra un'inaugurazione e lo studio di nuovi progetti appare l'ex fidanzato di SvEva, Leo (Diego Facciotti), ed emergono direttamente o indirettamente le dinamiche più profonde, sottili e nascoste tra i personaggi. Stalking e violenze fisiche e verbali, crudeltà espresse o raccontate, dove identificare con certezza vittime e carnefici risulta sempre più complesso mano a mano che l'opera prosegue nel suo racconto.
CALENDARIO: