- 1982

Verona perlustrazione non stop1960 - 1980: Cassini, Legnaghi, Meloni, Olivieri, Zanon, 14 marzo - 30 aprile 1982

- 1983

Verona perlustrazione non stop 1960 - 1980
L'occhio fotografico: Bassotto, Brenzoni, Campara, Dal Gal, Dolfo, Rossi, Tommasoli, 5 febbraio 1983 - 12 marzo 1983,

Verona perlustrazione non stop: Casari, Chiecchi, Degani, Martinelli, Robotti, Tenuti,19 marzo - 17 aprile 1983, Palazzo della Gran Guardia, Verona

Verona perlustrazione non stop: Arduini, Bogoni, Girardello
20 novembre - 15 dicembre 1983, Palazzo della Gran Guardia, Verona

- 1984
Verona perlustrazione non stop: Bonamini, Fontana, Martinelli
24 novembre - 31 dicembre 1984, Palazzo della Gran Guardia, Verona

- 1985
Verona perlustrazione non stop: Mutinelli, Nalin, Testa, Verdi
16 novembre - 15 dicembre 1985, Palazzo della Gran Guardia, Verona

- 1987

Verona: permanenze della scultura, 5 giugno - 4 luglio 1987, a cura di LuigiMeneghelli, Alessandro Mozzambani, Agorà, S. Giovanni Lupatoto, Verona


- 1988

Verona: permanenze della pittura, 29 aprile - 28 maggio 1988, a cura di Francesco Butturini, LuigiMeneghelli, Alessandro Mozzambani, Agorà, S. Giovanni Lupatoto, Verona

Verona: permanenze della fotografia, 25 novembre – 24 dicembre 1988, a cura di Giuseppe Brugnoli, Alessandro Mozzambani, Michael Haggerty, Agorà, S. Giovanni Lupatoto, Verona


2002

Scultori a Verona 1900 – 2000 , 8 febbraio 2002 – 31 marzo 2002 , Palazzo Forti, Verona, e  30 novembre 2001 – 31 marzo 2002, Officina d'Arte, Verona

La formazione di una collezione permanente. Collezione civica. Acquisizoni e donazioni recenti
dal 26 ottobre 2002

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Archivio Artisti Veronesi

 

Archiviare, catalogare, collezionare. Non è solo un tentativo di dare ordine ai frammenti della storia: è soprattutto un modo per prelevare e assemblare figure, date e dati, trasformandole in nuove visioni e costruzioni del mondo. Con l'avvento di internet poi informazioni e ricordi vengono catalogati in cartelle e sottocartelle a cui si può accedere e continuare ad aggiungere materiali. Per cui essi risultano perennemente attivi e in trasformazione. Siamo consapevoli che l' “Archivio Artisti Veronesi” non può offrire personaggi capitali della Storia dell'Arte, ma un tessuto di presenze minoritarie. Presenze che però hanno attraversato i grandi crocevia della ricerca, lavorando “fianco a fianco” con importanti Maestri. Così esso da puro elenco di nomi si fa tessuto di storie, intreccio di vite, inventario di conoscenze. E invita “il lettore” a non limitarsi a mettere insieme i vari tasselli relativi a un singolo artista, ma a creare molteplici connessioni di senso, di memorie e di racconti potenziali.

 
L'impianto dell'Archivio prende in considerazione gli “artisti” a partire da quelli nati verso la fine del 1800 e che sono stati attivi nel XX° secolo, fino a raggiungere quelli che stanno emergendo oggi. Si parte da artisti come Angelo dall'Oca Bianca (Verona 1858 – 1942) che, se confrontato ad un altro artista italiano

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Federico Chiecchi nasce a Verona il 12 novembre 1925. Diplomato all'I.T.C., nel 1943 lascia l'università per la resistenza. Nel 1955 anno della sua entrata nella fabbrica dell'arte, si è posta la classica domanda: " che cos'è l'arte?". A partire dal 1956/57 la sua ricerca si sviluppa illimitatamente, in diverse direzioni.

Da un lato all'interno dei concetti primari di spazio e di tempo per modificare le idee di quadro (pittura) che da oggetto unico, finito, si trasforma in spazio-tempo a più dimensioni psicofisiche.

Dall'altro verso i dogmi e le chiusure storiche del movimento Moderno, tipiche anche degli anni Cinquanta e Sessanta, per determinare la loro trasformazione in pensiero aperto e antidogmatico, cioè PLURMODERNO.

Tale insieme di concetti e riferimenti l'ha riunito in un sistema di relazioni aperte- legato alle sue personali necessità di ricerca che ha denominato: saggio di estetica quantistica (catalogo 1/1960, galleria Ferrari).

Alcuni dei più importanti scritti della sua visione quantistica della realtà sono pubblicati sui cataloghi della Galleria Ferrari dal 1960 al 1966 (cataloghi dal n. 1 al n.75). ..."Attraverso questi cataloghi, in Italia (e fuori), si sono conosciute le esplosive intemperanze culturali (dovute ad una carica psicologica a dir poco prodigiosa) di Federico Chiecchi, un artista su cui un giorno, per debito di onestà, bisognerà che ognuno di noi,

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veneri2_copia

 

Artista nato a Verona nel 1943 Giancarlo Veneri ha operato sul territorio nazionale dal 1964 fino alla sua morte, nel 2007, attraversando le correnti più rappresentative e utilizzando tutti i mezzi espressivi messi a disposizione da un quarantennio pieno di sensibili mutamenti.
Indagatore della Pop Art dal 1966 al '68 e testimone dell’arte povera dal 1968 ai primi anni '70, ha offerto il suo contributo disincantato ai movimenti più vitali dell’epoca spaziando dalla pittura alla scultura, dall’happening all’audiovisivo,  con incursioni nel mondo della scenografia teatrale, dell’illuminotecnica, del fumetto e della grafica, concedendosi ad ogni linguaggio e tecnica con incontaminata generosità.
Al primo periodo fortemente improntato a una visione critica della società ha opposto negli anni a seguire un mondo poetico quasi intimista, permeato da uno sguardo fanciullesco commosso e ironico.
Il tema delle nuvole, caratteristico delle prime pulsioni dialettiche, si è andato stemperando nella rapida successione degli alberi, nella serialità mai ripetuta dei cuori, per concludersi nella sequenza spinosa dei cactus, raffigurati ed esposti per la loro infinita singolarità.


 

BREVE CATALOGO OPERE


02_sono_una_ragazza_y_y          13_installazione_gommapiuma_cavo_dacciaio          17_BARCA
Sono un ragazza yè-yè 1967                          Installazione gommapiuma-cavo d'acciaio 1968                                 Happening "La barca" 1969

...Veneri lavora sul diverso e il separato. Questa è una tattica comune alla maggior parte delle
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gianmaria_colognese_r

 

Nato a Verona nel 1947, si laurea in architettura a Venezia nel 1972. È attivo come architetto, designer, pittore e scultore. Dal 1974 svolge l'attività di architetto, designer e artista. Partecipa a mostre personali e collettive in Italia e all'estero. Dal 1994 è docente presso l'Accademia di Belle Arti "G. B. Cignaroli" di Verona, dove dal 1998 è titolare della cattedra di Plastica Ornamentale ed è stato vice direttore per gli aa.aa. 1998/99 e 2002/03. Dal 1996 è corrispondente della rivista "Artigianato".

 Nel 2001 fonda con due colleghi la Scuola di Design approvata dal MIUR. Attualmente è coordinatore della Scuola di Design e vi insegna Tipologia dei materiali, Design, e Architettura degli Interni. Dal 1989 è presente nelle mostre culturali di "Abitare il tempo" in qualità di autore e curatore. È invitato come relatore a convegni. Suoi lavori sono stati pubblicati su quotidiani, riviste, cataloghi e libri italiani ed esteri. Sue opere sono nelle seguenti collezioni: Fondazione Domus per l'Arte Moderna e Contemporanea; sedi del Gruppo Manni e della Ditta Biondani s.r.l. (Vr); Parco Hotel Bellevue San Lorenzo (Malcesine); parco sculture Ditta Menin (Tv); nella collezione del Gabinetto Stampe e Disegni del Museo di Castelvecchio (Vr); Pinacoteca Civica del Comune di Russi; collezione piccoli formati del MAGI 900, Pieve di Cento

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Andreina Robotti è stata un'artista che ha avuto il consenso della critica più attenta (da Buzzati a Marchiori, da Mozzambani a Mussa, a Neri Pozza) e negli anni roventi dell'azione politica femminista, ha stretto un sodalizio con figure come Gina Pane, Ketty La Rocca, Marina Abramovich, Rebecca Horn, ecc. Un'artista che ha partecipato a quel magma creativo che Lea Vergine ha definito "felice e bizzarro" e Romana Loda "dolcemente straniante" e, forse, ingiustamente dimenticata dalla sua città.

Cenni biografici

Nata a Iseo (Brescia) il 31/07/1913. Con il nome di Andreina Antonioli, ha passato l'infanzia e la gioventù a Siena, dove ha frequentato l'Accademia di Belle Arti e ha imparato a conoscere Duccio, Simone Martini, Lorenzetti e dove ha conosciuto e sposato Pietro Robotti diventando per tutti Andreina Robotti. E' morta a Verona il 31/12/1996.

Principali mostre personali

1950 - Verona - Hotel San Lorenzo
1953 - Verona - Hotel San Lorenzo
Verona - Galleria R
1970 - Verona - Galleria Grafica Uno
1971 - Novara - Galleria Del Cortile
1972 - Milano - Galleria Angolare
1973 - Verona - Galleria Studio La Città
Valdagno - Galleria Centro d'Arte
Vicenza - Galleria Il Palladio
Verona - Galleria Studio La Città
1974 - Frankfurter am Mein - Studio Smaro
Berlino - International Kunstmesse
Essen - Erden Simonave
1975 - Verona - Galleria Studio La Città
1976 - Amsterdam - Istituto Italiano di Cultura per i Paesi Bassi
1983 - Verona - Palazzo della Gran Guardia, Perlustrazione non stop, 1960-1980
Principali mostre collettive
1949 Biennale di Verona - Triennale di
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