DAL GRANDE FIUME ALLA FALESIA
Riflessi di quotidianità tra le popolazioni del Sahel

Chiude domenica 9 settembre 2007 la mostra fotografica inaugurata il 15 giugno dal titolo  “Dal grande fiume alla falesia”,  un itinerario fotografico in bianco e in nero che ben riesce a colorare l’immagine dell’Africa. Più che dall’evidente contesto di precarietà ambientale e povertà materiale, si è attratti dalla sensazione che tutti i personaggi ritratti facciano parte di un’unica grande famiglia. Un vincolo che nasce dalla medesima condizione condivisa, dal senso di comunità e di solidarietà che da essa scaturisce e dal legame ancestrale con gli antenati.
Il percorso fotografico conduce dal ‘grande fiume’, il Niger – testimone degli
antichi e potenti imperi africani del Ghana e del Mali - all’imponente falesia di
Bandiagara abitata dai Dogon, gruppo etnico noto per aver saputo preservare la
propria ricchezza culturale e artistica, espresse nell’affascinante mitologia e in
oggetti artistici e strutture architettoniche uniche.
Marcello Selmo, di Arzignano-Vicenza, noto per le sue precedenti esposizioni
focalizzate sui suoi viaggi di conoscenza in America Latina e in Asia, offre in
quest’occasione una profonda ed intensa lettura di alcune popolazioni del Sahel
africano.




Data inizio: 05-09-2007
Data fine: 09-09-2007
Orario: ma-sa 9.00-12.30; 14.30-17.30 do e festivi 14.00-18.00
Luogo: Museo africano - CCA Missionari Comboniani
Indirizzo: Vicolo Pozzo, 1 - 37129 Verona
Link: www.museoafricano.org
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Telefono: 045 8092199
Fax: 045 8092291
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 inaugurazione venerdì 24 agosto alle ore 19.00   della mostra fotografica “Portraits in black. Ritratti in nero”


dal 24 agosto al 23 Settembre 2007.

fotografie di Marco Ambrosi, Matteo Danesin e Aldo Sodoma
mostra a cura di Gigliola Foschi

La rassegna, curata da Gigliola Foschi, ha preso avvio ancora nel novembre del 2006 grazie all’intervento di due principali promotori: il Comune di Verona e il Comune di Padova che attraverso i rispettivi Assessorati alla cultura hanno affidato a due prestigiose realtà quali il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri a Verona e il Centro Nazionale di Fotografia a Padova la realizzazione di questo interessante progetto. La mostra, presenta il reportage fotografico di tre autori veneti: Marco Ambrosi, Matteo Danesin, Aldo Sodoma, membri del collettivo Zoo_Com, che hanno indagato la realtà degli immigrati africani aderenti al cristianesimo pentecostale, in particolare ghanesi e nigeriani residenti a Verona e nella sua provincia.

Le chiese evangeliche pentecostali, emerse dal mondo protestante, formano oggi un movimento mondiale di proporzioni enormi, con centinaia di milioni di credenti in continua crescita, soprattutto in America Latina, Estremo Oriente e Africa.

La mostra cerca di rappresentare la comunità di immigrati con una visione che eviti stereotipi, ma mostri, invece, il contesto di un’identità e di una

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31 agosto - 9 settembre 2007
Bruno Prosdocimi: Giulietta e Romeo
In mostra una serie di disegni realizzati per "Zulieta e Romeo", un poema dello scrittore veronese Vittorio Bettelloni (1840-1910), ennesima versione della romantica storia d'amore. Prosdocimi presenta anche ritratti, o meglio caricature, di noti interpreti dell'opera di William Shakespeare, attori e ballerini: da Carla Fracci a Gabriele Lavia, da Roberto Bolle a Riccardo Cocciante.

Numerosi anche i "ritratti" dei giovanissimi attori interpreti dell'opera di Cocciante che a breve sarà riproposta in Arena.


15 - 30 settembre 2007
3a Biennale Nazionale d'Incisione "Giuseppe Polanschi"
Omaggio a Gino Carrera




Data inizio: 10-07-2007
Data fine: 30-09-2007
Orario: variabile: 16/20 e 15,30/19
Luogo: Corte Torcolo
Indirizzo: Cavaion Veronese
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Fino al 30 settembre 2007


La mostra, curata da Margherita Bolla e allestita da Eleonora Boaro, ha prevalente intento didattico e indirizza l’attenzione, come le precedenti, su reperti normalmente conservati nei depositi e nella maggior parte dei casi mai visti dal pubblico. In questa occasione sarà presentata una selezione dalla raccolta di vasi in bronzo del Museo precedenti il periodo romano, restaurati con il contributo della Regione del Veneto. Per meglio illustrare i contesti di ritrovamento di questo vasellame, considerato di pregio nel mondo antico, saranno in esposizione la ricostruzione di una tomba di Valeggio sul Mincio e parte del corredo dell’importante tomba principesca con carro, rinvenuta a Lazisetta presso Santa Maria di Zevio poco tempo fa.

Hanno anche collaborato alla realizzazione il Centro Ambientale Archeologico-Museo Civico-Pianura di Legnago, Dante Marcori e Maurizio Verdolini.

La visita all'esposizione è compresa nel biglietto d’ingresso al Museo; verrà predisposto un percorso didattico (usufruibile gratuitamente da parte delle scuole del Comune di Verona, fino ad esaurimento della disponibilità): info e prenotazioni tel. 045 8000804; fax 045 8000466; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; www.didamusei.it.











Data inizio: 18-08-2007
Data fine: 30-09-2007
Orario: lu. 13.30-19.30 - da ma. a do. 8.30-19.30
Luogo: MUSEO ARCHEOLOGICO AL TEATRO ROMANO
Indirizzo: Regaste Redentore 2 Verona
Telefono: 045/8000360
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 Dal 25 marzo 2006 è esposta in modo permanente la collezione della Galleria d'Arte Moderna Palazzo Forti. Da Francesco Hayez a Cindy Sherman, da Guido Trentini a Vanessa Beecroft, da Felice Casorati a Giulio Paolini, le opere di artisti ormai consolidati nella storia dialogano con le realtà culturali in atto. La collezione non segue itinerari cronologici né tendenze storico-artistiche, bensì si articola secondo quattro sezioni- spazio, oggetto, volto e corpo - che propongono un modo attuale e problematico di riflettere sull'arte degli ultimi due secoli, sulle continuità e discontinuità che costituiscono il terreno scosceso ed emozionante su cui si è mossa.
La "figura" centrale sottesa al percorso espositivo è la consapevolezza dell'uomo contemporaneo di accettare la sfida della sua epoca: di muoversi cioè in quello spazio e in quel tempo infiniti che si nascondono dietro lo sguardo con cui il mondo e i suoi misteri si presentano all'esperienza dell'amore e del tormento, della vita e della morte, dell'ansia e della speranza.
Palazzo Forti ha di fatto contribuito, di mostra in mostra, ad un rinnovamento degli schemi attraverso cui considerare la Storia dell'Arte, anticipando le esperienze culturali di altre sedi europee tra le più attive e prestigiose, dalla Tate di Londra al Centre Pompidou di Parigi. Si è trattato insomma di non dare per scontata la griglia

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Dal 8 luglio 2007 al 13 gennaio 2008

Questa mostra è realmente imperdibile.Per più ragioni.
Perché presenta, per la prima volta al di fuori dei territori della ex Jugoslavia il meglio del meglio delle eccezionali raccolte archeologiche del Museo Nazionale di Belgrado; raccolte che dai tempi della recente guerra degli anni 90 del Novecento sono custodite all’interno di camere blindate e che torneranno ad essere esposte nella capitale serba solo dopo il 2010, quando il Museo di Belgrado sarà di nuovo accessibile, dopo radicali restauri.
Poi, perché molte delle 250 opere esposte in mostra meriterebbero, da sole, un viaggio ad Adria: ad essere stati concessi dal Museo serbo non sono, infatti, i reperti minori, ma i veri capolavori delle collezioni Greca e Romana, opere sicuramente non prestabili in altra occasione, patrimonio unico della storia della Nazione.
E infine perché la grandiosa esposizione celebra l’apertura – attesa da cinque anni – della ricchissima Sezione Etrusca del museo che la ospita, ovvero il Museo Archeologico Nazionale di Adria. Un Museo che in questi anni, grazie ai fondi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed Ambientali, de Il gioco del Lotto e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, è stato completamente rinnovato, oltre che ampliato. La nuova Sezione Etrusca, che si unisce

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