Questa personale milanese di Manuela Bedeschi, vicentina ma operante a Verona, testimonia principalmente uno degli interessi costanti del lavoro dell’artista, quello legato alla fisionomia dello spazio espositivo, alla sua investigazione: così l’opera, invece che essere ospitata nelle stanze o sulla parete, diventa uno strumento rivelatore di un nuova fisionomia dell’ambiente. Parete e pavimento diventano protagonisti della scena, con una particolare attenzione dedicata all’angolo, il luogo origine delle coordinate spaziali.

Per questa invasione/individuazione dello spazio Bedeschi adotta prevalentemente materiali ormai entrati nell’attrezzatura consolidata della ricerca artistica come il neon e il plexiglass: si tratta di una scelta nella consapevolezza della loro storia nell’arte del Novecento, per questo spogliata da eventuali antagonismi con altri strumenti espressivi, motivata principalmente dalla loro qualità non illusoria ma di segnale per una lettura non affrettata.

Ma il tema dello spazio abitato, della casa, con tutti gli aspetti evocativi che il soggetto comporta compreso il suo arredo, costituisce una costante nel lavoro tanto ambientale quanto oggettuale dell’artista, presente in esposizione da una ridotta selezione, nel quale sono “catturati” e trasformati oggetti, figure, materiali, anche parole dal quotidiano, racchiusi in un spazio senza tempo.

Il pieghevole, corredo alla mostra, ospita un intervento di Alberto Veca

Catalogo in galleria.




Data inizio: 14-09-2006
Data fine: 14-10-2006
Luogo: Milano, Cavenaghi Arte
Indirizzo: via San Gregorio 25 - 20124
Email: cavenaghi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Telefono: 02.20240271
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