Gao Brothers (Gao Zhen e Gao Qiang)
The Utopia of Art
Dopo aver conquistato il pubblico mondiale i Gao Brothers, protagonisti dell’avanguardia artistica cinese, per la loro prima personale italiana, propongono 20 grandi stampe fotografiche, 3 sculture (una Miss Mao N.2 di 2.10 metri d'altezza!) e un video-documento del loro percorso di artisti performer.
Le loro opere offrono una visione cruda dei problemi pratici che le persone comuni affrontano ogni giorno. Gli scatti dei Gao Brothers sono specchi, saggi fotografici della condizione attuale dovuta alla straordinaria crescita della Repubblica popolare. Come volumetti sono da leggere nella loro simbologia, fitta di richiami alla storia politica e sociale cinese.
Mao Zedong è poi il bersaglio della mastodontica opera scultorea che campeggia al centro della prima sala espositiva. Una Miss Mao na2 (2006), ovvero un cartoon mostruoso un po’ Lolita un po’ Mickey Mouse, rosso lacca che catalizza l’attenzione. Il naso da Pinocchio e il seno ipertrofico che sfoggia l’ex dittatore sono connessi con il ruolo di bugiardo colpevole di aver ingannato e cannibalizzato i suoi figli. Il codino, u n richiamo al periodo Manciù, trasforma l’eredità del passato prima in un idolo mostruoso simbolo della catastrofe, poi nell’opera più censurata di tutta al Cina. Miss Mao non è tuttora ammessa nelle esposizioni pubbliche dalle autorità cinesi. Oltre alla versione gigante, in mostra anche due preziosi idoletti alti 30 cm: silver e golden Miss Mao na 1.
Infine, il risultato di politiche dissennate e del rapido passaggio ad un capitalismo esasperato, fanno da sfondo alle immagini delle serie The forever Unfinished Building (2002), Silent Space (2002), Two girls and nine Boys (2002). in cui un grattacielo in costruzione e mai completato si fa scenario di performance della coppia creativa o di altri artisti loro amici che nudi o vestiti esprimono l’infinita solitudine e l’isolamento del presente. L’immagine dal titolo Zebra Crossing esemplifica il prevalere del progresso e degli edifici infiniti sulla natura.
Contraltare a questo vuoto emotivo, le figure stipate, tra cui gli artisti stessi, nelle immagini denominate Sense of Space (2000). Costrette in spazi del volume inferiore al proprio, i corpi continuano a provare sentimenti umani, quali ansia, attesa e dolore, ma senza riuscire a comunicarlo. Gli occhi chiusi esprimono l’assopimento del dialogo e delle relazioni.
Persino un abbraccio diviene utopia. Uno dei temi ricorrenti delle loro performance è infatti The Utopia of 20 minutes Embrace (2000), o 20 People paid for hug (2000) . Nel video proiettato alla Boxart l’intera impresa che avvicina lentamente le coppie di persone pagate per abbracciarsi, come se la realtà, una volta ancora, non fosse altro che un palcoscenico.
mostra sucessiva
dal 6 ottobre al 7 novembre 2007
Hermann Nitsch
Data inizio: 30-06-2007
Data fine: 29-09-2007
Orario: 10,00/12,30 - 15,30/19,30 - chiuso domenica e lunedì
Luogo: Galleria BoxArt
Indirizzo: via dei Mutilati 7/a
Telefono: 0458000176