dal 20 ottobre al 3 febbraio 2008


Una ottantantina di dipinti, compresi alcuni straordinari capolavori, formano un percorso, un appassionante viaggio, nella pittura italiana degli ultimi cinque secoli. L' importanza della mostra è dovuta sia alla qualità in senso assoluto delle opere esposte, ma anche al fatto che la maggior parte di queste opere varcano per la prima volta i confini della Russia per tornare ed essere ammirate dove sono state concepite e realizzate: in Italia.


Dopo una introduzione al Museo Pushkin (il più importante di Mosca), il visitatore è accolto in una prima sezione rinascimentale e manierista, vera e propria antologia della pittura del XVI secolo. Giulio Romano e Bronzino, la cui La Madonna col Bambino e san Giovanni Battista, scelta per l'immagine guida dell'evento, ci immettono nella cultura romana e fiorentina all'ombra di Raffaello e Michelangelo. Questa parte completata dal ritratto vigoroso di Pierfrancesco di Jacopo Foschi, pittore fiorentino dal colore smaltato e levigato. La pittura della Maniera rappresentata, tra gli altri, da Lorenzo Lotto, Tintoretto e Paolo Veronese che ricordano Venezia e il suo particolare modo di vivere la crisi, col trionfo del colore e degli squarci di luce che rendono le rappresentazioni monumentali ed evocative.

La pittura barocca di Luca Giordano e il mondo realistico, minuzioso ed elegantemente malinconico di Bernardo Strozzi introducono il Seicento ed una piccola sezione di nature morte di Cristoforo Munari, Carlo Magini e altri. Guercino, Guido Reni e poi Tommaso Savolini e Francesco Trevisani illustrano i caratteri del Seicento bolognese e della grande pittura riformata inizialmente dalle prove quasi visionarie dei Carracci e in seguito dai contrasti luministici dello stesso Guercino.

La pittura di genere e i ritratti invitano ad entrare nella cultura artistica del Settecento dove alla Morte di Didone di Tiepolo, delizioso capolavoro, e alla grande pala d'altare di Zugno, firmata per il suo maestro, lo stesso Tiepolo, corrisponde una straordinaria galleria di vedute, con dipinti bellissimi di Canaletto e Bellotto, Pannini, Guardi e Marieschi.

L'Ottocento italiano per la verità poco rappresentato al Pushkin, se non con uno dei celeberrimi fasti napoleonici di Andrea Appiani, ci permette di fare il salto del secolo e arrivare al Novecento con due delle opere più belle di Giorgio De Chirico accompagnato, in questa deliziosa sezione finale, da Achille Funi, Gino Severini e Felice Casorati.

La scelta dei dipinti è il frutto di un approfondito lavoro di confronto e di studio che vede impegnate Vittoria Markova, conservatrice della sezione italiana del Museo Pushkin e Paola Marini, direttrice del Museo di Castelvecchio in qualità di consulente e consigliere della Fondazione Cariverona.

Nel catalogo, edito da Marsilio, un saggio introduttivo di Irina Antonova, storica direttrice del Pushkin, presenterà il museo e le sue collezioni. Le opere esposte saranno documentate con schede approfondite ed aggiornate, a cura di Vittoria Markova.

La mostra, promossa e realizzata dalla Fondazione Cariverona, avrà una articolata proposta didattica rivolta ai giovani e alle scuole, oltre a garantire l'ingresso gratuito per i ragazzi sotto i 18 anni e per le scolaresche.


I visitatori dei musei civici veronesi (Castelvecchio, Museo Archeologico al Teatro
Romano, Museo di Storia Naturale, Galleria d'Arte Moderna Palazzo Forti) potranno,
nella stessa giornata, accedere alla mostra "Pittura Italiana nelle collezioni del
Museo Pushkin" con l'applicazione della tariffa ridotta, esibendo alla biglietteria
del Palazzo della Ragione il regolare biglietto d'ingresso di uno dei musei civici.

nella foto un particolare dell'inagurazione

foto Antonella Anti





Data inizio: 15-10-2007
Data fine: 03-02-2008
Orario: tutti i giorni 9.30-19.30; sabato e domenica 9.30-21.30
Luogo: Palazzo della Ragione
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