16ma edizione dell’ormai storico appuntamento con la scultura contemporanea di grandi dimensioni nel suggestivo scenario di Castel Pergine in Valsugana, sede che negli anni passati ha visto nomi di grande pregio quali Plessi, Somaini, Lorenzetti, Celiberti, Staccioli, Castagna, Gelmi, Abate, Zavagno ed altri.
L’esposizione di quest’anno vede protagonista l’artista italiano Santorossi che, invitato a studiare una soluzione totalizzante dai curatori Franco Batacchi, Theo Schneider e Verena Neff ha predisposto un apposito progetto comprendente installazioni inedite che creano un percorso tematico attraverso le due cinte murarie ed il cortile interno. Queste opere,a metà tra la pittura e la scultura, sono realizzate nel materiale tipico della pubblicità edilizia e stradale della quale riprendono le sembianze portando però contenuti differenti.
Il titolo della mostra – Santorossi: EgoLogo – rispecchia la tematica approfondita per l’occasione. Si tratta di una sorta di gigantesca autoanalisi, sul filo di un racconto visivo in bilico tra ironia ed esperienza, comunicazione e demistificazione, che utilizza alcuni “strumenti” propri della sociologia e della psicoanalisi riproposti tenendo conto della scala visiva contestuale, nell’intento di creare le condizioni per una reale partecipazione del pubblico attraverso un coinvolgimento dapprima fisico e conseguentemente emotivo. Lo straniamento determinato dalla riproduzione di mobili d’uso e arredi di metallo, verniciati con pigmenti clamorosamente evidenti, in un ambiente integrato nel classico paesaggio montano, punta a provocare prese di posizione disparate (dubbio, meraviglia, sdegno, curiosità) in un pubblico molto stratificato e, quindi, a verificarne le reazioni. Il luogo subirà una notevole intrusione formale, poiché le pareti delle torri saranno “vestite” con enormi gigantografie mentre il parco intorno al castello sarà invaso da sculture di grandi dimensioni ed arricchito da un intervento nostalgico dell’artista che ha trasformato la storica Fiat 500 in scultura monumentale. Nelle sale interne del castello verranno collocate opere tendenti a documentare in modo antologico il percorso dell’artista.
Da sempre dedito alla ricerca nell'ambito della comunicazione per immagini e nello studio delle relazioni tra i materiali, il segno, l'espressione grafica e delle emozioni che ne derivano nell'approccio visivo, Santorossi ha cominciato – verso la metà degli anni 80 – a sperimentare una nuova tecnica espressiva legata alle proprietà di uno speciale materiale plastico e all’uso di supporti ed accessori propri della produzione industriale: ne è scaturito un linguaggio incisivo e del tutto inedito che ha perfezionato in una lunga serie di applicazioni a temi seriali. Negli anni 90, ha poi approfondito la dimensione concettuale del lavoro, con particolare riferimento ai rapporti tra immagine, didascalia e la loro interpretazione. Attualmente l’artista sta conducendo una profonda ricerca sulla comunicazione di massa ed i suoi riflessi sull’individuo attuando una sorta di pulizia delle immagini da essa proposte, immagini inessenziali e straripanti di stereotipi visivi. Attraverso questa operazione egli le ripropone semplificate ed arricchite di rinnovati significati.
foto: Santorossi, Il Trionfo 45a Biennale di Venezia, ferro dipinto, 1993
Data inizio: 19-03-2008
Data fine: 09-11-2008
Orario: lunedì 17,00 - 22,00 da martedì a domenica 10,30 - 22,00
Luogo: Castel Pergine
Indirizzo: Trento
Link: http://it.wikipedia.org/wiki/Pergine_Valsugana
Telefono: 0461-531158