Enzo e Raffaello Bassotto svolgono ricerche fotografiche sul paesaggio veronese da oltre vent’anni e, fin dai primissimi scatti, legano il loro nome alla storia della civiltà industriale veronese.
La lettura del patrimonio industriale che portano avanti utilizzando il linguaggio fotografico, è infatti coincidente con l’inizio del loro lavoro che, nel 1983, si intensifica e si articola grazie alla campagna fotografica richiesta dall’Ufficio di Pianificazione Territoriale del Comune di Verona per ottenere un primo censimento relativo alla consistenza del patrimonio industriale nel territorio.
Il materiale fotografico realizzato dagli autori nel corso degli anni è sintetizzato ora nell’esposizione al Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri, in circa 180 immagini. Si tratta di un vero e proprio inventario che non svolge una semplice funzione documentaristica, ma assume, in alcuni casi, un importante valore estetico ed artistico.
Lo stato dei luoghi ripercorre l’attività di ricerca che i due fotografi hanno approfondito soprattutto negli ultimi tre anni del loro lavoro, dal 2005 al 2008, e offre ai visitatori la possibilità di conoscere e osservare la realtà del patrimonio industriale di Verona e della provincia.
Le immagini sono state scattate con macchina digitale, e l’uso del colore è stato scelto come elemento determinante di informazione sui dettagli delle architetture e degli strumenti del lavoro industriale ex produttivo.
La mostra è divisa in due sezioni: la prima descrive le attività presenti a Verona, la seconda sezione percorre la provincia veronese mostrando testimonianze di zone produttive non più utilizzate.
Note biografiche
Enzo e Raffaello Bassotto iniziano il loro lavoro ponendo un’attenzione particolare alla storia della civiltà industriale veronese. (Borgo Nuovo, 1980; Memorie di un Paesaggio Industriale, 1989; Opifici Manifatture Industrie, 1990)
Continuando il loro percorso di ricerca partecipano al progetto per la costituzione dell’Archivio dello Spazio, promosso dalla Provincia di Milano in collaborazione con la soprintendenza dei Beni Architettonici e Ambientali di Milano.
Nel 1995 sono invitati alla 46^ edizione della Biennale di Venezia con un lavoro di antropologia (Cent’anni di Vita), argomento che fin dagli esordi della loro carriera, costituisce il secondo filone della loro ricerca.
Poi, a seguire, svariate mostre, oltre trenta libri fotografici, e collaborazioni sia in Italia che all’estero, volte a consolidare l’impianto di un archivio fotografico di riferimento per la storia di Verona e provincia.
In concomitanza con la mostra è stato pubblicato dalla Cierre Edizioni di Verona Lo stato dei luoghi. Inventario fotografico di archeologia industriale del territorio veronese, un volume di oltre 500 pagine che, per la vastità delle tipologie contenute (circa 120 tipi di attività - 200 siti e insediamenti – 620 fotografie), è solo una piccola sintesi del lavoro svolto dai due fotografi veronesi. Questa notevole mole di immagini costituisce la premessa per la creazione di un significativo archivio fotografico dell’archeologia industriale nel veronese.
Enzo e Raffaello Bassotto all'inagurazione della mostra
foto Antonella Anti
Biglietto intero: 4,10 Euro; ridotto: 2,10 Euro; ragazzi fino a 14 anni, scolaresche: 1,00 Euro
Tutte le domeniche, con il solo costo del biglietto d’ingresso, è possibile partecipare alla visita guidata della mostra alle ore 11.00
Data inizio: 01-04-2008
Data fine: 08-06-2008
Orario: da martedì a domenica : 10.00 - 19.00 venerdì 10.00–23.00
Luogo: Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri
Indirizzo: Cortile del Tribunale (Piazza Viviani)
Link: www.comune.verona.it/scaviscaligeri/
Telefono: +39 045 8007490