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Sabato 3 settembre 2011 inaugura la mostra a cura di Nadia Melotti.

Si tratta di un'esposizione, nella zona delle barchesse di Corte Pellegrini, di opere dal soggetto fortemente legato alla vita dei campi. Sono macchinari agricoli, di diverse dimensioni ormai in disuso e spesso icone rappresentative della storia passata di questo territorio, nei musei civici di storia contadina. Le ville venete, luoghi che hanno visto rifiorire la vita nell'entroterra della Serenissima con un rinnovamento dell'agricoltura, si vedono oggi trasformate dall'economia contemporanea in luoghi turistici e di relax.

La mostra cerca in questo senso di essere un tramite tra mondi economici e culturali diversi attraverso la presenza di questi oggetti–sculture che, nell'immaginario dell'artista, diventano delle vere e proprie icone della storia.
Questi macchinari per la vita agricola, dai forconi ai trattori ed altri oggetti di supporto concepiti come still-life ma necessari alla loro sopravvivenza, sono rigorosamente dipinti con una tecnica a pastello di estrema precisione su cartone riciclato. Sono totem, parti meccaniche in disuso abbandonate all'indifferenza o pronte per un riciclo funzionale al mercato. Questi oggetti, colti nella loro plasticità monumentale sono forme presenti e vitali, sembrano ingranaggi solidi e inespugnabili come antiche macchine da guerra. La forza sta nella loro possenza strutturale colta attraverso un uso sapiente del chiaroscuro, capace per questo di un realismo esasperato ma tragico. La loro fragilità sta invece nell'oblio al quale sono destinate.
Macchine che non servono più a nulla, sostituite dal progresso tecnologico con altre più scattanti e funzionali, vivono la loro condizione di abbandono nella solitudine dell'oggetto estetico. Sono belle da vedere, ci ricordano il passato, ma interagiscono solo visivamente con la vita degli uomini. L'artista trasforma questa esperienza percettiva in un'opera d'arte che ne concettualizza l'esistenza, oltrepassando in termini estetici il semplice rapporto di rappresentazione.
Il materiale di supporto si presenta fragile cartone riciclato, povero come l'alienante isolamento degli oggetti. Eppure sta in questa ambivalenza di forza e fragilità l'armoniosa riuscita dell'incontro dove il supporto non è solamente il luogo dell'evocazione o del pensiero costruttivo sulle forme, ma diventa materia espressiva che si trasforma in luce e colore.La mostra è patrocinata da:
Confindustria Verona Gruppo Giovani
Comune di San Martino Buon Albergo Assessorato alla Cultura
Provincia di VeronaCenni biografici:
Gianfranco Gentile nasce a Verona nel 1949. Per tutto il decennio degli anni '70 vive a Firenze dove si laurea in Architettura. In quegli anni frequenta il corso di Fonologia e Musica elettronica presso il Conservatorio L. Cherubini e si occupa principalmente di musica sperimentale e di improvvisazione elettroacustica, partecipando a manifestazioni di musica contemporanea sia in Italia che all'estero. Autore di colonne sonore e performer in vari spettacoli teatrali tra cui i 6 eventi del "Teatro Invisibile" di A. Rostagno e "Finita Infinita" in coppia con la cantante-attrice Maria Monti. Compositore e interprete in ambito pop-rock, fino a metà degli anni '80 vive a Roma e successivamente a Verona dove lavora come scenografo, grafico e disegnatore di oggetti d'arredo.
Dalla metà degli anni '90 si incammina anche sulla strada della pittura, passione che covava da tempo, utilizzando principalmente pastelli e tecniche miste, con inquadrature inusuali della realtà visiva di tutti i giorni e proponendo una "archeologia industriale" segnata dalla riproduzione decontestualizzata di reperti ferrosi, brani meccanici abbandonati e riscoperti in un'appassionata ricerca sul territorio. Come in campo musicale, anche nella "pittura" affianca a un'operatività artigianale le nuove possibilità espressive derivate dall'uso del computer, lavorando con programmi di fotoritocco e con strumenti di pittura digitale alla creazione di immagini originali e all'elaborazione di immagini "estratte" dalla realtà parallela di internet.

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