Sabato, 09 Novembre 2013 09:06

Distretti di Slow Art?

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Fare l'artista può essere una professione molto bella e gratificante. Fare arte può semplicemente farci stare bene, essere utile al nostro equilibrio psicofisico, come andare in palestra o a nuotare.

Definirsi artisti non è abuso di titolo perchè non esiste un "ordine degli artisti" e requisiti per accedervi. Se paragoniamo il fare arte al giocare a calcio, ci troviamo di fronte alle stesse, infinite varianti. Ci sono giocatori di serie A, B, C, ci sono calciatori che sono star internazionali o calciatori che fanno parte della squadra degli ammogliati che periodicamente gioca contro quella degli scapoli ...

Si tratta di considerazioni che esprimo anche durante cene o incontri per togliere un po' di aura all'artista o per metterne qualche persona più a suo agio. Oggi il mercato/sistema dell'arte ridimensiona cinicamente le aspettative di chi vi fa parte con l'ambizione di diventare un professionista di successo e ben pagato.

Il mercato/sistema è diventato talmente rigido e con una forte propensione ad interagire solo con le multinazionali dell'arte, che ho cominciato a pensare che gallerie professionali e artisti di qualità che non fanno parte delle multinazionali dell'arte siano da considerarsi una specie da proteggere quasi come Slow Food ha fatto con i suoi presidi in difesa di piccole produzioni di qualità.

Sono maturi i tempi per una Slow Art senza che tutti tornino a sentirsi "professionisti incompresi" ma continuino a fare arte per stare bene e nella migliore delle ipotesi far star bene e per coltivare la tradizione e la ricerca magari anche solo sul territorio?

Letto 3388 volte Ultima modifica il Venerdì, 15 Settembre 2017 13:36
Il Blog di Mara

"Parole e immagini" potrebbe essere il leitmotiv di questo blog. Parole perchè si tratta sempre di pensieri stringati, minimi, appuntati su eventi che ho vissuto o che mi hanno stimolato. Immagini, perchè quelle scelte sono in maggioranza “immagini” derivate dal mondo dell'arte contemporanea per tanti anni il mio ambiente lavorativo (presso Giancarlo Politi Editore). Un “mondo”, l'arte contemporanea, che è una delle passioni che condivido con mio marito Luigi Meneghelli (critico d'arte): un mondo fatto di immagini fisse e in movimento, di contaminazioni, di luoghi... di persone.

www.veronalive.it

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