rigillo_rossiniSi chiude questa settimana la rassegna Il Grande Teatro al Nuovo di Verona. In scena Erano tutti miei figli, pièce del drammaturgo americano Arthur Miller, scritta pochi anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

Il periodo può già suggerire la tematica complessa e impegnata, quando i vincitori iniziavano a fare i conti con tutte le perdite (anche di coscienza) che la guerra aveva comportato. Guardando al cartellone complessivo di questa stagione del Grande Teatro – sempre di alto livello, pur con qualche oscillazione – lo spettacolo si colloca insomma sulla linea già inaugurata a Gennaio da La torre d'avorio: un tema civile, legato agli orrori della guerra, che si pone come riflessione sulla natura umana nel suo complesso.

In questo caso la vicenda tratta il problema delle speculazioni senza scrupoli attuate dall'industria militare, con la cattiva coscienza di chi si è arricchito sul dolore e sulla morte degli altri. Miller ha voluto però portare il dramma su un piano universale, realizzando quella che è da molti considerata una trasposizione in ambito moderno del genere classico della tragedia. Il risultato è sicuramente di alto livello, ma la pretenziosità dell'obbiettivo si fa sentire a più riprese, appesantendo assai la fruizione del testo (non vi si cerchi il semplice intrattenimento!) e rendendo assai difficile il

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Sabato 22 marzo, al Teatro Laboratorio (ex Arsenale asburgico), si tiene la Festa della letteratura dell'impegno civile. Si comincia alle 10.30 dando la possibilità finalmente anche a Verona di usufruire di una proiezione mattutina con il docufilm “Va' pensiero. Storie ambulanti” di Dagmawi Yimer, regista etiope che vive in Italia da vari anni e che in questo periodo sta riscuotendo un buon successo negli States dove sta presentando questo film (ingresso euro 3,00). E' un lavoro che aiuta il migrante ad uscire dall’anonimato e l’opinione pubblica a riscoprire l’uomo dietro la vittima. Si riprende alle ore 16.30 con il reading “L'esule” a cura del gruppo veronese Poetria. Segue alle 17.30 l'incontro con Vanni Pierini su “Versi e canti dell'impegno civile nell'Italia repubblicana”. Vanni Pierini, poeta, ha cofondato il Premio Recanati dedicato alla poesia e alla musica. Ha pubblicato varie opere tra cui: Di poesia nuova ’89; Leopardi Palinodia; Il Segreto dell’Uno e dell’Altro; Lance nell’infinito; Incerte universali passioni; Zeitgeist; Sunset Blvd. Ha curato le Antologie: Poesie d’ amore: da Saffo a Prévert; Foglie della memoria: l’Italia del ‘900 nella poesia del ‘900. Alle ore 18.00 circa Enrico de Angelis parlerà di “Cantacronache: i pionieri della canzone civile in Italia”. Nel 1958 un manipolo di intellettuali torinesi (scrittori e poeti come Italo Calvino e

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Mercoledì 26 marzo 2014 ore 20.45 Rassegna di racconti e Immagini di Viaggio.India: viaggio attraverso bellezze millenarie

Sala “Nicola Tommasoli”
Via Ludovico Perini, 7 – Verona
INGRESSO LIBERO


Rassegna di racconti e Immagini di Viaggio.India: viaggio attraverso bellezze millenarie -
Serata singola, serata singolare, serata un po’ speciale.
Anche senza il sostegno economico delle istituzioni continuiamo il nostro cammino. Il viandante veniva dipinto con un bastone sulla spalla con sopra legato il suo fagotto. Poche cose, bagaglio leggero e grande desiderio di scoprire. Questo ci rimane e di questo ci facciamo forza.
Insieme al nostro solidale pubblico, fatto di persone, di amici, di viaggiatori proseguiamo la nostra, la vostra, rassegna “C’è Mondo fuor di queste mura”. Avremo bisogno di voi in futuro.
Intanto mercoledì prossimo gustiamoci il viaggio che Maria e Sigfrido hanno realizzato nel subcontinente indiano. Sarà presente alla serata anche un rappresentante dell’associazione CINI Italia onlus, da 40 anni presente in India con progetti sulla salute della prima infanzia.“Viaggio itinerante da nord ovest a nord est, da Delhi a Calcutta, in continuo movimento accelerando e rallentando per cogliere nella diversità culturale, sociale, quell'armonia che accomuna un popolo così ricco di storia. Dai grandi monumenti storici alla vita in strada, lo sguardo spazia dall'alto al basso, cercando di mettere tutto in fila giorno dopo giorno, chilometro

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Martedì del festival  
18 marzo 2014  ore 21.00 cinema Kappadue 
(Italia, 2013, 106')
di Daniele Luchetti con Kim Rossi Stuart, Micaela Ramazzotti, Martina Gedek 


Estate 1974. Una data da non dimenticare, per l’Italia innanzitutto, visto che allora passò, con un apposito referendum, il sì al divorzio. Anche per la famiglia Marchetti quell’anno e quel periodo segnarono una svolta, soprattutto per i genitori. Padre, madre e due figlioli, un nucleo familiare appunto, è al centro di “Anni felici”, il film di Daniele Luchetti in programma - per I Martedì del festival organizzati dall’Ufficio Cinema del Comune di Verona, martedì 18 marzo al cinema Kappadue.A sette anni da “Mio fratello è figlio unico” e a quattro da “La nostra vita”, il regista romano torna a indagare nell’universo domestico, dandogli, in parte, una piega autobiografica, visto che la voce narrante del film - quella dell’adolescente Dario - altri non è che lui stesso, come fa intuire quella cinepresa Super8 che gli viene data in regalo e che evidentemente allude a una passione già presente in tenera età.
Sceneggiato dallo stesso Luchetti assieme a Sandro Petraglia e Stefano Rulli, il film ha come protagonisti Kim Rossi Stuart nei panni di Guido, un artista che vorrebbe essere d’avanguardia ma è intrappolato in una vita borghese accanto alla moglie, Serena (Micaela Ramazzotti)

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rigillo_rossini
da martedì 18 marzo (con inizio alle 20.45) a domenica 23 ore 16,00 Teatro Nuovo
di Arthur Miller
regia di Giuseppe Dipasquale
con  Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini

 

Un dramma famigliare ambientato nell’America della Seconda guerra mondiale, scritto da uno dei più rappresentativi autori statunitensi del secondo Novecento: Arthur Miller (1915-2005).

La stagione 2013-14 del Grande Teatro si conclude con Erano tutti miei figli (All my sons) in scena al Nuovo da martedì 18 marzo (con inizio alle 20.45) a domenica 23, per la regia di Giuseppe Dipasquale e con Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini come protagonisti.
Proprio con questo testo – amaro ritratto della spregiudicatezza di certi ambienti industriali del suo Paese – datato 1947, Miller ottenne il suo primo successo teatrale e l’importante premio Tony Award (il corrispettivo, a teatro, degli Oscar). L’anno successivo, la pièce ebbe una versione cinematografica che vide nei ruoli principali Edward G. Robinson e Burt Lancaster diretti da Irving Reis. Solo due anni più tardi, nel 1949, sarebbe arrivato quello che viene ritenuto il capolavoro di Miller, Morte di un commesso viaggiatore. Scritto in sole sei settimane, il dramma gli valse il premio Pulitzer e due Tony Award. Salutato dalla critica del tempo con accenti trionfalistici, conquistò anche il pubblico, tanto che andò

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Pietro Barzisa o il cinema a Verona. Il professore ci ha lasciato in questi giorni a 92 anni. Nel ricordarne la figura entusiasta e innamorata, il quotidiano "L'Arena" ha ripreso parte di una sua lunga intervista rilasciata nel mese di marzo a VeronaLive. Noi vi riproponiamo la versione integrale.

 

L'inchiesta di VeronaLive sull'associazionismo veronese giunge al suo quinto appuntamento, dedicato una realtà storica – e forse non abbastanza conosciuta nella nostra città. Attivo da 67 anni, il Circolo del Cinema di Verona si è da sempre impegnato per conservare e promuovere i valori etici, critici ed estetici della cultura cinematografica. Abbiamo incontrato il suo presidente e fondatore, Pietro Barzisa, che ci ha raccontato la sua lunga esperienza nella città scaligera, offrendoci soprattutto una viva testimonianza dei valori che l'hanno resa possibile.

Il Circolo del Cinema di Verona nasce per iniziativa sua e di un gruppo di amici nel 1947. Ci può raccontare qualcosa in più di quegli inizi? Chi eravate e che aria si respirava negli ambienti culturali del periodo?

Il Circolo del Cinema di Verona nasce sulla scia della Liberazione. Uscivamo dalla guerra. Verona era ancora semidistrutta. Vivevamo con le tessere annonarie, con l'elettricità razionata. Per fare le prime proiezioni del Circolo, io dovevo chiedere l'autorizzazione al prefetto, che mi

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dismappa

 

 

Sala Buvette, Palazzo della Gran Guardia 16 marzo 2014 dalle 15.30 alle 18.30
Tre ore di multi-proiezione a ritmo serrato di centinaia di fotografie scattate a Verona, ciascuna visibile solo per pochi secondi, dalla prospettiva di chi la vive quotidianamente in sedia a  ruote.

Sono le immagini che documentano, dall’estate 2012, il sito dismappa.it, il progetto su Verona accessibile ideato da Nicoletta Ferrari, autrice degli scatti. Nel segno del cambiamento la volontà di documentare direttamente il tema dell’accessibilità e di farlo in modo positivo e propositivo, valorizzando i luoghi e gli avvenimenti senza barriere. I visitatori saranno invitatati a utilizzare le carrozzine disponibili fuori dalla sala Buvette, così da osservare gli scatti dalla stessa prospettiva della fotografa, e partecipare a questo piccolo divertissement di sensibilizzazione. Le foto faranno anche da sfondo per la serie On wheels / Ritratti su ruote. La mostra fa parte del Festival di Arti e Scienze Infinitamente.  

per maggiori informazioni cliccare qui

 

disMappa – Presentazione del progetto per Verona accessibile 

 

Verona è una città, non solo fra le più conosciute e ammirate del mondo, ma anche sorprendentemente agevole per coloro i quali, spostandosi su sedie a rotelle, desiderano visitarla anche in autonomia. Il progetto disMappa intende per questo valorizzare lo splendido centro storico di Verona, grazie alla mappatura di tutti i luoghi pienamente o parzialmente accessibili
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Nuova rassegna di concerti  dell'Accademia musicale San Giorgio
direttore Matteo Valbusa
Ingresso libero
 
 

Rassegna di concerti nelle architetture più caratteristiche del territorio Veronese

 

Venerdì 7 Marzo, ore 21.00
Chiesa di S. Fermo inferiore, Verona
Coro Accademia S. Giorgio
Coro Novecento
 
Sabato 5  Aprile 2014, ore 21.00
Chiesa di S. Giorgio Ingannapoltron, Verona
Coro Accademia San Giorgio
Ensemble Bequadro

 

Volte d’Armonia
 www.matteovalbusa.it
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Dal 1 al  21 marzo 2014
Palazzo della Gran Guardia - Teatro Camploy e altre sedi in città
Incontri  spettacoli ed eventi aperti a tutti per la giornata dedicata alle donne

Sabato 1 marzo prende il via l’edizione 2014 della manifestazione Ottomarzo. Femminile, plurale promossa dall'assessorato alle Pari Opportunità in occasione della Giornata internazionale per i diritti delle donne. Un programma ricchissimo, con una quarantina di iniziative distribuite nel mese di marzo, che vedono il coinvolgimento dell'intera città: dai servizi dell'Assessorato a numerose altre istituzioni pubbliche, tra cui il carcere di Montorio, dalle Circoscrizioni alle organizzazioni sindacali e alle librerie, con una significativa adesione di molte associazioni che operano nel territorio.

Per il calendario completo degli eventi organizzati dal Comune di verona cliccare qui

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Sabato 8 marzo alle 16.00 al Museo di Storia Naturale di Verona, nuovo appuntamento delle conferenze dedicate agli Scavi Scaligeri, dal titolo “Centro Internazionale di Fotografia: una storia espositiva”.

Giusi Pasqualini, responsabile del coordinamento e organizzazione delle mostre, illustrerà la trasformazione del sito avvenuta a partire dal 1996 quando, da luogo di esclusivo interesse archeologico - ricco di testimonianze romane, longobarde e medievali - è diventato anche sede espositiva, ospitando mostre dei grandi nomi della fotografia italiana ed internazionale.

L’iniziativa, promossa dal Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri in collaborazione con l’Università di Verona, l’Università diPadova e l'Accademia Cignaroli di Verona, approfondisce temi di archeologia, valorizzazione del sito come centro espositivo, fotografia e didattica.

 

Info e prenotazioni: Aster srl, da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00, tel 045 8036353 – 597140; aster.segreteriadidattica@comune.verona.it.

 

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Venerdi 14 marzo  ore 18.00
Spazio Culturale Fondazione San Zeno
via Mazzini 2, Verona
(secondo piano sopra il negozio Tezenis)

«le rivoluzione violate»
incontro sul libro in uscita di Giuliana Sgrena
Jessica Cugini dialoga con la scrittrice

Le rivoluzioni arabe sono, di fatto, laiche.
I partiti religiosi arrivano sempre e soltanto dopo la partenza dei dittatori e vincono le elezioni. Perché?
Una delle tante ragioni è quella di punire le donne che si sono prese «troppe» libertà,
in quanto protagoniste della rivoluzione e in prima fila per affermare i propri diritti.
L’idea di questo libro nasce proprio dalla necessità di far luce sulla questione femminile
e di seguire gli eventi della primavera araba anche nella difficile fase della controrivoluzione.
Arabia Saudita, Tunisia, Egitto, Libia, Siria, Algeria: Giuliana Sgrena ci accompagna nel cuore della rivoluzione.

Nel dicembre 2012 Sgrena scrive: «Il successo o il fallimento delle rivoluzioni/rivolte arabe si misurerà sull’affermazione o meno dei diritti delle donne. La rivendicazione dei movimenti femministi/femminili è ovunque unica: parità di genere. Tuttavia, a due anni dall’inizio delle rivolte siamo passati dall’euforia alla delusione […] Ma nulla sarà più come prima: «Con la rivoluzione abbiamo vinto la paura», dicono i democratici dei diversi paesi arabi. E le donne, le più colpite dalle nuove legislazioni basate sulla sharia, non si sono arrese».
È ancora così?

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